giovedì 30 aprile 2015

Discorsi notturni

Visto che domani é festa per tutti, il comitato zona stadio ha anticipato il classico ritrovo settimanale a stasera. Come si evince dal comunicato ufficiale, che riporto:

GIOVEDI 30 APRILE  si svolgerà una biciclettata che percorrà tutte le zone nevralgiche del quartiere GAD (zona stadio, grattacielo, piazzale castellina, via oroboni). La partenza è alle 21 da via cassoli come solito.

il ritrovo di stasera sará particolarmente corposo, con un bel giro di tutto il quartiere. Per impegni miei, ogni tanto perdo i colpi, ma come sapete per un aggiornamento puntuale potete fare riferimento al loro sito/blog (link).  Sito dove mi sono recato anche io per non sbagliare la data, e sul quale ho notato, nella sezione rassegna stampa, un bell'articolo uscito sul Carlino qualche giorno fa che mi riguarda direttamente, immagino quando ero all'estero. Ringrazio quindi chi lo ha messo on line, visto che mi ha dato la possibilitá di leggerlo, e naturalmente anche il Carlino, che ha ripreso ben segnalandolo un post del blog, di quando facevo riferimento all'operazione "fuori il negro dal centro" avvallata da tutta la congrega consiliare ferrarese, con buona pace degli integratori e dei benpensanti.



Faccio solo un paio di precisazioni. Nonostante mi sia impegnato abbastanza (bei tempi) nel sostenere il comitato zona stadio, non sono certo si possa dire che io sia stato uno dei promotori, avendo da sempre rivendicato una indipendenza del blog (principalmente per avere la libertá di scrivere le mie opinioni personali). Ad ogni modo non é formalmente un errore, benché ad altri si addica maggiormente l'appellativo. Un errore, seppur comprensibile, invece si legge alla fine dell'articolo. Il contatore che vedete in alto nella pagina (sotto la scritta "buffoni" per intenderci), non é purtroppo un count-down, ma un count-up. Conta cioé i gironi che son giá passati dallo strombazzamento della commissione. Errore comprensibile perché non é facile immaginare che la stessa amministrazione che tanto ha fatto per la GAD (link), possa far passare 130 giorni (and counting) senza neanche vergognarsi un po', un pochino solo...


Ad ogni modo la biciclata viene meglio se vi partecipate! Anche perché passa per l'incrocio del punteruolo, dove sono tutt'ora attivi gli spaccini, e non é un bel posto dove passare in pochi! L'attivitá di spaccio in quel luogo é da non credere. Figuratevi che non ci crede nemmeno il carabiniere che mi ha risposto ieri notte al telefono! Rientrato da una seratina sportiva (bel 3-2 della giuventus a proposito), allungo il giro e vedo non meno di tre spacciatori in bici all'incrocio, di cui uno in mezzo alla strada in attesa delle machine che fermano al semaforo, che siano clienti o meno.
Salgo in casa e faccio la mia parte da solerte cittadino, mi antennizzo in pratica. Chiacchierata con la polizia, che prende nota di tutto ma mi dice che sono i carabinieri ad avere la zona quella sera, per cui mi passa. Io ripeto il tutto, anche con fare gentile, come si deve a gente che ti sta aiutando, ma l'amabile conversazione si inceppa sulla frase (a memoria): "guardi uno era anche in mezzo alla strada che ferma le macchine per vedere se comprano". In genere trovo persone gentili che ascoltano, magari poi non intervengono ma ascoltano. Ieri sera sento un tono diffidente nell'interlocutore che sottolinea: "strano che non ci chiamino quelli delle macchine che vengono fermate, mentre ci chiama lei". Non ancora abbastanza per perdere il controllo, ma per scocciarmi si. Quindi faccio notare: "sa, quelli che passano in macchina, passano, per l'appunto, mentre noi che ci abitiamo ce li abbiamo sotto casa dalla mattina alla sera tutti i giorni. Onestamente mi sono rotto le scatole di girare con mia figlia e vedere gente che piscia e spaccia a tutte le ore". E cosí, ridendo e scherzando siamo arrivati al punto dolente. Perché le cose alla GAD sono cosí? Secondo il mio interlocutore (sempre a memoria): "abitano tutti lí, fra il grattacielo e la zona stazione, é come svuotare il mare con un secchio". E certo, partiamo con questo spirito non andiamo molto in lá, ad ogni modo é una motivazione che non mia mai convinto, per cui l'ho fatto notare che: "non credo abitino qui sa, personalmente la mia impressione é che negli anni amministrazione e forze dell'ordine si siano compiaciute del riuscire a contenere il problema in questa zona e ora risulta difficile far cambiare idea agli spacciatori". Le parole forse nonerano queste ma il concetto sicuramente sí. Sono certo di aver sottolineato che si trattava di una mia personalissima percezione soggettiva, ma questo non é bastato a convincere l'interlocutore dello spirito positivo con cui esponevo le mie argomentazioni, tanto che la chiamato si é bruscamente, seppur cordialmente, conclusa. E per fortuna, ci pensano giá abbastanza gli spacciatori a farmi passare il sonno, ci mancherebbe solo che ci si mettessero anche altri!

