venerdì 30 gennaio 2015

Il bastone e la carota

La vena polemica, che ieri si era trasformata in arteria, oggi si é di molto sgonfiata, tanto che riesco anche a parlarvi d una serie di iniziative promosse dall'amministrazione con tono pacato, quasi positivo. Non sono un soggetto bipolare, o almeno non sono ancora riusciti a diagnosticarmi tale. Vi spiego come funziona.
Da qualche tempo sono rientrato nel quartiere, non sono più nella felice condizione di immigrato, basta con i bei tempi dove potevo urinare dove volevo e bere birra a tutte le ore, ora vedo solo gli altri farlo, e sono per di più pendolare. Per cui tutte le sere, ben dopo il tramonto, rientro a casa e spesso opto per il tratto Corso Piave fino a IV Novembre (le scelte non son poi tante e almeno valuto la situazione). Io parto da cinque punti. Se in quei cinquanta metri uno spacciatore (leggasi ragazzo di colore su bicicletta senza apparente meta che pur non conoscendomi mi saluta), mi approccia perdo un punto. Se lo fa davanti casa mia, sulle mura, perdo due punti. Se lo fa in compagnia un punto in meno per ogni compagno. Facile che arrivo a zero e a quel punto mi scoppia la vena. Se scendo sotto zero diventa arteria polemica. Oltre il meno cinque non sono mai andato ma credo che rischierei la denuncia (dagli avvocati del comune naturalmente).
Nel post di ieri ero a zero, ma ieri sera c'era un vuoto strano, per cui sono in grado di parlare (quasi) bene dell'amministrazione della città. Diciamo che, come loro con noi, anche io uso il bastone e la carota. Il bastone in testa e la carota nel c**o come diceva un simpatico co-residente citando il sig. qualcuno.

Ma prima una piccola nota, dovuta per il lavoro delle forze dell'ordine: sgonfiata la aorta polemica, riconosco (come mi é stato fatto notare) che i controlli sul listone, essendo "una tantum" e in giornate e orari particolari, non influiscono minimamente sul controllo del quartiere. E in effetti il vuoto di ieri immagino che ne sia un segnale.

Quindi: iniziative nel quartiere (segnalate nell'apposita sezione).
Partiamo dai residenti ovviamente, il comitato zona stadio questa sera esce per la 82esima volta (un anno ha 52 settimane, fate un po' i conti...), con la formula nuova della "passeggiata con sosta" e la sosta naturalmente si farà dove ce n'é bisogno. 


Ora, se pensate che sotto casa vostra ce ne sia bisogno, e magari non si fermano, potrebbe essere perché non lo sanno. Magari, se scendete in strada e lo chiedete, capita che vi si fermino! Geniale, non trovate? Basta scendere in strada!! Ora, non mi troverete, é già abbastanza umiliante così quindi non mi dilungherò oltre. Ma se passate sulle mura di IV novembre filmo anche voi, tanto ormai filmo tutti... (anche te con la matiz rosso fuoco e la faccia marron m***a).

Ma veniamo all'amministrazione. Dopo il ciclo di incontri sparsi per le zone sensibili in cui erano stati chiamati non ricordo neanche chi (pensa che incisivi che sono stati), ne arrivano altri tre direi molto più interessanti che vado qui a pubblicizzare:



Pur continuando a non sapere quanti soldi saranno investiti per queste conferenze noto innanzitutto che tutte si terranno alla sala polivalente. Certo, in giorni e orari che difficilmente se non sei ultraottuagenario puoi permetterti, ma va bé...

Ecco le iniziative

5 febbraio: h 18 Sala Polivalente Grattacielo (viale Cavour 189)

PROSTITUZIONE A FERRARA. NUMERI, FATTI, PROSPETTIVE CONCRETE

Ne parlano Chiara Sapigni (Assessore alla Salute e Servizi alla
Persona e Immigrazione), Maria Grazia Lonzi (Progetto Luna Blu), Laura
Trentini (Comandante della Polizia Municipale Comune di Ferrara),
Lorenza Maluccelli (ricercatrice sociale PhD presso l’Università di
Nottingham).

Si noti che l'associazione residenti GAD circa un anno fa se la memoria non mi inganna, aveva intrapreso un percorso di discussione con la prima e la seconda speaker della lista per definire un percorso di modifica dell'attuale dislocazione. La risposta fu che se ne poteva parlare se non si incideva troppo sulle dinamiche consolidate delle ragazze sfruttate. A quanto so si é inciso così poco che non si son spostate di un solo centimetro. Spero che qualcuno dell'associazione abbia il tempo di andare a chiedere a che punto siamo...

19 febbraio: h 18 Sala Polivalente Grattacielo (viale Cavour 189)

UNA CITTA’ SICURA. TEORIE E PRATICHE PER PROMUOVERE LA SICUREZZA

Ne parlano Aldo Modonesi (Assessore ai Lavori Pubblici e Sicurezza),
Carlo Pieroni (Comandante Provinciale Carabinieri di Ferrara) e Gian
Guido Nobili (Responsabile area ricerca e progettazione Servizio
politiche per la sicurezza e la Polizia Locale Regione Emilia-Romagna)


Ho un approccio abbastanza positivo per i primi due, mentre non conoscevo neanche l'esistenza della terza figura professionale. Per deformazione professionale mi piace davvero molto R&D sulla sicurezza? regionale (leggasi forse staccato dai soliti mantra dell'integrazione)? Suona bene!

5 marzo: h 18 Sala Polivalente Grattacielo (viale Cavour 189)

I PERMESSI DI SOGGIORNO NELLA NORMATIVA, OLTRE I LUOGHI COMUNI.

Ne parlano Chiara Sapigni (Assessore alla Salute Servizi alla Persona
e Immigrazione), Michelina Pignataro (Dirigente dell’Ufficio
Immigrazione della Questura di Ferrara), Federico Tsucalas
(Coordinatore del CSII), Massimo Cipolla (esperto giuridico CSII)

Anche questo sembra interessante, molti dicono che la facilità con cui si rilasciano i permessi sono una delle cause del problema spaccio (e in effetti non é inusuale che lo spaccino abbia il permesso umanitario in attesa di controllo). Molti dicono però anche che il problema sta nel comune che rilascia le carte di identità come se piovessero. Magari si potrebbe fare luce. 


Una volta, ero un blogger. Una volta ci sarei andato io e vi avrei riportato fedelmente le cose. Oggi no, quindi andateci voi, va!


giovedì 29 gennaio 2015

Allargare il metodo GAD


No, qualcuno me lo spieghi, perché io mi sento preso per il culo. Sbaglio, lo so. Il quartiere é supercontrollato, non siamo abbandonati, pensano a noi.
Poi peró ai primi tre pugni in centro si scatena l'inferno.
Identificazioni come se piovessero, promesse di telecamere in centro (quando a noi le sventolano sotto il naso da anni senza mai vederle). E piú telecamere in centro, significa meno telecamere alla GAD, ovvio! Poi nel computo verranno messe tutte insieme certo. E indovinate quali verranno guardate di piú?




E intanto da noi continuano le chiacchiere da GAD. O le chat in questo caso... (sabato 24 notte, ore 23)



  • ANONIMO: mega rissa in porta catena
Lorenzo MarcucciIO NE HO APPENA VISTA UNA IN NAZARIO SAURO
  • ANONIMO: mega la sto vedendo in diretta

  • Lorenzo Marcuccitipo 30 minuti fa


  • ANONIMO: olè

  • Lorenzo Marcucci
  • hahaha allora si son spostati

  • ANONIMO: due al prezzo di una, oppure è la stessa HAHA

  • Lorenzo Marcucci

  • e infatti i caramba son passati con i lampeggianti, giretto e poi via!
  • si secondo me é la stessa!

