mercoledì 27 marzo 2013

Sulla mobilitazione della Municipale contro i pusher in bicicletta

Sono contento di che piega sta prendendo la lotta allo spaccio in zona stadio, considerando che quando ho aperto questo blog avevo la netta impressione di essere l'unico a voler cambiare le cose davvero. Un comitato è stato creato, è partita una forte campagna di raccolta firme, molte proposte sono in fase di discussione attiva fra i residenti e anche qualche bel filmato è salvato nella memoria del mio pc. Ciò nonostante una cosa rimane a infastidirmi. La lungaggine della burocrazia, probabilmente abusata ad arte dalle istituzioni, per rimandare una risposta semplice e chiara alla mia richiesta, fatta ormai tre mesi fa, sull'utilizzo della Municipale nella lotta allo spaccio in zona stadio. Anzi, neanche nella lotta allo spaccio, che per carità è sicuramente compito delle forze dell'ordine, ma nello sconfiggere quella antipaticissima abitudine dei pusher in bicicletta di scegliere un posto per le loro riunioni durante le attese dei clienti. Una risposta mi è stata CONCESSA dal comandante dei vigili Urbani, di cui ho parlato qui, ma come vedete il contatore in alto non è stato rimosso, ma solo modificato da "una risposta" a "una risposta UTILE".
La risposta è che "verosimilmente" una tale attività interferisce con le indagini delle FFdO. Una risposta inutile.
Inutile è infatti una risposta che poteva essere data direttamente nella riunione del 22 Dicembre, e che invece è stata quasi estorta con l'aiuto della Nuova Ferrara che ha dato grande spazio alla mia richiesta. Inutile è una risposta che utilizza il termine "verosimilmente", senza neanche verificarne la consistenza con una semplice telefonata.
Inutile una risposta che non dice QUANDO le azioni verranno "coordinate riflettute e programmate" per utilizzare la supercazzola che mi è stata proposta.
Inutile una risposta che in sostanza dice che dobbiamo tenerci i pesci piccoli per il bene della città. Sono dieci anni che i pusher sono qui sotto, quanto tempo serve per le indagini della polizia?
Questa è una ZONIZZAZIONE BELLA E BUONA dello spaccio, e la zona è casa mia. Ce ne sarebbe abbastanza per una rispostaccia. Ma io sono una persona morigerata. Insistente, ma morigerata.
Potevo forse accontentarmi di una tale risposta? Potevo forse deludervi, cari quattro gatti, che aspettate la mia prossima mossa?
No, certo che no!

Ecco, quindi, che sono andato direttamente alla fonte, al Questore, per sapere se tale proposta è verosimilmente di intralcio o se è verosimilmente malvista dei Municipali stessi, che si troverebbero a che fare con gentaccia (con al quale noi comunque abbiamo a che fare da tempo). Per ora ho inviato la domanda tramite email, per avere qualcosa di scritto, al Questore e per conoscienza al Comandante della Polizia Municipale, ma ho evitato la Nuova, sarebbe stata scortesia nei confronti del Questore, almeno alla prima richiesta. Vi tengo informati sulle novità, intanto vi pubblico la mail. Io non mollo! Mai.




Egregio Sig. Questore di Ferrara, Dott. Luigi Mauriello tramite URP
Questura di Ferrara,
e per conoscenza
all'Egregia Sig.ra Trentini, Comandante della Polizia Municipale,
tramite URP Polizia Municipale di Ferrara,