martedì 28 aprile 2015

Lo spaccino e il trans

La scorsa settimana ero in viaggio di lavoro lontano dalle bellezze del quartiere Giardino. Anche a me piace chiamarlo giardino ma solo per prendere per i fondelli chi ci prende per i fondelli. Ad ogni modo non é che voglia raccontarvi i fatti miei, o giustificare i lunghi periodi di silenzio del blog, ma l’ultima tratta del viaggio di ritorno prevedeva un rientro con l’euronight 771 che arriva nella ridente e soleggiata stazione di Ferrara all’ 1.49 di notte. Ammetto che di tutto il viaggio, compreso il pullman notturno dall’aeroporto e l’attesa nella stazione di Padova, i trecento metri dalla stazione a casa mia erano quelli che piú mi preoccupavano e che temevo fossero causa di problemi o sorprese. 
Discutevo per chat con un altro esperto del quartiere giardino su quale scelta fosse piú sicura, il tratto che porta all’incrocio del punteruolo, su corso Piave, o Cassoli, sotto i portici di Castellina? Scelta ardua, i portici riducono la visuale e le vie di fuga, ma l’incrocio del punteruolo é uno dei piú gettonati fra quelli a cui piace chiamarlo giardino anche di notte. Insomma, alla fine scelgo Castellina, perché quelli di corso piave mi conoscono fin troppo bene, visto che li insulto ogni pomeriggio.
Man manno che procedo mi stupisco e mi rilasso, mi rilasso e mi stupisco. Una cittá vuota! Non ho incontrato praticamente nessuno! Anche l’angolo del punteruolo, comunque a portata di vista nel tratto finale, sembrava praticamente un incrocio qualunque, come se fossimo in centro! Sapete dove si spendono milioni di euro per spostare i sanpietrini di due centimetri? Lí!
Insomma torno a casa con la convinzione che i titanici sforzi fatti dalle forze dell’ordine stanno veramente portando a qualche modifica strutturale della situazione. 
Questo fino alla mattina dopo. Quando sui giornali spiccava questa notizia (link):



Insomma, pochi minuti prima del mio arrivo, una delle classiche scene alla GAD é andata in scena nel nostro personalissimo teatrino. Probabilmente, come spesso accade, l’intervento necessario e sicuramente tempestivo delle FFdO avrá consigliato la fauna notturna locale a una ritirata strategica (per qualche decina di minuti naturalmente), a sparpagliarsi in attesa di tempi migliori. Probabilmente in zona acquedotto. 
Questa naturalmente la mia personale esperienza quindi si tratta chiaramente di percezioni assolutamente soggettive. Voi fidatevi pure dei dati precisi e assoluti che vi forniscono alle riunioni dei cittadini, e magari ditelo anche ai potenziali acquirenti di casa vostra!

Intanto, proseguendo nella serie "percezioni soggettive" sul gruppo facebook "sei di Ferrara se...", che raccoglie i post di chi volente o nolente é di Ferrara, é apparsa questa simpatica descrizione di vita vissuta alla GAD:



Grande stima per chi ha avuto le palle di fare la foto, rischiando del suo. Molto meno per i commentatori che, al netto dei fascisti, non dimostrano grande acume nel comprendere la situazione. Da chi dice che non ti fanno niente (certo, se stai zitto e accetti supinamente che sia la loro zona di spaccio perché dovrebbero farti qualcosa, ma che razza di merda di essere umano sei se accetti una cosa cosí?) a quello che si chiede come faceva a sapere se erano nigeriani (sono solo il 90% degli arrestati degli ultimi tre anni per spaccio in zona, sai com'é...) a quella convinta che siano amichevoli perché quando passa la salutano con il classico "ciao tutto bene?" (e qui ti cadono veramente le braccia... ma chi sei? Cristina d'Avena per non capire che lo chiedono a tutti per sapere se compri? CAZZZZZZZZO).

