lunedì 8 febbraio 2021

Il Blogger sparito

 Dov'é finito il blogger della GAD? 

Ora che é andata su la Lega non ha piú niente da dire? 

Era solo un paravento politico? 


Ma soprattutto la domanda é: 

a qualcuno frega veramente di dove sia finito?


Ne dubito, ma nel dubbio, chiarisco:

Non sono sparito, sono solo all'estero. Da 5 mesi, e rientreró solo fra due. E nel frattempo ho anche venduto casa (vuota). Non sono piú residente GAD. Diciamo che sono cittadino del mondo. Ora comprendo il movimento dei popoli (hahahahah cialtroni....). 

In sintesi, é stato bello finché é durato, ma non ha piú senso che posti qualcosa. Fino a che non acquisteró una nuova casa almeno. Ovviamente alla GAD.

Vi lascio con questo simpatico video della vita in GAD :-)


Un saluto!





martedì 26 marzo 2019

Money change e money transfer? Alla GAD prego!

Siamo agli sgoccioli della legislatura e avevo ormai abbandonato ogni idea di poter essere d’aiuto al mio quartiere. Qualche tempo fa, é vero, convinsi il consiglio comunale a inserire una modifica al regolamento della polizia urbana che avrebbe aiutato nella lotta ai commerci attenzionati dal Questore. Purtroppo questa giunta la pensa diversamente anche dal consiglio comunale stesso (che quindi viene spogliato de facto di ogni autoritá), e finora nulla é stato fatto, neanche una commissione conoscitiva. Forse aspettano che lo faccia la prossima giunta.



Oggi peró si discuteva di UNESCO e a me (solo a me a quanto pare) quando si parla di UNESCO viene sempre in mente che la GAD con le sue mura ha ampiamente contribuito ad ottenere questo prestigioso riconoscimento per la cittá. Solo a me perché nel definire i limiti di apertura di commerci nelle aree di interesse, questa giunta ha definito due aree: “Cuore del centro UNESCO” e “centro UNESCO entro mura”. Nero su bianco: cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Diversi i divieti fra le due zone, ma in particolare ha colpito che nel primo non possono aprire money change e money transfer, nel secondo si. I consiglieri di maggioranza non devono girare molto in zona GAD se non sanno i rischi potenziali collegati a questi commerci.
Ho proposto un semplice emendamento per includere anche nella seconda zona, i cittadini di serie B, questa voce. La maggioranza, nella figura del consigliere Talmelli, mi ha risposto che la bocciavano come indicato dall’assessore. Peccato che l’assessore non abbia mai dato indicazioni in tal senso.

La veritá é solo una, quando si parla di riqualificazione della GAD questa amministrazione é sorda. Sentiranno la voce dei cittadini alle elezioni. Sono certo che i residenti della GAD conoscono giá bene il disinteresse di questa amministrazione e del PD per il quartiere, tanto da proporre candidato sindaco l’assessore alla sicurezza.
Oggi ne abbiamo avuto solo una triste riconferma. Agli elettori il giudizio.

domenica 17 febbraio 2019

Ferrara brucia, come Parigi

"Uomo ferito in viale Po mentre cerca di sfuggire all'arresto. Portato all'ospedale si scatena la reazione degli immigrati. " questo si legge sui quotidiani di oggi.
Nel 2005 abitavo a Parigi, sconvolta dai moti delle periferie (banlieue), e vi assicuro che il parallelismo é fin troppo facile. Solo chi non teme di fare figure di palta, come i nostri assessori, potrebbe non vederlo.



Nel 2005, i moti parigini si scatenarono perché Traoré e Benna, 15 e 17 anni, piccoli spacciatori, si erano rifugiati in una cabina elettrica di Clichy-sous-bois, quartiere di Parigi, per sfuggire alla polizia che li inseguiva, e rimasero folgorati. (link) Secondo il The Guardian, "le rivolte hanno evidenziato tensioni tra le grandi città benestanti e le loro banlieue tristemente ghettizzate, casa di immigranti del Maghreb e dell'Africa Occidentale che non sono mai stati pienamente integrati nella società francese e sono diventati una sottoclasse per cui disperazione e discriminazione sono la norma". (link).