scrivo in quanto residente in Viale IV Novembre all'altezza di Corso
Piave. Come certamente saprà, tale zona è sotto il controllo degli
spacciatori nigeriani, ogni sera dalle ore 21 in poi. Il modus
operandi degli spacciatori è sicuramente più noto a lei che a me, ma
le segnalo che in questa zona i pusher percorrono costantemente
piccoli giri in bicicletta partendo e arrivando in Corso Piave di
fronte all'edicola vicino all'incrocio con IV Novembre, dove
stazionano in gruppi dai tre ai sette individui.
Per questo motivo, sapendo che non è possibile alle Forze dell'Ordine
far stazionare un mezzo solo in un punto preciso, ho proposto un
intervento della Polizia Municipale, richiedendo un controllo
sistematico per un certo periodo di tempo, dei requisiti di legge
delle biciclette di chi transita in quel tratto. Lungi dal pensare che
questo possa essere risolutivo per il problema dello spaccio in città,
sono fermamente convinto che possa alleggerire il problema dei molti
residenti preoccupati per la loro incolumità, preoccupazioni a Lei
giunte anche tramite i numerosi esposti presentati.

Premesso ciò, Le scrivo perché ho avanzato tale proposta in data 22
Gennaio 2013, in sede della riunione al grattacielo con le
istituzioni, e successivamente tramite lettere alla Nuova Ferrara,
all'ultima delle quali è stata data risposta in data 28/02/2013 dal
Comandante della Polizia Municipale. Riporto per completezza le
lettere in oggetto in fondo a questa email, ma mi permetto di
riassumere la parte cruciale della risposta in questo modo:
la proposta non può essere sviluppata nell'immediato perché
verosimilmente di intralcio alle indagini, anche svolte in incognito,
dalle forze di polizia.

Ho quindi due domande da porLe, cui spero possa dare altrettante risposte.
Primo, potrebbe fugare il dubbio lasciato dall'avverbio
"verosimilmente" e, se possibile dare conferma o smentita sulla
presunta inapplicabilità della proposta a causa di un disturbo sulle
vostre azioni?
Secondo, nel caso reputasse che oggi tale proposta sia per qualunque
motivo incompatibile col vostro operato, considerando che lo spaccio
in questo punto della città mette a serio rischio la nostra sicurezza
ormai da più di due anni, potrebbe dirmi quando reputa, anche a grandi
linee, che questa incompatibilità finisca?
Reputo molto importante il secondo punto poiché, pur comprendendo che
si tratta solo di pesci piccoli, di scarso interesse per la lotta allo
spaccio in città, essi rappresentano un problema ben presente nella
quotidianità dei residenti da lungo tempo. Il nostro timore è che la
giusta non interferenza momentanea nel commercio al dettaglio della
droga, sfori in una sorta di "zonizzazione" dello spaccio, sicuramente
avversata da residenti, Forze dell'Ordine e Amministrazione Comunale.

Ringraziandola per una sua risposta la saluto cordialmente.

Seguono le lettere pubblicate sulla Nuova Ferrara.