Vabbé, vedo almeno con piacere che non sono l'unico a farsi venire il mal di stomaco per certe situazioni.



martedì 21 aprile 2015

Due morsi in stazione

Che Fame!! E' giá passata ora di pranzo, nello stomaco solo uno spuntino e ora non ci vedo più dalla fame! Vado a mangiare! Chi viene con me? Andiamo a dare due morsi in stazione che qualcosa da mettere sotto i denti si trova ad ogni ora!
Come ieri notte alle 2 quando un marocchino ha azzannato il contendente all'orecchio causandogli otto giorni di prognosi (link)

Una scena delle effusioni fra i due amici marocchini
Comunque non doveva essere niente di serio se l'offeso non ha neanche voluto sporgere denuncia né andare all'ospedale... Speriamo almeno che gli abbiano controllato le tasche...
Ad ogni modo, per non lasciarvi a bocca asciutta da blog, e senza fare grandi sforzi, vi propongo una lettera inviata da un componente dell'Associazione residenti GAD alla stampa un paio di giorni fa. E' una lettera che mi é piaciuta molto e credo valga la pena che ve la leggiate. La copio e incollo da estense.com. Mi é piaciuta soprattutto perché parla dello smantellamento silenzioso della USL, uno dei pochissimi centri di vita non extracomunitaria del quartiere. Smantellamento silenzioso per l'assordante silenzio(vero e proprio menefreghismo) dell'amministrazione. Non che abbia paura che la mattina alle 10 si riempia di spacciatori, quelli c'erano anche con il via vai dei vecchietti, ma ho il fondato timore che il calo di indotto economico generato dalla chiusura dell'USL ai locali "per bene" nelle immediate vicinanze, potrebbe generare la loro chiusura e sostituzione con uno dei tanti locali che pullulano in zona e che non sembrano soffrire della crisi. Preoccupazione non condivisa da qualche stronzo in cravatta che continua a preoccuparsi solo delle sorti del centro. Prima di scadere nel volgare vi giro l'email, buona lettura!



Zona Gad dimenticata nella Ferrara di Tagliani
  

Egregio direttore

Se posso vorrei fare qualche considerazione personale, sulle futuristiche visioni,  del nostro Sindaco, raccontate nell’articolo, “La Ferrara che Tagliani immagina nel futuro”. Prima però ci terrei a ringraziarla per lo spazio che il suo giornale dà, non solo ai cittadini illustri, ma anche al cittadino qualunque come me. Sono tanti i mali che affliggono il nostro bel paese, uno di questi è senza dubbio la rassegnata lontananza dei cittadini dalla politica, ma  piccolo o grande che sia, l’occasione che ci offre è un piacevole sollievo.

I temi affrontati nell’ articolo, oltre che ampi, sono alquanto delicati, troppa roba da discutere in una lettera qualunque, senza correre il rischio di cadere nel retorico o diventare lunghi e forse noiosi, qualche appunto critico però è doveroso fare. Benché l’articolo ci propone quasi l’intera provincia quale scenario delle sinergiche azioni che il Sindaco Tagliani avrebbe in testa, non si può non valutare che in definitiva, l’attenzione mostrata risulta ben più ridotta, tanto ristretta che è facile poterla descrivere in un raggio di cinquecento metri da quell’ ideale fulcro  che individuerei,  nel palazzo del Comune.

Entro questo raggio ideale, subito c’è la Piazza Trento e Trieste, poco più in là, ma comunque meno di cinquecento metri vi è Palazzo Massari, Piazza Verdi e Piazza Travaglio, probabilmente in giornate nebbiose possiamo pensarle all’orizzonte, ma metro alla mano, sono ancora decisamente dentro il nostro fatidico raggio di mezzo chilometro.

Ecco che il pensiero si è decisamente ridotto, troppo poco se pensiamo alla più vasta area che è Ferrara con le sue frazioni, ridotto ed alquanto rischioso se vede il futuro socioeconomico di una intera città incentrarsi sulle spalle di un’area così limitata. Anche supponendo  d’essere in grado di  sviluppare al massimo le potenzialità di “un museo diffuso e vivo,” siamo veramente sicuri che esso potrebbe bastare al necessario fabbisogno di tutte le diverse esigenze, dei diversi quartieri?