  • ANONIMO: L'AMBULANZA DA TE C'ERA?
  • Lorenzo Marcucci
  • no, solo CC hahahahahaha

  • ANONIMO: lì in p.catena anche ambulanza
  • Lorenzo Marcucci

  • adesso posto lo screen shot della chat!
  • hahahaha


  • ANONIMO no dai HAHA
  • Lorenzo Marcucci
  • no no scherzo
  • troppi dati sensibili


ANONIMO: ANONIMO SE VUOI






E non una riga mi é parso di vedere sui giornali. A questo si aggiunge la ipercazzola, una specie di supercazzola molto piú scapellata a destra, che si son fatti, detti e cantati alla fiera del nulla (la ricorrenza del patrono della municipale ma oggi la vena polemica é diventata una aorta).
Una festa che ha visto dichiarazioni onestamente al limite del tragicomico. Tragico perché la nostra situazione é preoccupante e non accenna a migliorare, comico per le frasi usate. Una su tutte:

ALLARGARE IL METODO GAD AD ALTRE ZONE! (link)

Scommettiamo che le altre zone non sono il centro o XX Settembre (dove ricordo chi spaccia viene portato al gabbio)?
E giú di battute a modello "riso amaro", fra il "quindi si spaccia in tutta ferrara" al mio "formalmente sarebbe metodo giardino" con in mezzo una bella serie di prese per i fondelli. Ma il problema vero, é che a sentirli parlare, il problema GAD é appena iniziato, ora vedono, progettano, fanno! Tante parole per dire che non siamo abbandonati, che ci pensano, che vedremo ora cosa combinano! Ah, si se lo vedremo. Per conoscenza riporto qui quanto scritto sulla sua bacheca facebook dall'assessore alla sicurezza, senza commenti tranne uno: un bel salto in avanti rispetto alle percezioni soggettive e alla necessitá di integrazione, ma sembra che sia cambiata la giunta o che la situazione stia degenerando negli ultimi mesi. Invece, purtroppo, la situazione e la giunta sono le stesse da dieci anni a questa parte, (dicasi DIECI)!




Ecco a voi il testo integrale:


La celebrazione di San Sebastiano, patrono della Polizia Municipale è sicuramente il luogo migliore per fare insieme il punto sulle politiche per la sicurezza del nostro Comune e per provare a tracciare il percorso dei prossimi mesi.
Sicurezza che dai cittadini viene oggi percepita non più soltanto come contrasto al crimine. Parlare di sicurezza oggi, vuol dire parlare di qualità della vita della nostra città. Sicurezza che, dai nostri concittadini, viene quotidianamente intesa da un lato come protezione da gravi delitti, ma dall'altro anche come difesa da quella quotidianità di furti nelle abitazioni o nelle cantine, danneggiamenti di beni pubblici o privati, truffe ad anziani soli, ma anche comportamenti scorretti e non civili nell'uso degli spazi pubblici. Sicurezza è oggi anche il timore di essere importunati da persone alterate da alcool o droga che ti impediscono di passeggiare tranquillamente in città alla sera, oppure la paura che da un angolo buio possa sbucare qualcuno.
Un senso di insicurezza e di paura tra le persone che è cresciuto in questi anni di crisi. La crisi c'è, si sente, si vede. La crisi crea nuove povertà e rischia di concentrale in territori più economici. La crisi favorisce il degrado urbano, i conflitti negli spazi pubblici, l'attività criminosa, e persino nuove forme di dipendenza, come la ludopatia.
La crisi sta riducendo drammaticamente i trasferimenti dello Stato ai Comuni, limitando la nostra capacità di investimento o di sostenere servizi. E riduce anche le risorse a disposizione delle Forze dell'Ordine.
Infine, e forse questo è l'aspetto più amaro della difficile situazione attuale, la crisi ha abbassato il livello di qualità della vita del ceto medio, e questo incide negativamente sulle dinamiche di integrazione: sempre più spesso assistiamo alle richieste di rivendicazione del cittadino italiano, che in questo momento è in difficoltà e che pretende una maggiore attenzione.
Parlare di sicurezza oggi a Ferrara, vuol dire iniziare a parlarne partendo dal Quartiere Giardino, perché è così, e non GAD, che bisogna chiamarlo. È il quartiere nel quale sono nato, cresciuto e vivo. Nel quale ho conosciuto mia moglie. E nel quale abbiamo deciso di crescere nostra figlia. Un quartiere che non lascerei mai per trasferirmi altrove in città.
Un quartiere bello, verde, vicino al centro, dotato di scuole, servizi, aree verdi e spazi pubblici e privati di aggregazione. Con un ricco tessuto associativo, culturale, sociale e sportivo. E con problemi da affrontare e risolvere. Insieme.
La zona della stazione ferroviaria in molte città -probabilmente in tutte le città d'Italia- è una zona di per sè difficile ed ambivalente; al tempo stesso è una delle porte d'ingresso fondamentali alla città e, proprio perché luogo di passaggio, una zona attraversata da forti dinamiche di instabilità sociale.
Obiettivo della nostra Amministrazione, ieri, oggi e domani, è di far sì che questa zona sia e resti territorio cittadino a tutti gli effetti, organicamente collegato al resto della città e non un'area lontana, separata, avulsa dalle dinamiche della vita cittadina.
Per farlo, nel quartiere Giardino come in tutto il resto della nostra città, proponiamo un NUOVO PATTO PER FERRARA SICURA. Un patto che parta sì dal Patto precedentemente siglato con la Prefettura e con le Forze dell'Ordine, dagli impegni che ci si era assunti e dai risultati raggiunti. Ma un NUOVO PATTO che non sia unicamente il rinnovo o l'aggiornamento del Patto precedente. Un Patto che duri non due anni ma che sia per l'intera legislatura, con regole, impegni e assunzioni di responsabilità, perché come ogni patto che si rispetti, le parti che lo sottoscrivono si assumono, ognuna, le proprie responsabilità. Un patto per la sicurezza e la convivenza, che coinvolga, nell'ascolto e nella realizzazione di impegni, anche soggetti privati, associazioni, imprese, cittadini.
Non abbiamo bacchette magiche, i facili proclami e le fiaccolate con i leader nazionali di turno che abbiamo visto sotto al grattacielo prima di ogni tornata elettorale le lasciamo fare ad altri. Abbiamo costruito in questi anni la credibilità della nostra amministrazione sul confronto e la partecipazione. E sul rispetto degli impegni presi. E così intendiamo continuare a fare anche sul tema della sicurezza.
E intendiamo continuare a farlo partendo dal lavoro delle Forze dell'Ordine e della Polizia Municipale -Corpi che anche in questa occasione ringraziamo per il lavoro svolto-, in quanto le politiche di controllo e contrasto sono condizioni non sufficienti ma assolutamente necessarie per un lavoro serio e credibile di prevenzione sociale e culturale.
Un lavoro, che a nostro modo di vedere, deve essere sempre più pensato nell'ottica di una politica di sicurezza integrata e coordinata, nella quale Forze dell'Ordine e Polizia locale, ciascuno in base alle proprie competenze e ruoli, contribuiscono a migliorare le condizioni di vita urbana nel suo insieme.
Un lavoro che coordinato nell'ambito del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, garantisca la capillare presenza sul territorio, e in particolare in quelle zone di territorio che vivono situazioni di maggiore sofferenza e difficoltà, e consenta di affrontare, con un impegno congiunto e interforze sempre più incisivo, il contrasto alla criminalità, allo spaccio, alla sfruttamento della prostituzione, ma anche il controllo del territorio, dei suoi spazi, delle attività commerciali e delle abitazioni.
E, oggi come ieri, la nostra Polizia Municipale continuerà ad assicurare il proprio impegno e la propria disponibilità. C'è chi ancora pensa e dice che i vigili urbani servano solo a fare multe. O, peggio ancora, che quando servono non ci siano mai. Dimenticando che invece sono un anello di mediazione tra il cittadino e il territorio prima ancora che uno strumento di ordine e di controllo.
La Polizia Municipale regola il traffico e contrasta i comportamenti di guida rischiosi, difende i consumatori e garantisce il rispetto delle regole del commercio, tutela l'ambiente, controlla lo sviluppo edilizio e ne contrasta l'abusivismo, presidia -a Ferrara prevalentemente a piedi o in bicicletta, per strada e da qualche mese anche lungo le vie d'acqua-, la città per garantire la sicurezza nel territorio. È polizia di quartiere, osservatore diretto e terminale di segnalazioni e di ascolto della cittadinanza su tutto ciò che non funziona o non va. La Polizia Municipale, la nostra Polizia Municipale quando ci deve essere c'è, dimostrando impegno, professionalità, attaccamento alla maglia o meglio alla divisa e, come vedremo, anche coraggio nell'affrontare situazioni non semplici.
Ma le politiche per la sicurezza non possono esaurirsi solo nel lavoro delle Forze dell'Ordine e della Polizia Municipale. Intendiamoci, l'intervento di un agente di polizia municipale, o di un poliziotto, o di un carabiniere, o di un finanziere non solo è auspicabile, ma è necessario. Ma questo intervento è meno efficace se non si inserisce in un piano che affianca a queste azioni di ordine pubblico progetti di mediazione culturale, iniziative di mantenimento e rafforzamento della rete di servizi, interventi di riqualificazione urbanistica, manutenzione ed arredo dei luoghi e delle piazze pubbliche, politiche aggregative di promozione e di offerta, in particolare culturale e sportiva.
Per questo nell'ambito del NUOVO PATTO PER FERRARA SICURA ci impegneremo, con un lavoro che coinvolgerà le competenze di diversi settori e assessorati perché la Sicurezza non può e non deve essere competenza di un unico assessore o servizio ma deve trasversalmente interessare le diverse politiche di una amministrazione:
Ci impegneremo a progettare e a realizzare progetti di riqualificazione di aree del quartiere Giardino, partendo dal piazzale della Stazione e dalla Stazione, che deve diventare sia una delle porte di accesso alla nostra città, un biglietto da visita per chi ha deciso di visitare Ferrara, che il polo intermodale del trasporto pubblico della città, dove treni, auto, bus e biciclette convivono in maniera ordinata e integrata, e non come avviene oggi. O da piazzale Giordano Bruno, che non intendiamo chiudere con una cancellata, troppo costosa e non in grado di garantire sicurezza anche diurna, ma che invece siamo disponibili a riqualificare partendo dalle esigenze delle associazioni sportive, dalle contrade e dei comitati di cittadini del territorio, alle quali chiederemo di adottare quest'area una volta riqualificata e di farla vivere con continuità. O dalla zona delle Mura di via Barriere e corso Porta Po, diventata una delle nuove frontiere dello spaccio, che invece pensiamo di riqualificare come area per il fitness all'aperto, come già fatto felicemente nella zona di Porta degli Angeli.
Perché riqualificare un territorio significa restituirlo ai cittadini che lo abitano, che lo vivono e che ne costituiscono parte attiva e integrante. E se lo fai con loro, se investi sulla partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni di volontariato i problemi è più facile affrontarli e risolverli.
Ci impegneremo nel proseguire il percorso di potenziamento della pubblica illuminazione, già iniziato nella precedente legislatura; nella revisione del sistema di videosorveglianza cittadino, perché in questi dieci anni da quando il sistema è stato realizzato e implementato non solo la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma anche la mappa dell'insicurezza cittadina si è modificata, con la necessità di rafforzare la presenza di telecamere e videocontrollo nella zona stadio e stazione, ma di coinvolgere anche nuove zone quali, in centro storico, Galleria Matteotti o piazza Travaglio, o le Mura cittadine.
Ci impegneremo nel proseguire le politiche di integrazione e di mediazione portate avanti dal Centro di Mediazione insediato nel Grattacielo, e nell'organizzare iniziative di animazione territoriale di concerto con l'associazionismo culturale e sportivo cittadino.
Perché la rigenerazione di spazi urbani, gli investimenti nell'arredo urbano, una maggiore manutenzione e pulizia dei quartieri, le iniziative culturali e sportive, le politiche di viabilitá, sono tutte azioni che possono incidere positivamente sull'intera comunitá cittadina.
E lo vogliamo fare ascoltando e coinvolgendo la città, il suo tessuto economico, l'associazionismo e i comitati di cittadini che devono diventare protagonisti non secondari del NUOVO PATTO PER FERRARA SICURA; un NUOVO PATTO il cui successo dipende non da pochi soggetti ma da un'intera collettività.
Concludo con un proverbio africano che recita:
"Se vuoi andare veloce vai da solo.
Se vuoi andare lontano vai insieme agli altri."