Lettera da me inviata il 20/02/2013

In relazione all'intervento dell'Assessore Sapigni, pubblicato sul suo
quotidiano in data 08/02, rispondo in colpevole ritardo, giustificato,
in parte, dal fatto che prediligo la presenza sul territorio a quella
sui media, presenza che si traduce in raccolta firme e creazione di
una rete fra residenti a partire dal porta a porta, oltre che al blog
di ferrarazonastadio.
Rispondo perché citato nell'intervento e perché ci tengo a precisare
che io non ho "riportato un fenomeno", ma ho fatto una proposta che
ritengo attuabile da domani: contrastare la presenza degli
"spacciatori ciclisti", con il posizionamento di due agenti della
Municipale che controllino di sera lo stato delle biciclette, come da
CdS. Perché se lo spaccio è diffuso, meno diffusi sono le roccaforti
del fenomeno, dove gli spacciatori si riuniscono in mezze dozzine se
non di più nei week-end e stazionano, sotto le  nostre finestre,
aspettando i clienti, proponendosi a loro e litigando per le zone di
mercato. E parlo di eroina e cocaina, per i fautori della
liberalizzazione delle droghe leggere. La proposta è stata fatta alla
riunione al grattacielo il 22/01, come lettera a questo giornale il
26/01 e in un articolo che occupava la prima pagina della cronaca
locale, con grande disponibilità di questa testata, lo 03/02. A oggi,
non è stata data ancora nessuna risposta. Leggo che le proposte
"saranno oggetto di specifiche valutazioni e approfondimenti"
scomodando Servizio sicurezza urbana, Polizia Municipale,
Circoscrizione, tavolo tecnico di sicurezza presiediuto dal prefetto,
FFdO, e il Comitato ordine e sicurezza pubblica. La risposta verrà
data nei prossimi incontri con i cittadini, che, considerando le
elezioni, saranno sicuramente dopo oltre un mese dalla proposta.
Proposta che non richiede il movimento di fondi o risorse ma solo
l'applicazione del CdS. Quali problemi possono esserci? I vigili hanno
forse timore di avere a che fare con questi individui? Sappia che li
capisco, perché io so che non è soggettivo il timore che provo quando
mi avvicinano anche se spingo il passeggino.
Un mese o due può sembrare poca cosa, ma la contestualizzi
nell'esasperazione dei residenti. Nel blog sto cercando di ricostruire
lo storico del problema ed è dal 2006 che l'amministrazione parla di
tavoli, incontri con i residenti e proposte costruttive. Ed è da prima
che gli spacciatori fanno quello che vogliono. Non posso aspettare
altri 6 anni per vedere che nulla è cambiato, se non il drastico calo
del valore della casa. La nascita spontanea di movimenti di cittadini
nasce dal fatto che, opinione personale, noi residenti vi consideriamo
scarsi interlocutori. Noi vi parliamo di eroina, e voi ci parlate di
giardini. Noi vi parliamo di pericolo, e voi ci parlate di mercatini.
Noi vi parliamo di accoltellamenti per le zone di spaccio e voi ci
parlate di integrazione. Ferrara non ha certo una nomea di razzista,
togliete i delinquenti, e l'integrazione fra cittadini onesti avverrà
più facilemente e senza onerose (per i cittadini) acquisizioni di
appartamenti da parte del comune.
Concludo chiedendo cortesemente pubblico aggiornamento sul perchè un
Nigeriano è stato trovato accoltellato in zona Grattacielo qualche
tempo fa.