Ancora oggi commercio e servizi, sono i motori di sviluppo delle nostre società e città, eppure non ne trovo gran traccia nell’articolo. Il breve accenno ad un artigianato di valore? Non mi pare esista un polo tecnico di rilievo, come può esserlo la carta per Fabriano o le ceramiche per Sassuolo, la scarpa per Fermo e Montegranaro, il mobile per Cantù, nemmeno cercandolo indietro nella storia, forse giusto la ceramica Estense, ma siamo realisti, parliamo di qualche bottega. Eppure in continuazione i cittadini del quartiere GAD, invitano, l’amministrazione a distogliere per un attimo lo sguardo dal centro storico quel tanto che serve per accorgersi che a poche centinaia di metri, più in là, un area vasta della città di Ferrara, rischia di restare per sempre impantanata nel degrado e nella miseria del poco o del niente. Da poco difatti  anche la sede dell’AUSL ci ha definitivamente lasciato. Eppure quanta potenzialità c’è alla GAD. Ampi spazi verdi, la stazione, le strade larghe, palazzine che dispongono di grandi spazi per appartamenti, negozi, botteghe ed uffici, centri direzionali, centri sportivi, ma quale è invece il futuro riservato per la GAD?, Se lo sono chiesti i cittadini tante volte, insieme all’ associazione Residenti Gad e continuano a farlo, ma a quanto pare siamo fuori dal raggio e se il pensiero vola lontano ci passa sopra, senza toccarci e va dritto al polo chimico. Alla chimica green, mi vengono i brividi. Chi arriva a Ferrara dal Nord”, o in treno per visitare il “museo diffuso e vivo, entra per il quartiere GAD. Come possiamo “ nell’interesse collettivo spingere insieme per la bellezza della città” se noi in questa visione del futuro, siamo solo sogni o fantasia.

Gaetano Toraldo

venerdì 17 aprile 2015

Stasera pedalata del comitato zona stadio

Avete anche voi l'impressione che il blog vada a rilento? Temo che sia piú che un'impressione. E non posso neanche dire che non scrivo perché lavoro per il quartiere. In effetti ho perso molta della convinzione iniziale, anche se ho ampie  giustificati motivi.
Per fortuna non hanno per la loro convinzione i giovani del comitato zona stadio. Questa sera, a meno di cambiamenti causa meteo, torneranno in strada con la classica biciclata e ben tre soste. RIcevo e vi giro la comunicazione:




Ore 21.00 Ritrovo nei Giardini ex - USL Via Cassoli

Soste:
1 – Acquedotto;
2 – Giardini P.le G. Bruno;
3 – Corso Piave all’altezza area sgambamento cani.
Dalle ore 21.30 alle 23.00 megafono e fischietti al seguito


Personalmente ho il morale sotto i tacchi. Mi sembra di vivere in un atro mondo. Leggo sui giornali notizie che non c'entrano niente con la realtá che vivo ogni giorno. Intanto leggo che l'amministrazione ha una visione del futuro della cittá (da qui al 2030 mica pizza e fichi) che non riguarda in alcun modo la situazione GAD (link). Come se non fosse un problema urgente (ne é dimostrazione i 120 giorni e passa del "buffoni-counter"), come se non li riguardasse. Forse perché la sicurezza non é materia da amministratori? Si direbbe proprio di no a giudicare dall'impegno profuso nell'operazione targata PD "fuori il negro dal centro" (detta anche "mi piace integrarli a casa vostra"). Non solo per la spinta sulla richiesta dei vigilantes, che alla GAD sono richiesti da residenti fascisti, mentre in centro possono agire tranquillamente per la tranquillitá dei cittadini di serie A, ma anche per l'impegno della municipale, MAI visto in GAD (link). Da noi una piccola sgommata con la macchina della municipale fa strabuzzare gli occhi anche a me, che ne ho viste modestamente. In centro intervengono in forze con tanto di inseguimento. Ma voi avete mai visto un poliziotto municipale inseguire uno spacciatore? E parlo di spacciatori di cocaina, gente abituata a usare coltelli e punteruoli. Ma questi importunano solo quei reietti dei residenti GAD, quindi perché intervenire? Perché dovremmo far seguire anche una sola piccola azione ai mesi e mesi di proclami (buffoni)? 
E tutti che si accapigliano per accaparrarsi i meriti, e addirittura il capogruppo del PD che pur accapparandosi i meriti prende le distanze (link), con la mitica frase: "non basta evitare di farli vedere i problemi, occorre risolverli", che é in buona sostanza proprio la tecnica dell'amministrazione fino a qualche anno fa, quando la situazione divenne talmente assurda da non poter piú essere sostenibile.