martedì 27 gennaio 2015

Altri tipi di interesse

In 12 ore ho letto sui quotidiani talmente tante affermazioni che ci riguardano che se dovessi scrivere di ognuna, semplicemnete non scriverei niente. Lo so, l'ho giá provato. Ti si accavallano tanti pensieri ma soprattutto tanta rabbia (vi ho accennato che la maggior parte sono cavolate?). Se é vero che chi non abita alla GAD a sentirci parlare pensa che veniamo da un'alrta cittá, é anche vero che a sentire parlare chi non abita alla GAD di noi, a noi sembra che venga da un'altra cittá.



Per evitare l'empasse cerco di evitare le cavolate  e vado al sodo.
Partiamo dal nuovo questore. Al solito, devo basarmi a quanto leggo sui giornali. Si dice disposto ad ascoltare tutti i cittadini "anche se prima vorrei capire bene se dietro queste organizzazioni non si celino altri tipi di interesse. Se hanno l’esclusivo interesse dei cittadini, allora le mie porte sono sempre aperte."
Bene, una persona schietta che evita i giri di parole, e dice le cose che pensa anche se possono dare fastidio. Mi si permetta allora di fare altrettanto. Inizio pessimo. 
Signor questore, io la capisco. Lei é appena arrivato, a chi doveva chiedere? Si sará rivolto ai suoi colleghi istituzionali, sindaco e assessori. Bhé, mi faccia dire che é stata una cavolata. Fatta in buona fede lo so, ma comunque una cavolata. Quelli non é che non ne capiscono niente di GAD, é pure peggio. Lo sanno ma fanno finta di niente. Puó sembrare strano a lei che ha uno stipendio che, come molti di noi, non dipende da come presenta il suo lavoro. Se il lavoro é buono bene se no niente. Ma qui, c'é gente che "cela altri tipi di interesse". Economico soprattutto. Per molti di quelli con cui ha parlato, da come si presenta il problema dipende il numero di voti e con essi lo stipendio che portano a casa. Parlo di differenze sostanziali, migliaia di euro in certi casi, capisce. Non si fidi del primo che passa solo perché é seduto su una certa poltrona. Probabilmente vi é seduto perché da anni ripete il mantra del va tutto bene!
Faccia solo conto che un suo predecessore ha dichiarato che la GAD era fuori controllo, e il sindaco (lo stesso che credo abbia incontrato lei) il giorno dopo ha detto che non era vero. Questo solo per darle un'idea. Ma l'ex assessore alla sicurezza definiva "percezioni soggettive" i nostri problemi, lo chieda ai suoi uomini se erano percezioni! Potrei andare avanti per ore, ma le faccio una domanda (solo sul blog, basta disturbare i quotidiani): siamo residenti in una zona dove una sera sí e una no c'é una rissa di nigeriani. Dove torniamo a casa interi solo perché non vogliamo vedere lo spaccio che si compie sotto i nostri occhi. Dove il valore delle nostre case si é ridotto di molto a causa dello spaccio, perfino la mia che é stata acquistata in tempi non splendidi (grazie sempre alla teoria del sior sindaco "taci che forse comprano altri per bene". Ma secondo lei, quali altri tipi di interesse potremmo celare?

