lunedì 7 ottobre 2013

Comprendere il movimento dei popoli

Oggi post su due interessanti segnalazioni su Facebook fatte da Lorenzo Barbieri, metto nome e cognome perchè ormai è noto ai più per il suo blog su estense.com.
La prima è uno stralcio di un articolo sull'inaugurazione del festival di Internazionale, dove ha parlato, ahimè, anche il vostro primo cittadino. Il direttore della prestigiosa rivista si era sbilanciato in un grande riconoscimento alla città, definendola, e con essa i suoi abitanti, "aperta e accogliente" in tema di immigrazione.



Un bel complimento, ma no, al nostro beneamato sindaco non andava bene. Lui, che conosce la città e i suoi cittadini meglio di chiunque altro ha dovuto aggiungere, stando al virgolettato, che anche qui, vi sono interi quartieri che faticano a capire questo "movimento di popoli".
Io non so cosa dire. Sono esterrefatto, o meglio, sono disgustato, schifato, shoccato e indignato
per questa notizia. E' un vero schifo! Inconcepibile, una vera bestialità!!
Interi quartieri che faticano a comprendere questo movimento di popoli. Ma stiamo scherzando? 
Ma dico io, come si fa, in pieno terzo millennio, con tutti i problemi di guerra e violenza che provano questi disperati che viaggiano su barconi fatiscenti, a essere ancora ostili all'immigrazione e ottusi nel comprendere questo "movimento di popoli"? A Ferrara poi, che ha una storia decennale di accoglienza e accettazione! Ma cambiate città se non siete in grado di recepire questo "movimento di popoli"!
Che poi mi sembra anche strano! Non metto in dubbio le parole del sindaco, che sicuramente conosce molto meglio di me la totalità dei suoi concittadini, ma giusto per stemperare le sue critiche, porto come esempio positivo il mio quartiere, i cui residenti credo di conoscere molto meglio del sindaco stesso, essendo attivo da quasi un anno nel creare una rete di vicinato attiva contro lo spaccio di droga. Il mio quartiere è, ovviamente, il GAD, e la mia zona è la zona stadio. Noi più di altri quartieri abbiamo vissuto questo "movimento di popoli", tanto che la percentuale di bambini stranieri nelle scuole della zona sono ben oltre il chimerico 10% asserito dal sindaco sulla città (in vero, so di genitori che si domandano se al Poledrelli sia in vigore il tetto del 30% imposto dalla legge Gelmini). A ciò si deve aggiungere, nostro malgrado, una atavica convivenza con il problema dello spaccio che da almeno due legislature (e ne temo una terza) ci attanaglia senza una apparente soluzione, spaccio che qui è in mano prevalentemente alla comunità nigeriana, la sua parte peggiore, naturalmente. Nonostante questa concomitanza di eventi, nel numeroso gruppo di residenti che si stanno adoperando per sopperire alle mancanze dell'amministrazione su questo tema, mai ho sentito discutere del colore della pelle o dell'origine degli spacciatori come un problema concreto. Mai ho recepito il fatto che sono stranieri come un elemento di preoccupazione dei residenti. Le nostre azioni e richieste si sono sempre ottimamente concentrate sull'attività malavitosa e di oggettivo rischio per la nostra incolumità di queste persone, a prescindere dal loro status. Anzi, nelle nostre riunioni sempre più spesso si valutano azioni contro gli assuntori della droga, per lo più bianchi, italiani e, credo, ferraresi D.O.C.. Le nostre azioni sono ben lontane dall'attacco razzista e cieco contro chi spaccia, tanto da meritarsi anche le lodi del nuovo Questore all'ultimo incontro dei residenti GAD con il tavolo di sicurezza provinciale, che ha potuto "certificare che [la biciclettata] è stata ben organizzata, ben contenuta nei giusti limiti". Addirittura, il nostro quartiere ha così ben compreso che il problema droga non è legato al "movimento di popoli", nonostante l'origine degli spacciatori, che da tempo chiede all'amministrazione di smettere di puntare solo sull'integrazione e di concentrarsi maggiormente sull'aspetto malavitoso. L'integrazione, come dice lo stesso sindaco, è un problema della città e dei suoi quartieri, il nostro, purtroppo, è solo un problema di spaccio.
Mi rammarico con il sindaco che interi quartieri non riescano a capire questo "movimento di popoli", e invito, chiunque fatichi a capirlo, a venirsi a fare un giro in GAD, dalle 10 del mattino alle tre di notte, e a confrontare il "movimento di spacciatori" al "movimento dei popoli" per riuscire a ridimensionare le loro paure e comprendere cosa genera effettivamente il "movimento di... scatole".


Tornando alle limitate iniziative dell'amministrazione. riporto anche questa segnalazione, sempre di Lorenzo Barbieri, di un servizio del TG1 su un'operazione della polizia locale (municipale) di Pavia contro lo spaccio di droga al minuto. A voi il triste paragone.

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