FIn troppo facile chiedervi di andare a verificare le percentuali di bambini immigrati nelle classi dei comprensori della GAD per accertarvi che a Ferrara, come a Parigi, si é DECISO di seguire la strada della ghettizzazione rispetto all'integrazione usata, per esempio, a Londra (link), dove il sindaco Sadik Khan sembra seriamente intenzionato a inserire in ogni nuovo intervento residenziale una percentuale del 35% di case “abbordabili” anche da chi non gode di ampie disponibilità economiche.
Fin troppo facile accusare questa giunta, come la fu quella di Parigi, di incapacitá nel gestire l'immigrazione. Di  accontentarsi di qualche manifestazione organizzata da associazioni (sovvenzionate dallo stesso comune) per protestare contro il razzismo. Qui non si tratta piú di incapacitá, ma di inettitudine.

Ferrara, e a questo punto anche i suoi stessi immigrati, meritano molto di meglio.



venerdì 25 gennaio 2019

Questa giunta, sulla GAD, farebbe bene a stare solo zitta.

Le dichiarazioni che sono state fatte alla festa del Santo patrono dei vigili urbani sono svilenti ed avvilenti al tempo stesso. Svilenti per il quartiere, perché l’unitá cinofila, unico punto di luce in un lustro di politiche decisamente buio, ha raggiunto risultati corposi nei controlli solamente perché fino ad oggi, ed ancora oggi, il commercio di droghe leggere e pesanti in GAD é in buona sostanza legalizzato dalle politiche remissive di questa amministrazione.

Nell'immagine, un residente GAD ferito dalle continue, pluri-decennali, dichiarazioni inconcludenti della giunta

Avvilenti perché almeno un tempo qualche briciola dalla giunta arrivava anche a noi residenti, sotto elezioni, penso all’area sgambamento cani per esempio. Oggi il PD deve aver dato la GAD per persa. Per cui, le pochissime azioni passate hanno lasciato spazio a proclami e parole vuote. Ai residenti non é passato inosservato, per esempio, il natale senza albero all’acquedotto, o la pista di ghiaccio, o una qualunque altra attivitá che non foraggiasse le solite associazioni.
Per contro ora sventolano il quarto turno della municipale come la panacea di tutti i mali. Purtroppo, non solo non si sa neanche se sia possibile, ma richiederá mesi, giusto il tempo di passare le elezioni probabilmente. E tutto questo per cosa? Per fargli controllare gli orari di chiusura dei pub, che alla GAD spesso coincide con l’intervento della polizia chiamata dai residenti esasperati? 
Sarebbe stato piú semplice, veloce, oltre che rispettoso delle opposizioni e dei cittadini, dare seguito a quanto richiesi e ottenni diversi mesi fa in consiglio comunale, cioé, tramite una piccola modifica dei regolamenti comunali, di imporre una forte limitazione di orari ai locali che vengono chiusi ex Art. 100 del TULPS. La giunta ha preferito ignorare la richiesta, mia e del consiglio comunale, per il semplice fatto che sarebbe stato un contributo concreto alla riqualificazione del quartiere. Evidentemente preferiscono provare a raccogliere i voti dei pochi residenti che ancora credono alle loro vuote parole. Nel qual caso sarebbe forse piú saggio un bel silenzio. Questa giunta, sulla GAD, farebbe bene a stare solo zitta.

giovedì 15 novembre 2018

La mafia Nigeriana a Ferrara

La mafia Nigeriana.

Qualcuno non ne ha mai sentito parlare, qualcun altro pensa che non ci sia, e altri ancora ne parlano ora che va di moda.

Ricordo che uno dei primi a sollevare la questione fu Alessandro di Battista, che giustamente la legó ai danni che alcune compagnie petrolifere, anche italiane, stanno facendo in quel paese. Io ripresi il suo discorso quattro anni fa (link), e ora come allora sono convinto che la mafia nigeriana a Ferrara ci sia e sia ben radicata.

Quando incontrai, per questioni istituzionali, l'attuale Questore, parlammo anche di questo. Non so come la vede ora, ma all'epoca, appena insediato, non poteva sbilanciarsi. Peró disse una frase molto chiara, che a memoria suonava cosí: la mafia é un'altra cosa dal degrado, la mafia occupa il territorio e usa metodi intimidatori, anche sui cittadini, per controllarlo.

La mia risposta fu che ben piú di una volta, come residente avevo subito atti intimidatori da parte degli spacciatori nigeriani. Quando per esempio insegnai al mio cane a fermarsi dove loro spacciavano, e dopo poche sere venni aggredito verbalmente da tre spacciatori che sventolavano un bastone. All'epoca la risposta dell'operatore di polizia fu "lei cosí occupa i loro spazi". Oggi non risponderebbero piú in questo modo, ma sotto casa ben poco é cambiato.
Fui intimidito quando cedetti alle richieste di mia figlia, che a due anni non capiva perché non poteva usare l'altalena di Nazario Sauro, e dopo pochi minuti uno spacciatore si mise a pochi metri da me, fumando una canna e fissandomi finché non me ne andai.