So che fra poche settimane le sembrerá una domanda stupida, ma forse parlare con la gente sbagliata potrebbe averle dato una visione sbagliata delle cose. Come l'idea di farsi un giro in centro prima di parlare della GAD. Questo é tipico del nostro sindaco. Sa che sbandiera un Patto per Ferrara Sicura (peraltro quasi inutile) ma quando si tratta di dindini ha stipulato un patto con la regione che prevede uno stanziamento di quasi venti milioni (dieci delle nostre tasse) per rifare il centro? E qui per spendere 40 mila euro ci han fatto stare dietro mesi e mesi? Certo che se lei si fa portare a prendere il caffé da giori con gli assessori glielo dico che della GAD le sfugge qualcosa...
Comunque in bocca al lupo, almeno da residente ho il vantaggio di non dover avere a che fare con certa brutta gente.

Per quanto concerne le altre notizie, proveró a darne contezza nei prossimi giorni.

lunedì 26 gennaio 2015

La mappa dello spaccio

Ringrazio le tre testate giornalistiche locali che, in modalitá differenti, hanno dato spazio alla mia lettera indirizzata al nuovo Questore.  Oltre alle lettere, in questo periodo noto un certo proliferare di notizie sulla GAD, dopo un periodo di relativa calma. Notevole l'interesse di estense.com alla causa della neo associazione "Comitato Zona Stadio". A parer mio il quotidiano online era tipicamente abbastanza refrattario alle iniziative di quartiere, invece ha dedicato un articolo in prima pagina di cronaca all'81nesima iniziativa del comitato (anche se associazione, l'importante é capirsi) link. Nell'articolo c'é chi definisce la GAD come (l'ex) Parioli di Roma. Qualcuno ha polemizzato sul paragone, ma un commentatore ha colto nel segno scrivendo: "Fate un giro in Viale Vittorio Veneto e domandatevi perchè, dopo Ercole d’Este, quelli coi dindi decisero di costruire i villoni qui."
E in effetti, vedere i "villoni" fra l'altro con un certo interesse anche storico, in mezzo a orde di spacciatori credo sia una cosa abbastanza strana per qualunque realtá cittadina. Poi i nostri consiglieri, viveur irrefrenabili, che una volta sono passati a Roma in treno, possono spiegarci come in realtá é tutto normalissimo, anzi!




Ma la grande notizia é stata l'intera prima pagina di cronaca della Nuova Ferrara di ieri, dedicata allo spaccio in GAD. Si tratta di un'accurata analisi del problema in cui sono raccolte numerose informazioni sullo spaccio. Personalmente mi reputo un discreto esperto del problema (fosse anche solo per lo studio fatto in questi anni), ma sono rimasto colpito dalla accuratezza delle informazioni. Mi é capitato di leggere altri "approfondimenti" sul problema, della serie "una notte alla GAD" o simili, ma devo dire che é stata la prima volta che sui giornali é apparsa una analisi che aggiungeva qualcosa al "lo sappiamo benissimo" dei residenti. L'articolo, a firma della giornalista che forse per prima si é occupata del comitato zona stadio e della protesta associata, propone anche una mappa delle zone di spaccio nel quartiere. E in effetti, anche per evitare di rimanere fermi nell'operativitá, aziché dire "nel quartiere si spaccia", non sapendo poi dove andare a colpire, e meglio segnalare le singole zone dove gli spacciatori stazionano. Come in fondo facevo anche io nella lettere di ieri. 
Ieri avevo postato il link su facebook, senza accorgermi che la versione online faceva riferimento alla sola mappa dello spaccio. Date le dimensioni dell'articolo e per rispetto dello sforzo per farlo non mi sento di postarlo per intero, ma vi assicuro che era interessante leggerlo, a parte il titolo chiaramente fuorviante della prima pagina:



Non fatevi ingannare, in realtá nell'articolo si spiegava bene come nelle giornate "universitarie" lo spaccio é piú attivo con i galoppini che si spostano anche oltre la barriera (creata da chi!?!?) di Corso Isonzo. Per mostrarne la bontá vi riprendo solo la descrizione delle zone di spaccio, centrate al 100% " La concentrazione di spaccio, ordinazioni, vendita e consegna si concentra fra corso Piave, all'angolo con l'edicola di via Fiume o la zona buia di via Fortezza, diversi punti di corso Vittorio Veneto, corso Isonzo nella zona buia a fianco dell'edificio dell'ex materno infantile ora dell'Acer, via Cassoli dove c'è sempre un presidio fisso a fianco di piazzale Giordano Bruno e l'asilo, via Montegrappa dove si effettuano anche molte consegne complice il buio e la strada isolata; via Ortigara all'angolo con via Paolo V e dall'edicola di Corso Piave, poi via Paolo V incrocio Castel Tedaldo, viale IV Novembre e la zona della mura meta di spacciatori indisturbati, via Nazario Sauro con acclusa zona sgambamento cani che serve da nascondiglio, via Gavioli angolo piazzale Toti, piazzale Castellina, mentre piazza XXVI Maggio di solito è di scorrimento."

Due parole sulla mappa (ri-link). Segnalo per dovere di "cronaca" anche se da blogger di quint'ordine come dice qualcuno, che l'idea di una mappa interattiva dello spaccio era stata segnalata qualche giorno fa dalla superattiva Francesca ai referenti del comitato zona stadio, riprendendo una notizia di Repubblica di qualche giorno fa (link). I residenti del Pigneto, un quartiere di Roma dedicato allo spaccio (e sorvolo su chi lo ha dedicato), stanchi dell'apparente impossibilità a cambiare le cose (chi vi ricorda?) hanno pubblicato un mappa online aggiornata in tempo reale link. Vi consiglio di guardarla, non mancano di una certa ilaritá. E come potrebbero sopravvivere se no, ne sappiamo bene qualcosa noi...
L'idea mi sembrava geniale, e Francesca la proponeva per il blog del comitato, per cui mi sono astenuto dal "rubarla", attendendo di ripubblicarne il link appena disponibile. Ma dato l'evolversi della situazione e visto che l'idea é stata ripresa indipendentemente dalla Nuova, credo sia lecito inserire una mappa interattiva anche per il mio blog! Anche perché seppur ben fatta, avrei qualche piccola correzione da proporre sulla mappa del link precedente. A partire dal fatto che non puó essere fissa, ma deve essere interattiva e con un contributo dei residenti!

Non l'ho ancora fatta, ma ci sto lavorando. Anzi, pubblico sin da ora la bozza in attesa delle vostre modifiche. Perché, come quelli del Pigneto, anche noi dovremmo tenerla aggiornata. Io, naturalmente, posso occuparmi dell'area IV Novembre fra Cassoli e Cso Piave e vagamente Nazario Sauro con sgambamento. Ma mi necessiterebbe un minimo di collaborazione da parte vostra. Per cui, cominciate a guardare fuori dalle vostre finestre. Anche solo dieci minuti al giorno. Poi mi dite, o ancora meglio, la posso lasciare aperta a tutti e ciascuno aggiunge il suo contributo, la sua zona di spaccio.




venerdì 23 gennaio 2015

Grazie ma con riserva

SABATO 24 ALLE ORE 21 IL COMITATO ZONA STADIO ORGANIZZA UNA CAMMINATA PER IL QUARTIERE (link percorso)


Due giorni fa ho fatto una segnalazione di spaccio sulla mura e mi son sentito di fare un post di ringraziamento (vedi l'ultimo). L'ho pubblicato ieri pur sapendo che oggi avrei dovuto moderare l'enfasi del ringraziamento. Lo sapevo giá, perché nel frattempo, ieri sera, me n'é capitata un'altra. Ora, puó sembrare che io stia sempre alla finestra. Non é cosí. Se no lo "stronzo" lo facevo beccare di sicuro. Per stronzo intendo il soggetto del mio post di facebook di ieri notte.



