martedì 29 ottobre 2013

Io ho visto (12)


Come detto nell'ultimo post oggi lascio spazio a un avvistamento di spaccio/degrado sociale che è stato riportato sul gruppo facebook da Lorenzo Barbieri, molto attivo nel sollevare il problema.


Ehi, scafone! Cheese.....


Prima aggiungo una nota a quanto detto ieri, sull'utilità o meno di scrivere del degrado, dello spaccio e della sicurezza in zona sui giornali, sul blog o ovunque vi viene in mente di farlo. Ho già segnalato come trovo quantomeno sospetto l'invito del sindaco ad abbassare i toni sulla stampa per non creare un circolo vizioso che allontani "le cose buone". Bene, stamattina mi sono intrattenuto a parlare con la persona dell'edicola dove mi sono accaparrato l'ultimo pezzo del telefono di Peppa Pig (i previlegi di stare in un quartiere ultra-ottuagenario) ed è venuta fuori una frase: "perché anche lei, se leggesse tutto quello che si legge, verrebbe a cercare un appartamento, in vendita o affitto, in questa zona?" 
Vi dirò, onestamente la mia risposta è NO
Non ci penserei neanche
, figurarsi, ho anche una bimba piccola. Macchè, con gli spacciatori sotto casa, no. E allora? E allora niente, io ho comprato casa tre anni fa. Venivo da un periodo all'estero e non sapevo molto della zona. Certo, grattacielo e castellina le conoscevo per sentito dire, ma IV novembre è dentro le mura, non lontana dal centro, e che ci crediate o no, nei tre o quattro perlustramenti che ho fatto non avevo notato grandi movimenti, certo all'epoca non ero neanche così scafato. Solo una volta, dopo aver acquistato, mentre scaricavo degli oggetti di sera ho visto un ragazzo di colore che mi passava davanti un numero sospetto di volte. Insomma, io, blogger di ferrarazonastadio, residente nel quartiere, se tre anni fa ci fosse stata una persona che avesse fatto altrettanto mostrando a tutti la verità e la reale gravità della situazione, gli avrei innalzato un mezzo busto. A quantificarlo economicamente, fra tempo perso, valore dell'immobile e speranza di vendita, gli avrei potuto dare comodamente tremila euro. Questo perché, non so i politici, ma noi non siamo pataccari, non è che basta vendere e vi racconto quello che volete. Quello che leggete sui giornali, che leggete sul blog, tutto questo E' LA PURA E SACROSANTA VERITA', senza neanche esagerazioni (o percezioni soggettive). Ecco allora che mi viene il colpo di genio, quello che non è ancora venuto alla nostra amministrazione: e se smettessimo di parlare di spaccio e insicurezza sui giornali, perché risolviamo il problema dello spaccio e dell'insicurezza?
Eh! Vi ho stupiti eh? Non ci aveva mai pensato nessuno! Eppure ora sembra così semplice!!
Anziché tacere la verità, perché non rendiamo le cose come le vorremmo? Forse è più facile! Anziché mantenere nei posti chiave persone che cercano solo di zittire e arginare le giuste proteste, potremmo cercare di farle vivere bene le persone che protestano, o almeno decentemente. Che ne dite?

Intanto, sperando che qualcuno accetti questa mia genialata, eccovi un resoconto di una notte abbastanza ordinaria di Via Cesare Battisti.



26 ottobre alle ore 3.22




Finisce dopo una mezz'orettina abbondante il piccolo show proposto tra i civici 13 e 17 di via Govoni.

La mia tranquilla, e come al solito notturna, meditazione giuridica è interrotta da un'animata discussione a cui non bado più di tanto - assuefazione a percezioni soggettive, che ci volete fare: è peggio della nicotina! - fino a che non sento quasi urlare "Ti spacco il c....".

Richiamato dal forbito eloquio con marcato accento est europeo, certamente ispirato dalle numerose bottiglie di birra che la "signora/ina" in questione si era tracannata (manco fossimo all'Oktoberfest!) ipotesi, questa, confermata anche da come il suo corredo, minigonna e stivali alla coscia con vistoso Plateau in coordinato bianco, tagliava la crescente nebbia come un candido fiocco di neve che cade d'inverno, decido di interrompere l'avvincente trattazione teorica del Ferrando Mantovani sulla "funzione politico-garantista dell'oggetto giuridico" per dedicarmi ad un "caso concreto".

La sfortuna vuole che - e traduco per chi è digiuno della materia - stessi proprio affrontando diritto penale!

Lo show si protrae: accenni di rissa, mani in faccia e insulti tra la "signora in bianco" e un'altra "modella notturna", slanciata da un tacco ben oltre il 12 e soffocata da un fin troppo stretto corpetto in pelle nera che, in proporzione, aveva lo stesso effetto coprente di un tovagliolo per un Watusso.
L'accalorata dissertazione pare avere quindi un più nobile fine dell'offesa reciproca: evitare la scontata ipotermia!

Armato di tutto punto - Dio benedica i microfoni direzionali - seguo l'accesa discussione, il cui turpiloquio lascio alla vostra fantasia (sei una..., faccia di..., etc etc), che lascia ben sperare.

Al gruppo si aggiungono due uomini (presumo i rispettivi "fidanzati", o forse solo gl'ultimi clienti, non saprei!) e altri due, e lo posso affermare con ragionevole certezza, tossici ("Amico dove l'hai messa?! Dai che voglio farne una ora!" e dopo aver apparecchiata sul tettuccio di un auto seguono strane e rapide inalazione nasali...ma magari era zucchero... vallo a sapere)

Ancora un po' di spintoni, uno anche per confermare la solidità del garage al civico 17, e dopo mezz'ora di appassionante dibattito - nel frattempo anche io sono sgattaiolato in cucina e, in assenza di pop-corn, mi sono avventato su qualche biscotto rimasto alla mia mercé in dispensa - sbuca fuori un residente al primo piano del civico 13 minacciando di chiamare la Polizia, cosa che io, fino a quel momento, non avevo fatto un po' per non "disturbare" gli agenti e dall'altra perché, detto tra noi, la faccenda era piuttosto divertente.

L'allegra combriccola fugge, alcuni barcollando più di altri e anche per questa notte nella GAD si "dorme" felice e contenti...anzi no!

Nessun commento:

Posta un commento

Quale nome vorresti dare al Parco di Nazario Sauro?