Quindi, sí. Per quel che mi riguarda, la mafia nigeriana a Ferrara c'é.
C'é perché a nessuno é mai fregato niente dei segnali. C'é perché ancora il sindaco si nasconde dietro i fogli di carta e le riunioni del tavolo per la sicurezza per negare l'evidenza. C'é perché il picco di richiedenti asilo nigeriani a Ferrara poteva far suonare un campanello d'allarme in chiunque, tranne che in una amministrazione che preferisce dare dei razzisti ai residenti piuttosto che rinunciare al suo finto buonismo.

C'é perché chi dice di essere anti discriminazione, non fa nulla per evitare il ghetto che si é venuto a creare alla GAD, e nel ghetto la mafia nigeriana cresce e si propaga. Forse per quello qui c'é e in altre cittá no.

Gli anni a venire lo confermeranno, e confermeranno l'incapacitá di questo sindaco e di questa giunta. Ma é comunque giá tardi per chi vive a contatto quotidiano con questa realtá.


martedì 2 ottobre 2018

Chiude lo Unic pub (ancora)

Ieri sera ero fra i residenti che esasperati dal continuo degrado che crea il pub di nigeriani sotto casa, hanno chiamato le forze dell'ordine e sono rimasti con loro in attesa che venissero fatti i dovuti controlli.
Controlli normali in ogni parte della cittá, ma alla GAD é meglio supportarli semplicemente rinunciando al normale sonno prima di andare al lavoro ed esponendosi al rischio di ritorsioni. Tutto secondo la norma a quanto pare.
Ad ogni modo ieri le forze dell'ordine sono finalmente intervenute con esercito carabinieri e polizia ed hanno portato, oggi, alla chiusura TEMPORANEA del pub. Questo anche grazie al sacrificio di un vicino che si é visto ammaccare la macchina perché un "signore" ha deciso di camminarci sopra, per poi passare in mezzo al traffico, puntare lo Unic pub, uscirne distruggendo le bici e i segnali stradali nella vicinanze, rientrarci, e riuscirne allontanadosi mentre i residenti erano in attesa dell'intervento delle FFdO  (vedasi video).



In realtá, il tutto non ha portato proprio alla chiusura, o almeno non proprio oggi. Felice della notizia dei giornali, sono rimasto abbastanza di stucco nel vedere il locale aperto alle 19.30, ma l'operatore della polizia mi ha rassicurato: l'ordine di chiusura é stato emanato oggi, probabilmente sta spostando i suoi oggetti.
Tanto mi basta per cancellare il post polemico fatto prima della chiamata. Peccato che alle 23.30 era ancora aperto. Nuova chiamata, Carabinieri e esercito che intervengono, ma l'ordine di chiusura era dalla mezzanotte di oggi. Se me lo dicevano mi sarei risparmiato la solita mezz'ora in strada, io e il personale (pagato) di CC e e esercito. Ma vabbé. Da oggi avremo trenta giorni di riposo.

Basta per ringraziare le forse dell'ordine? Secondo me no. Queste situazioni di emergenza, che costano denaro dei contribuenti, potrebbero essere prevenute con pochi accorgimenti, come quelli che vengono messi in  atto in altre zone della cittá, con chiusure ex Art. 100 TULPS ben prima di mesi e mesi di proteste dei residenti, per poi trovarsi con 13 avventori su 16 con precedenti (piú dell'80%, con buona pace del portavoce della comunitá Nigeriana che alludeva a un mio atteggiamento razzista...).
Ma quello che lascia piú sbalorditi, é che per SCIOCCHEZZE del genere si debba ricorrere alle forze dell'orine che hanno ben altro a cui pensare! Io personalmente, nelle settimane precedenti, ho chiamato almeno due volte per controllare il locale che era aperto ben oltre l'orario di apertura consentito dalle strombazzate di un sindaco ormai bollito. E so per certo che i miei vicini hanno fatto altrettanto almeno altre tre volte.

Due segnalazioni di questo tipo, a quanto so, sarebbero sufficienti per l'assessore Serra per richiedere (senza scomodare il questore) la riduzione di orari per sei mesi che avrebbe risolto il problema ben meglio della pezza di 30 gg messa oggi. Questo é giá nel regolamento della polizia urbana, senza contare la mozione che ho presentato mesi fa e avvallata in consiglio comunale, che avrebbe obbligato il sindaco bollito ad aggiungere anche che se un locale subiva il TULPS 100 poteva subire una successiva riduzione di orari.