Non sto sempre alla finestra ma alle volte, come tutti, cambio l'aria in casa. Immagino capiti anche agli ultraottuagenari che preferiscono gli spacciatori ai contradaioli, ma a differenza loro, quando io lo faccio uno sguardo fuori lo do sempre. Ieri non ho neanche dovuto darlo troppo. Per non essere da meno delle numerose iniziative dell'amministrazione contro lo spaccio, come i mercati ortofrutticoli in zona, gli spaccini hanno risposto aprendo un mercato di spaccio. Stesse modalitá, tutto si fa con la massima tranquillitá, solo che anziché alle primissime luci dell'alba (piccola polemica sugli orari dati al mercato bio all'acquedotto) lo fanno dalle primissime ombre del tramonto. Alle 21.30 mi affaccio e vedo nell'ordine:
uno spacciatore vicino all'isola ecologica di fronte al negozio Made in China di IV Novembre, fermo
uno spacciatore che viene verso lui attraversando IV Novembre a piedi, scarsamente curante del traffico
una macchina ferma, con due occupanti a bordo a luci accese comodamente parcheggiata in contromano (oltre che in divieto) su IV Novembre

Tutti tranquilli. Come se stessero commerciando una zucchina bio di tre chili che so ben io dove e a chi la metterei. Senza problemi. 
Polizia? Controlli? Municipale a pochi metri? Ma chi se ne frega! Siamo alla GAD no? Qui mica rompono le palle, se no poi finisce che dobbiamo andare in XX Settembre e questo no che non sarebbe bello!
Nel mentre i soliti due spaccini (amici dei primi due) fissi sullo stesso tratto di mura che ho segnalato ieri. L'ho giá detto e mi ripeto. Questo é veramente la cosa che piú mi fa frullare le palle. Passi anche il tour de France serale fatto dagli spacciatori, che tanto anche se li prendi non puoi fargli niente. Ma che tutti sappiano dove si trovano gli spacciatori e che nessuno faccia niente io non lo riesco a concepire. E per saperlo lo devono sapere visto che ho fatto io stesso un esposto in questura ancora a Marzo scorso.
Stiamo parlando di pochi metri quadri dove con una costanza impressionante gli spacciatori si ostinano a stazionare ore e ore, spostandosi di pochi metri in caso di avvistamento della pattuglia. Per poi tornare al lavoro appena passata. Come é possibile che chi amministra e chi tutela la sicurezza in cittá possa accettare questo (ok, a meno che non vi sia il supposto patto silenzioso per tenere sgombre le altre zone della cittá).
Questo mi ha riportato alla mente le parole del futuro nuovo questore di Ferrara, almeno come sono riportate sui giornali:
"La droga al Gad non deve nemmeno arrivarci"
Immagino che si intenda lavorare su piú canali, ma a me un po' preoccupa come frase. D'accordo ridurre lo spaccio in cittá, che eliminarlo non si riuscirá mai, ma anche se si dimezzasse, lasciando comunque la GAD in mano agli spacciatori, a noi non cambierebbe nulla.

Ecco quindi che come una volta ho preso carta e penna e ho inviato la seguente lettera ai giornali (non é detto che la pubblichino, ma almeno ci ho provato!).

Lettera aperta al Nuovo Questore di Ferrara

Gentile dott. Sbordone, nuovo Questore di Ferrara.
Innanzitutto benvenuto.

Certo dei sui impegni cerco di venire subito al punto in modo sintetico. Leggendo le sue dichiarazioni sul problema GAD, pur limitatamente a quanto riportato sui quotidiani lo ammetto, mi é venuto comunque spontaneo inviarle questa richiesta. Lei afferma “alla GAD la droga non ci deve neanche arrivare”. Non scambi, la prego, il problema “spaccio alla GAD” con il problema spaccio. Anche io sono preoccupato per la facilità con sui i nostri figli possono, un indomani nel mio caso, reperire la droga. Ma il problema GAD é diverso. Le leggi oggi sembrano permettere uno spaccio quasi senza conseguenze, con i problemi che ben conosciamo. Ciò nonostante lo spaccio a Ferrara non avviene in Viale Cavour, non avviene in XX Settembre, ma  avviene sempre e costantemente alla GAD (o al 95% se vogliamo essere possibilisti).Questo é il problema GAD. Si occupi, certo, dello spaccio nel suo complesso, ma le chiedo di occuparsi anche dello spaccio alla GAD. Ridurre anche del 70% la droga in città non avrebbe grandi effetti sul “problema GAD”.
Potevo farle questa richiesta privatamente, ho preferito farla pubblicamente e le spiego il perché. In Viale IV Novembre, sul tratto di mura fra Via Cassoli e Corso Piave, sto parlando di trenta metri, si ritrova ormai da mesi un gruppo di spacciatori. Ho personalmente segnalato la cosa numerose volte, supportandola con dovizia di particolari (quando posso anche con la targa dell’acquirente), ma sembra non ci sia niente da fare. Loro sono sempre lí. Io le chiedo, pubblicamente, di liberare quel piccolo spazio. Avrei voluto dire la sfido, ma non sarebbe corretto, in fondo non si é ancora insediato. Le chiedo, quindi: cominci da qui. Da quei luoghi. Pochi metri quadrati, non più di una decina di ritrovi, dove chi compra sa per certo che troverà chi vende. Cominci trovando una strategia che almeno impedisca agli spacciatori di stazionare sempre nello stesso punto per mesi. Riuscendo in questo, avrebbe già abbondantemente superato i suoi predecessori. 

La ringrazio dell'attenzione e le auguro, non senza un certo interesse personale, buon lavoro.

Mi firmo con il mio nome “da battaglia” trattandosi comunque di spacciatori che giá adesso mi guardano abbastanza male. Ma alcuni suoi colleghi e molti residenti sanno bene chi sono. Solo un residente GAD.

Il blogger di ferrarazonastadio.

giovedì 22 gennaio 2015

Un GRAZIE all'Arma

Lo sconforto di tornare e vedere che quasi nulla é cambiato, sta rapidamente lasciando il posto alla rabbia nel vedere gli spacciatori padroni del (mio) territorio. E con la rabbia torna anche il ribollire di pensieri su come fare per cambiare una situazione che sembra immutabile. A partire dalle telefonate alle forze dell'ordine per fare le tanto richieste segnalazioni. Cosi ho fatto e sono rimasto colpito dalla risposta, tanto da sentormi in obbligo di fare un post di ringraziamenti.