Risposta pubblicata in data 28/02/2013

Nella sua risposta all’assessore comunale
Sapigni, pubblicata nella rubrica delle lettere il20 febbraio 2013,
coinvolge anche la Polizia municipale con  l’ingenerosa insinuazione
secondo cui essa non dispiegherebbe un’azione efficace avverso le
violazioni commesse dai ciclisti, in particolare, trascurando di
contrastare efficientemente
quei comportamenti pericolosi e vietati dal Codice della strada,
costituiti dal circolare in bicicletta, durante la sera, con fanali
spenti.
Quindi vorrei offrire qualche spunto di riflessione ad un cittadino
che so essere particolarmente attento alla vita del proprio quartiere
e al dialogo aperto con le Istituzioni.
Trascuro la sua disinvolta allusione circa il timore che frenerebbe
gli agenti della Polizia municipale nel reprimere risolutamente le
predette infrazioni commesse da un’utenza notoriamente dedita a fare
uso della bicicletta anche per spacciare le sostanze stupefacenti, nei
quartieri del Grattacielo, soprattutto in orari notturni;
mentre rilevo invece, come lei riponga un’illusoria fiducia nella
possibilità dicombattere
efficacemente lo spaccio di stupefacenti,mediante la repressione delle
sopra citate violazioni del Codice della strada.
Si deve invece considerare che un’attività repressiva di questo tipo,
svolta dalla Polizia municipale in quel contesto di tempo e spazio
verosimilmente potrebbe turbare, e anche seriamente nuocere con
indebite interferenze,
le indagini svolte dalle forze di polizia. Queste, infatti, anche a
nostra insaputa, conducono attività investigative con metodi atti a
non rendere subito visibili i loro agenti, proprio per combattere
efficacemente il grave fenomeno dello spaccio di stupefacenti.
Tuttavia la nostra attività, nella zona della stazione come nel resto
della città, riveste un’ampiezza educativa, preventiva e pure
repressiva che nonpuò esserle
sfuggita. Lo scorso anno, nella sola zona stazione-Grattacielo, sono
stati rilevati 27 incidenti stradali, in cui erano coinvolti ciclisti.
In ragione di questo preoccupante dato, le già importanti risorse che
il corpo Polizia municipale dedica alla prevenzione attraverso
l’educazione stradale nelle scuole,hanno ricevuto un rilevante
impulso; sono stati prodotti appositi opuscoli illustrativi e sono
state promosse iniziative e incontri tesi a sollecitare i cittadini
verso un uso prudente della
bicicletta, nel rispetto delle regole ed egli altri utenti della strada.
Il comando, d’altro canto, sviluppa uno specifico progetto di tutela
degli utenti deboli - categoria comprendente i ciclisti - attuando
sistematici programm id’intervento articolati sul territorio cittadino
e delle frazioni.
Con ciò ha avviato una pertinente campagna di vigilanza per garantire
il rispetto delle norme stradali, assicurando un’assidua azione di
contrasto alle tipiche infrazioni commessedai ciclisti. Per sincerarsi
di questa particolare iniziativa, che vede impegnato il personale
della Polizia municipale, è utile consultare il sito del Comune, nel
quale si dà pubblicità ai piani di presidio diretti all’effettuazione
di questi controlli, con relativo calendario, prendendo così opportuna
cognizione dei luoghi e tempi della loro esecuzione.
Come vede dunque ben prima della sua sollecitazione sono state messe
in atto e continueranno ad esserlo, tutte le azioni che mirano
soprattutto a salvaguardare la salute degli utenti della strada,ma che
contemporaneamente creano un’efficace situazione
di disturbo nei confronti di malintenzionati.
Queste ultime, per raggiungere i risultati risolutivi che tutti
auspichiamo, devono necessariamente essere coordinate, riflettute e
programmate.
Laura Trentini
comandante Polizia municipale

4 commenti:

  1. Grande!!! Veramente lodevole l'ostinazione e, al tempo stesso, la capacità di non cadere nell'aggressività verbale con cui ti rivolgi alle Istituzioni.
    Non so quanti ci riuscirebbero, data la situazione.
    Vediamo se almeno il Questore ha voglia di sporcarsi un po' le mani.
    Rimaniamo TUTTI in attesa di una risposta UTILE...

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  2. Gentile Lorenzo ti scrivo per sostenerti e dirti che non sei solo!
    Non siamo in quattro gatti!
    Certo, non tutti i 97 fondatori del Comitato usano internet ma le persone coinvolte e disposte a mettersi in gioco sono molte di più.
    Se oltre che di sicurezza parliamo di ripristinare il valore degli immobili (e quindi di denaro) vedrai che si mobilitano anche i più restii. In fondo la maggior parte dei residenti del quartiere Giardino paga ,come in viale Cavour, fior di tasse (per es.IMU e TIA che tra poco cambierà nome e aumenterà almeno del 20%) perchè siamo dentro le Mura e il Comune ci considera dei Privilegiati.Occorrerebbe evidenziare anche questo argomento ai sigg.Amministratori: le tasse pagate se le devono guadagnare con i Servizi erogati!!!

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    Risposte
    1. Grazie della risposta "bianca"! E dell'incoraggiamento!
      So che non siamo quattro gatti, anzi! I numeri che ho sentito vanno ben oltre le mie aspettative. Personalmente credo che ci vorrebbe una maggiore diffusione dei contatti tramite internet, anche per essere operativi e coordinati tutti i giorni della settimana, ma considerando l'età media del quartiere (senza che nessuno si senta offeso, per carità) mi rendo conto della difficoltà. Mi piace il discorso delle tasse proporzionate ai servizi! E condivido l'importanza del valore degli immobili, tanto è vero che tempo fa lo proposi io alla Sapigni, ma si sa, questa è solo una leggenda metropolitana...

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