Purtroppo la ferrea volontá di zonizzazione di questa giunta dello spaccio e del degrado é ormai sotto gli occhi di ogni elettore, e l'indirizzo del consiglio é rimasto a oggi lettera morta. Cosí come é evidente il danno che questa scelta crea a ogni cittadino, soprattutto se minorenne, a prescindere della zona dove abita.


sabato 25 agosto 2018

I politici e le palle

Ben trovati. Sono due mesi che non aggiorno il blog. Vi faccio quindi un rapido riassunto di cosa é cambiato nel quartiere: NIENTE.

Soliti spacciatori, soliti problemi, e quando scende il sole solite urla, piú o meno concitate, in quel bel quartiere che questa lungimirante amministrazione ha trasformato in un ghetto. E poi vanno a lamentarsi della Diciotti. Ma rimaniamo nel locale che ne abbiamo giá abbastanza da pensare. Pochi giorni fa, sul "Carlino" é uscita una intervista a 360 gradi al sindaco e ovviamente una bella fetta dell'intervista riguardava il problema GAD. A sentire il primo cittadino "sulla sicurezza in GAD abbiamo fatto il possibile, non é vero che non ho ascoltato i residenti". Tutto qui. Non sono inetti, incapaci e inutili (e questo solo a esser gentili e non pensare che ci abbiano messo del loro nel creare un quartiere ghetto), sono solo impossibilitati a fare di piú.

PALLE!

Sono solo palle. Basta confrontare le cittá vicine con la nostra triste realtá per capire quanto di piú si puó e si deve fare. A Reggio Emilia la municipale viene coordinata dal procuratore per condurre in completa autonomia azioni di repressione dello spaccio. Da noi non fanno neanche quel minimo di controlli sui commerci che servirebbero almeno ad alleviare la pressione sulle forze dell'ordine. L'altra sera davanti a casa mia é dovuto intervenire l'esercito per calmare gli animi di una mezza dozzina di nordafricani che urlavano in preda ai fumi dell'alcol. Era ben dopo le 21 cosa serve l'ordinanza anti-alcol se poi non la fa rispettare? E sapete da dove prendono quell'alcol? Nel negozio di fronte, dove, con cadenza precisa, entrava uno del gruppetto ed usciva con una sportina di bottiglie di birra. Quindi non solo non si controlla chi beve ma neanche chi vende. Provate a farlo in un qualunque altro posto della cittá, interviene sindaco, questore e prefetto con chiusure mirate. Alla GAD no.

Altra evidenza che siano PALLE: il consumo di alcolici alla GAD e l'ascoltare i residenti. I residenti hanno chiesto con una petizione di 700 firme (!) il "Divieto assoluto di vendita per asporto e somministrazione di ogni tipo di bevande in vetro e metallo se non per consumi effettuati rigorosamente all’interno dei locali". La cosa non é impossible tanto é vero che la fanno anche a Padova. Ma da noi la richiesta dei cittadini é rimasta INASCOLTATA. E' stata recentemente ripresa da un collega dell'opposizione in una interpellanza e la risposta dell'assessore é formidabile: "non si puó fare perché lo impediscono gli articoli 46 e 47 del regolamento della Polizia Urbana"

Lo stesso regolamento che hanno modificato loro lo scorso Luglio. Praticamente si sono impediti di fare quello che chiedevano i cittadini. Questo é l'ascolto che il sindaco concede ai cittadini.



Ho deciso quindi, come atto simbolico, di donare anche io tre palle alla GAD. Il Movimento 5 Stelle cittadino ha deciso, al suo insediamento, di donare il 15% dei propri gettoni di presenza. Quelli dello scorso anno li ho donati, come gli altri consiglieri, all'associazione di medici per l'ambiente. Una parte di quelli di quest'anno ho deciso di dedicarli al quartiere acquistando tre palle da gioco per i rispettivi campi del parco Giordano Bruno. Il gestore del chiosco "Mc Murphy" ha gentilmente acconsentito a tenerli (insieme ad altri palloni che aveva lui). Chiunque voglia usarli li puó chiedere negli orari di apertura (dalle 14 circa fino a notte inoltrata) senza nessun obbligo.

Sia chiaro, reputo la scelta dell'amministrazione di rinnovare i campi una sciocchezza. I campi c'erano anche prima e non hanno mai contribuito ad allontanare gli spacciatori. Ma almeno queste palle avranno una qualche utilitá per il quartiere.


Quale nome vorresti dare al Parco di Nazario Sauro?