La risposta é stata veramente buona, tanto che mi chiedo se sono l'unico a vedere, osservare e segnalare i fenomeni di spaccio. Ma voi, lasciando stare quelli che scendono in strada ogni settimana o investono il loro tempo in interminabili riunioni per sollecitare gli interventi di chi sarebbe pagato per risolvere la situazione, voi che magari non fate ma leggete e vi indignate per la situazione, almeno li chiamate i tutori dell'ordine? Perché non é piú come qualche anno fa, ora rispondono e anche velocemente.
Procediamo con ordine, riporto brevemente quanto fatto, per mostrare come serve segnalare ogni singolo evento.
Intanto la spavalderia degli spacciatori. Girano come se fosse normale la loro presenza, anzi si indispongono se sei tu che non abbassi lo sguardo. Se, come me, non riesci ad accettare la situazione e continui ad osservarli, oltre che rischiare una coltellata, ti fai anche una idea abbastanza precisa di come agiscono, e a quel punto chiami. Certo non puoi chiamare solo perché un ragazzo di colore é passato davanti a casa tua in bicicletta. Ma nel mio caso, da qualche tempo osservavo la presenza costante di tre/quattro persone di colore ciclomunite che sostavano per ore apparentemente senza motivo nella parte terminale di mura verso corso Piave. Ecco, la parte in neretto é la mia personale definizione di spacciatore. Non devo vedere lo spaccio, mi basta che rispondano a questa descrizione. A questo si aggiunga che da qualche giorno tornando dalla stazione venivo avvicinato da tali individui che mi salutavano, senza poi aggiungere niente. Tanto basta per procedere alla segnalazione, e questo lo potete fare anche voi, diamine! Vi sará capitato di vedere scene del genere, o no?
Il primo approccio non é stato dei migliori, ho chiamato verso le 19 la Polizia: spiegazione del fenomeno, nome e cognome, numero di telefono e mi passano i Carabinieri che pattugliano la zona in quela giornata. Attesa al telefono, spiegazione del fenomeno, nome e cognome, e numero di telefono, si conclude con un "passeremo". Non ho fretta, giá pianificavo di ripetere la scena tutte le sere che vedo gli individui, quindi tutte le sere.
Prima di andare a letto, invece, cambio l'aria e butto l'occhio dal balcone, sono ancora lá. Indeciso se richiamare subito o meno, sento da Via Ticchioni qualche faccia di culo che li richiama fischiando. E lí mi prende la scimmia. Vedere la sfrontatezza con cui lo fanno, o meglio lo possono fare, o anche glielo lasciano fare, mi fa salire la rabbia. E cosí sapendo giá che rischeró il raffreddore, mi fermo in balcone con la videocamere in mano (ok, questo magari é solo per noi pusherpatici). Da un lato all'altro del parchetto saranno trenta metri, non fanno neanche lo sforzo di avvicinarsi, li chiamano come cani (come pure sono), come se fosse normale. I cicloturisti si lanciano come se non avessero un domani (e spero che non lo abbiano davvero) e cominciano a dialogare nell'ombra dell'area sgambamento cani. Stanno lí, solita storia, prima prendono l'ordine, poi uno parte a fare l'ordinazione in cucina e intanto i clienti si accomodano al tavolo. Siamo come al bar. E lí sta il momento buono. Se sai riconoscerlo, hai qualche minuto per segnalarlo alle forze dell'ordine e sperare che siano in zona. Cosí faccio. Salvo minut preziosi sapendo chi pattuglia la zona. Chiamo subito i CC, breve descrizione e attesa al balcone. Intanto studio le mosse, vedo gli spostamenti e li segnalo, ma la pattuglia non arriva. Passa, invece, una pattuglia della municipale. Sono ancora in giro, bene! Chiamiamo la municipale, almeno ci facciamo due risate! Invece non danno soddisfazione. Una volta mi avrebbero detto "se si tratta di spaccio chiami il 112" (lo hanno fatto in effetti). Ieri mi dicono che ne parlano col comandante (si fanno le ore piccole al comando!). Per caso mentre sono al telefono un'altra pattuglia della municipale passa in Via ticchioni e si ferma dal lato piú lontano del parco, con i lampeggianti accesi fissi. Acquirenti e pusher non si munovono di un millimetro. Lo segnalo al telefono e metto giú (dopo aver lasciato nome cognome e numero di telefono). Intanto torna il cameriere, clienti e cameriere stanno fermi a scaldare la merce, evidentemente non si fidano molto.  Saranno passati quindici minuti forse, ed ecco la pattuglia dei Carabinieri passare in IV Novembre, girare in Cassoli e giú in Ticchioni con gli abbaglianti accesi.  Nell'ombra del parchetto non vedo cosa accade, ma i due sulla mura alla loro vista si lanciano giú per la mura in bici e scappano su Corso Piave in direzione di Via Ortigara. Brava gente insomma. Lo avreste fatto anche voi in fondo no? 
La pattuglia (su una vecchia fiat punto, il che ha reso ancora piú importante il gesto), attraversa il parchetto, sale sulla mura e la attraversa tutta da Corso Piave a Cassoli. Non hanno preso nessuno, ovvio, ma anche se li avessero presi non sarebbe cambiato molto con le leggi che abbiamo. Ma una tale risposta, rapida e concreta, che non si ferma al solo passaggio svogliato, é quanto di meglio potessi sperare. Pensate, e lo dico ai miei vicini piú vicini, se oltre a me lo facessero altri due o tre nei nostri palazzi. Sono pronto a metterci cinquanta euro che nel giro di qualche settimana avremmo debellato quel covo di scarafaggi (che é ben noto che se li lasci stare prolificano). 
Vado a letto piuttosto contento. Quasi tentato di chiamare per ringraziare, poi decido di non occupare ulteriormente la linea e di scrivere questo post.
Grazie, agli uomini dell'arma che nonostante tutto ieri hanno dato soddisfazione. Non mi sono sentito abbandonato, effettivamente! 

Piccola nota per i residenti: io ho chiamato, sono stato al freddo, anche per voi. MI espongo a scrivere queste cose. Credo che il minimo che possiate fare é cominciare a guardare fuori dalla finestra e fare lo stesso, diamine!

Piccola nota per i pusher: non prendetevela con me se cerco di mandarvi via da davanti a casa mia. Siete voi che avete occupato il mio territorio, in fondo. 

mercoledì 21 gennaio 2015

Chiacchiere da GAD

Troppo tardi! Avevo scritto questo post un paio di giorni fa ma mi mancava una immagine da inserire. Nella conclusione mi domandavo che fine avesse fatto la commissione GAD strombazzata per Gennaio. Ed ecco che oggi sul Carlino appare la notizia del suo posticipo a febbraio per permettere l'insediamento del nuovo questore.



Inutile dire che se qualche scaldaseegiola si fosse adoperato per velocizzare i tempi, non saremmo arrivati a Febbraio. La commissione é stata ventilata a fine settembre, come motivazione per cassare la proposta di FI di agevolare gli affitti agli studenti al grattacielo, quindi quando ancora il vecchio questore sedeva comodamente sulla sua poltrona. Comodamente nel senso che non pensava di essere sostituito e poteva prendere impegni... Ma in fondo, chi se ne frega della GAD?
Comunque, almeno ho una immmagine, e ora vi pubblico il post con il dovuto preambolo.

Avete visto la spaccata alla vetrina del bar in centro? E solo per qualche bottiglia di grappa. Impressionante. I passanti (non residenti alla GAD) avranno di che parlare per i prossimi giorni al BAR e chissá che il sindaco allertato del vociare preoccupato dei suoi concittadini (del centro of course) non ricorra ai ripari chiedendo piú controlli alla municipale. Ma di che parlare ne abbiamo anche noi miserandi redidendi GAD, come é capitato a me qualche giorno fa. Certo, il nostro vociare difficilmente giungerá ad orecchie altolocate, ma a voi voglio riportare lo stesso il dialogo avuto con una coresidente che condivide con me la "sfortuna"  di avere della prole alla quale risulta sempre piú difficile  spiegare che sono solo percezioni soggettive...

Domenica mattina, giornata di sole (anche alla GAD), mentre i pargoli girano su una nota giostra per bambini. 

-"Ciao, hai sentito le urla ieri sera?"

-"Nooooo, ho dormito dai nonni con la bimba!! Cosa mi sono perso?"

-"Eh, una bella scena, c'era uno steso in IV Novembre angolo Corso Piave, verso l'area sgambamento. Un amico che gli diceva di alzarsi, avevo il telefono giá pronto per chiamare l'ambulanza... Poi lui si alza e comincia a urlare "vi ammazzo" ai due o tre pusher in bici, era strafatto. Loro gli stavano intorno ma a distanza. Poi comincia a prendere a calci lampioni e semaforo e continua a sbraitare..."

-"Spero ci abbia lasciato la tibia sul semaforo! Ma quanto sono andati avanti?"

-"Un bel po', anche perché dopo si sono allontanati verso la stazione e continuava a urlare contro gli spaccini"

-"Ma polizia niente?"

-"No, saranno state le 5.30. Io comincio giá a chiedermi come fare quando la figlia cresce e vuole tornare a casa da sola. Come faccio a fidarmi? Mi faccio venire a prendere io perché nel tratto dalla macchina a casa mi vengono intorno. Quando mi fermo con le amiche a parlare in macchina ci circondano a vedere se compriamo..."

-"Dai, sono piccole, abbiamo ancora qualche anno per pulire il quartiere..."



Qualche anno, basterá? Mi viene in mente la commissione consigliare GAD, l'ennesimo tavolo di discussione per affrontare il problema. Notate  bene, non per affrontare il problema, ma di discussione per affrontare il problema. Se avessero eliminato uno spacciatore per ogni riunione che hanno fatto, i droghizzi ferraresi andrebbero a grattare i muri. Ma non basta. 
La tanto agognata quanto inutile commissione é stata ventilata a fine settembre 2014 per giustificare l'affossamento di una proposta di FI per il quartiere. A Dicembre 2014, TRE MESI DOPO, é stata strombazzata la sua chiamata a GENNAIO 2015. Non che l'hanno fatta. Erano talmente contenti di aver individuato una data che l'hanno pubblicizzata su tutti i canali mediatici. Ora mancano nove giorni lavorativi alla fine di Gennaio e ancora non si sa nulla. Mi chiedo cosa aspettino. Forse il morto.
E non lo dico io che non  si sa ancora nulla. Anche il presidente dell'associazione residenti GAD mi confermava pochi giorni fa che loro non hanno ricevuto nessuna comunicazione. Loro che, insieme ad altri residenti, (io escluso temo) saranno convocati per cambiare rotta. E nel mentre si respira il caos piú totale. Un co-residente segnala ironicamente l'inopportunitá di mettere un esponente SEL, noto antiproibizionista, a capo della commissione per individuare una soluzione allo spaccio. L'esponente gli risponde sulla sua rassegna stampa che "non è stata creata nessuna commissione ad hoc sul quartiere Giardino (semplicemente la situazione del quartiere sarà oggetto di una o più riunioni della commissione permamente competente, che io presiedo)", salvo poi postare un articolo che dice il contrario (e smentito anche da questo articolo (link) in cui si intervista l'assessore delegato alla sicurezza). Nessuno dei diretti interessati sembra sapere quando (e aggiungerei SE) si fará. 
E in attesa che a qualcuno cominci ad interessarsi al problema, a noi residenti non rimane che trovarci a fare le nostre chiacchierate da bar.... 

venerdì 16 gennaio 2015

Stadio o zona stadio?

****COMINUCAZIONE DI SERVIZIO, LA PEDALATA DEL COMITATO ZONA STADIO SI FARA' DOMANI, SABATO 17 GENNAIO****

Premetto che é con fare molto svogliato che mi accingo a scrivere questo post. Un po' per questioni personali, un po' perché non vedo la luce in fondo al tunnel del "problema GAD", sto oggettivamente lasciando andare il blog. Ne é segnale che ho iniziato a scrivere il post Martedí e forse lo pubblico oggi (Venerdí).
E dire che di cose di cui parlare ce ne sarebbero, come di quella bella serie di interviste realizzate dal resto del Carlino sul problema della droga dei giovani, con interventi di importanti organizzazioni, quali le contrade o l'associazione famiglie contro la droga. Al presidente di quest'ultima mi sarebbe piaciuto chiedere, assolutamente senza polemica alcuna, cosa ne pensa della estrema facilità con sui anche un quattordicenne munito di bicicletta puó reperire hashish o cocaina (a piacimento) nel nostro bel quartiere. Il tema non é stato toccato e devo dire che mi ha stupito il continuo silenzio rispetto alla nostra lotta. Ammetto io stesso, peró, che i due problemi sono legati ma diversi. A me combattere lo spaccio interessa molto meno che combatterlo sotto casa mia. A ognuno le sue prioritá.
C'era da parlare, eventualmente, della partenza dell'attuale questore e dell'arrivo di quello nuovo, con esperienza nella DIGOS di Napoli. Immagino che ci sará il solito scambio di battute... sono appena arrivato... devo valutare... estremo interesse... alta attenzione.
Tutte cose giuste, ma alla fine mi chiedo quanto peserá sulla imminente riunione della commissione GAD. A proposito, qualche giorno fa ho inviato una email piuttosto cortese per sapere se potevo parteciparvi, dal seguente testo:

Gentili responsabili della segreteria commissioni,
sono con la presente a chiedervi informazioni circa la possibilità di partecipare alla prima commissione consiliare sulla GAD, possibilmente apportando un piccolo contributo.

Oltre ad essere un residente in zona, ho una certa esperienza sul tema, tengo un blog di quartiere (ferrarazonastadio) e ho avuto frequenti scambi di idee sia con i comitati/associazioni che con i rappresentanti dell'amministrazione e delle forze dell'ordine. Per quanto creda che il mio contributo possa essere solo marginale, vorrei comunque avere la possibilità di darlo.

Sono quindi a chiedervi quale é l'iter per potervi partecipare, a chi inoltrare richiesta formale e con quali modalità.

Vi ringrazio in anticipo per la risposta.

Evidentemente per mantenere la risposta su toni altrettanto cortesi, hanno semplicemente evitato di darmela. Torneró alla carica, ma temo di conoscere la classica reazione delle istituzioni. Se rompi i maroni, fuori dai maroni.
Altra notizia, di poche ore fa, il Comitato Zona Stadio si é tramutato in associazione. Associazione denominata Comitato Zona Stadio, il che aiuterá non poco a differenziare le due associazioni nei post futuri. So che hanno anche creato (o lo faranno a breve) un blog/sito internet, non appena avró comunicazione dell'indirizzo web lo segnaleró qui. Speriamo che questo serva a qualcosa. 

Ci sarebbe stato da parlare del famigerato consiglio comunale del 22 Dicembre, ma davvero non ho ancora avuto il coraggio di metterci mano.

Di segnale diverso, avrei anche potuto parlare di come a mio avviso, nel mio microcosmo quotidiano, le cose intorno all'area verde di Naziario Sauro sono veramente migliorate. Ieri sera ho visto anche una mamma con bambino, qualche ROM in attesa del treno, ma, almeno sull'area, nessuno spacciatore (a meno che la mamma con bambino non sia la nuova frontiera dello spaccio). Ma mi riservo di valutare meglio. A questo proposito avrei anche potuto parlare con toni entusiasti di come le cose si stanno muovendo per la famosa "Casetta Baiamonte".

Ma niente. Ormai sto perdendo interesse sul problema. Quasi un assurdo, ero piú interessato a 10 mila miglia di distanza. In realtá ho completamente perso l'interesse, ma spero di ritrovarlo. Oppure posso passare a segnalare informazioni sul punto croce e cambiare nome del blog.

C'é una cosa che mi sento di segnalare. Piccola cosa in realtá, ma tant'é. Si tratta dell'unica iniziativa prevista dall'attuale giunta "urgente" per la GAD. Era uno dei dieci punti da fare entro cento giorni (con tanto di hastag #FE10x100 link): l'estensione della rete internet gratuita WIFE alla "zona stadio". Ne avevo giá parlato in termini piuttosto denigratori all'epoca, soprattutto in confronto agli altri punti dove davvero si son visti dove finiscono i soldi delle tasse (in centro ndb). Ma dopo aver visto in atto il suo funzionamento non posso che peggiorare il giudizio.  Dopo la sbandierata connessione nei giardini del grattacielo, ancora presente sul sito web ma non in funzione ormai da anni, eccovi la copratura wifi della zona stadio (immagine presa dal sito web ufficiale link)



In pratica, la copertura finisce nello stadio municipale andando a servire per circa 180 minuti al mese.  E in effetti il segnale é piuttosto debole intorno allo stadio a parte qualche tratto di Corso Piave. Non male eh? Posso chiedermi perché lo hanno pubblicizzato come estensione in zona stadio quando in sostanza é una estensione ALLO stadio? Se questo sono le misure per il quartiere possiamo dormire sonni tranquilli. Nulla cambierá mai. Ce n'é abbastanza per chiudere il blog...

venerdì 9 gennaio 2015

Stasera biciclettata del comitato zona stadio

Riprende stasera la tradizionale biciclettata del venerdí sera del comitato zona stadio. Per chi volesse aggregarsi, che male non fa, l"appuntamento é sempre in Via Cassoli zona mutua alle 21. Di seguito la locandina. Non aggiungo altro per mancanza di tempo. Segnalo solo che alla stazione di Padova due poliziotti municipali facevano la "ronda" a piedi con giubbotto catarifrangente. A quanto sembra non é contro la legge...


giovedì 8 gennaio 2015

Ma perché non in XX Settembre?

Ai lettori più attenti non sarà sfuggito che in un articolo di approfondimento di un noto giornale online cittadino (estense.com) riguardo alle statistiche presentate qualche giorno fa dal questore sui reati nella provincia di Ferrara, é stato citato come fonte autorevole il mio blog! Fonte autorevole in effetti l'ho aggiunto io adesso, e aggiungo che visto che i lettori non sono in genere poi così attenti, lo rimarco qui col solo scopo di vantarmi!


Non é in realtá una novitá che qualche post particolarmente arguto o di informazione finisca con l'essere ripreso dai giornali cittadini, ma credo sia una delle prime volte di estense.com quindi mi pare logico vantarmene. Anche perché, vivendo la questione GAD come una sfida personale fra me e gli spaccini (scafone, in particolare, ma chissà che fine avrà fatto), e vivendo quotidianamente la loro (momentanea) vittoria, queste soddisfazioni sono le uniche che riesco a togliermi.

Tornando sul tema delle statistiche cittadine, c'é una piccola osservazione che voglio aggiungere alla questione. Un terzo degli arresti della provincia viene fatto in zona GAD, nonostante qui si facciano solo un sesto dei controlli. A una prima vista, mi verrebbe da dire (come ho in effetti detto nell'ultimo post) che questo significa che i controlli sono ancora pochi. Ma un esperto (e ridaje che mi vanto) del problema come me, doveva andare più a fondo. Il fatto é che arrestare qualcuno in zona GAD é come andare a pesca in un allevamento di salmoni. Avete presente quelle confezioni di salmone a un euro? Quei salmoni vivono quasi tutta la loro vita ammassati l'uno all'altro (sgazzando nella loro mer*a) e li si tira su semplicemente mettendo la rete in acqua. Da noi é lo stesso. Ci sono talmente tanti spacciatori che non é difficile arrestarne uno. Il problema é che quando poi leggi dell'arresto la frase classica é "Per lui è scattato immediatamente l’arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, convalidato dal pm di turno che ne ha anche disposto la liberazione." (link) o "Il tribunale ha convalidato l’arresto e l’uomo è stato rilasciato in atteso del processo." (link).

Anche quando l'arresto viene fatto con grande sacrificio da parte degli operatori delle forze dell'ordine, che si prendono calci e pugni, come sottolineato dallo stesso questore, per tutelarci (e che comunque vanno ringraziati per questo), il finale é sempre lo stesso. Quindi quel dato, un terzo degli arresti, in sostanza non vuol dire assolutamente niente in termini pratici per noi, se non, come detto dal questore, che la zona non é abbandonata. Argomento sul quale mi son già detto d'accordo. E quindi che fare?
Io purtroppo una soluzione non ce l'ho. In vero non sono neanche pagato per averla, ma soprassediamo. C'é però una cosa che non mi convince. Spacciare in Italia é in sostanza legale. Lo é. Quando fai una cosa e non hai conseguenze, si può dire che é legale. Almeno nella pratica. Ma allora, io mi chiedo, perché cavolo gli spacciatori si concentrano alla GAD!!?!? Se é legale, o almeno non rischi niente, perché non lo fanno in tutta la città? Ovunque, anche nelle vie del centro, anche in via XX settembre, via che mi é rimasta nel cuore dallo scorso novembre quando una ragazza ferrarese per aver provato a fare base lí per spacciare droghe leggere in baluardi si é vista inasprire la condanna di UN precedente di spaccio con la custodia cautelare in carcere.
UN solo precedente ed é stata portata in carcere dopo una operazione di intelligence. Da noi dopo numerose segnalazioni dei residenti del grattacielo, che vivevano con due spacciatori nell'appartamento di fianco, sono riusciti a fargli dare... gli arresti domiciliari.
Forse in fondo in fondo credo di sapere il perché spacciano quasi solo alla GAD...

Ah, a proposito, forse non lo sapevate, ma il 27 Dicembre scorso un uomo é stato denunciato per uno stupro brutale compiuto nella stazione di Ferrara. Vicino a casa tua praticamente!

lunedì 5 gennaio 2015

Percezioni di Buon Anno!

Buon Anno nuovo a tutti! E' una vita che non aggiorno il blog. Due i motivi principali: innanzitutto la stanchezza dovuta a un lungo viaggio che mi ha riportato alla #GAD dopo mesi di latitanza, in secondo luogo, volevo che il mio prossimo post fosse una dettagliata analisi di cosa é accaduto in consiglio comunale il 22 Dicembre scorso. Volevo spiegarvi il perché la mozione presentata dal consigliere di Fratelli d'Italia, che in sostanza chiedeva un maggior utilizzo della polizia municipale nei reati "modello GAD", era stata cassata. Questo lodevole proposito si é (quasi) trasformato in una pietra tombale per il blog visto che per sorbirsi quattro ore di consiglio comunale con grandi sproloqui sui nostri problemi fatti da chi potrebbe risolvere il problema (ma non lo fa) ci vuole ben più dell'impegno che ci ho messo fino ad ora. 
Non ne ho ancora avuto il coraggio, lo ammetto, ma oggi sono "obbligato a fare un post" (citazione di un assiduo lettore). Il consiglio ve lo spiegherò un'altra volta, ma il punto principale della mozione era far riconoscere al sindaco e alla giunta che alla GAD esiste un problema sicurezza. 
Bene! Con buona pace del consigliere, del quale apprezzo gli sforzi, e di tutti i suoi colleghi di maggioranza e opposizione, dei quali apprezzerei gli sforzi se solo ne vedessi, organi istituzionali più o meno riconosciuti mostrano dati alla mano che il problema sicurezza e degrado alla GAD é semplicemente una realtà. Poi possiamo continuare a fare gli struzzi (e a mio avviso anche un poco gli stronzi) e negare fino all'inverosimile, ma così é!

Comunque ora e sempre Crucianelli santo subito.


Lo dice, oggi, il questore di Ferrara. Non che questa posizione lo ponga al riparo da smentite da parte dell'amministrazione (memorabile quella del sindaco all'ex questore nell'Agosto 2012), ma bisogna riconoscergli che sa quello che dice, visto anche che lo dice attraverso i numeri. 
Un terzo degli arresti della provincia (in realtà  il 34,7%) avviene in zona GAD, e questo a fronte di meno di un sesto dei controlli totali effettuati in questa zona. Credo che nelle intenzioni del Questori, il 15% dei controlli fosse una cosa positiva, a mio avviso, se meno di un sesto dei controlli in una zona porta a più di un terzo degli arresti, sarebbe il caso di portare i controlli ALMENO a un terzo. ALMENO! 
Condivido pienamente comunque il fatto che la zona non é abbandonata. Lo era quando ci siamo incominciati a muovere (pluralis maiestatis), quando dopo una aggressione verbale dello spaccino mi hanno risposto che "non dovevo occupare il loro territorio" dal centralino del 113, ma ora la situazione é veramente cambiata. I controlli ci sono, la zona non é abbandonata. E' una merda, ma non é abbandonata. La FFdO hanno risposto abbastanza bene alle richieste (almeno molto più dell'amministrazione). Ma la domanda rimane... e allora cosa facciamo?
Come osserva Gad Devil nei commenti al link: "“La zona Gad non è abbandonata a se stessa, l’attenzione rivolta al quartiere è un dato di fatto”, dice il Questore ma manca il seguito: ovvero “non riusciamo a cavare un ragno dal buco”. Tradotto: si continua a profondere sforzi e tentativi senza riuscire ad arrivare al risultato desiderato."

Questa notizia fa il paio con quella riportata dal Resto del Carlino qualche giorno fa, in un articolo che molto gentilmente citava e riportava il blog. I costi delle case (le vostre) alla GAD sono crollati anche rispetto alla crisi immobiliare.


In questo caso a confermare in sostanza le stime proposte dal blog nella analisi quantitativa (fatta anche abbastanza bene!) sul calo degli immobili il numero uno della Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari (FIMAA). Insomma, parlane o meno, credici o meno, la situazione alla GAD é ben lungi dal poterla chiamare Giardino. Poi che ci sia gente alla quale piace fare cose strane lo sappiamo tutti.

Quale nome vorresti dare al Parco di Nazario Sauro?