Certo, le forze dell'ordine stanno facendo un gran lavoro sul quartiere, questo é evidente. Ma se gli altri rappresentanti delle istituzioni lasciano sole (e sole lo sono) le forze dell'ordine, quanto può durare il loro sforzo? Perché il prefetto non interviene semplicemente applicando la legge? Nell'ultima tornata di controlli alla GAD (link) ci sono state ben tre patenti sospese, ma erano di due ubriachi e addirittura uno che aveva tirato di cocaina. La legge prevede anche altro, prevede che anche solo se la compri, anche solo se te la trovano, le forze dell'ordine segnalano la persona al prefetto e  il prefetto puó disporre la sospensione della patente. Questa vorrebbe la legge. Quante patenti sono state sospese in questo modo? Non é dato da sapere. Ho scritto una mail in prefettura a questo proposito il 7 Aprile, dieci giorni fa, alla quale non ho mai avuto risposta. Diamine, mica chiedevo nomi e cognomi. Cittadino e istituzioni sono distanti numerose carte bollate a quanto sembra.  So che si puó fare, perché lo hanno fatto, ma al palazzo degli specchi. Sembra che la zonizzazione che si é venuta a creare alla GAD non faccia poi cosí impressione. 
Insomma, io non ne vedo l'uscita. Per fortuna qualcuno che la vede o ci crede c'é, e stasera come dicevo si ritrova per la novantunesima volta. Quindi il mio invito é: se ci credete provate a partecipare anche voi!

martedì 14 aprile 2015

Un grazie alla Municipale

Ci avevo quasi creduto! Un’intera settimana senza spacciatori nell’incrocio del punteruolo. Che qualcosa fosse cambiato? Che i continui punzecchiamenti al questore avessero fatto il loro effetto? Certo la zona é appestata come al solito, ma ultimamente ho di molto ridotto le mie mire. Giá avere gli spacciatori fuori dalla portata visiva sarebbe un netto miglioramento. Certo, non risolverebbe molto, ma grazie alle centinaia di amebidenti che mi circondano non si puó, oggettivamente molto di piú. Purtroppo é stata speranza vana. Ieri sera erano al lavoro in cinque, tre ciclomuniti e due appiedati che fermavano le macchine come quel ragazzo che vende i giornali in fondo a IV Novembre la mattina. Stessa tecnica, uno sguardo molto piú che esplicito mentre si avvicinano in attesa di un cenno. Se hai paura son cazzi tuoi, vai in centro dove si possono usare i vigilantes in assetto fascista col plauso e beneplacito della giunta comunista. I “negri” mi piacciono, ma sotto casa vostra, insomma.




Ed é un peccato. Perché sarebbe stata una bella soddisfazione aggiungere la notizia della bonifica al seguente post, un po’ datato. Volevo, e voglio, fare un “pubblico” ringraziamento alla forza della polizia municipale. Da non credere eh? E invece credeteci. Qualche sera fa, in effetti é un post vecchio, saranno almeno due settimane, ho chiesto l’intervento della polizia municipale per controllare i soliti noti che presidiano l’”angolo del punteruolo” e avreste dovuto vedere con che foga sono intervenuti. L’angolo del punteruolo, per chi non lo sapesse, é una toponimo di Lorenzo Barbieri per indicare l’incrocio fra IV Novembre e Corso Piave, dove é avvenuto un ferimento per rapina tramite punteruolo a discapito di un pendolare. Passiamo ai fatti, mi trovavo nei miei soliti cinque minuti da bravo cittadino, mentre fungevo da antenna, dico cinque minuti perché non é difficile beccarli, sono lá dalle 18 a notte inoltrata per cui é sufficiente trovare cinque minuti per affacciarsoi e chiamare il 112. Chiamo il 112, descrivo la scena ringrazio e metto giú. In quel momento vedo all’incrocio Ticchioni-Corso Piave dei lampeggianti fermi. Il fatto che all’angolo del punteruolo si spacciasse con dei lampeggianti nei pressi, e il fatto che fossero fermi in un incrocio di prosituzione, mi ha fatto dedurre che si trattasse della pattuglia della municipale. Ma perché non chiamare anche loro, mi son detto. Alle volte stupisco anche me stesso per l’ingenuitá. Ad ogni modo chiamo, rispiego e ringrazio. In quel momento mi casca l’occhio su una macchina ferma all’incrocio. Oh. Serata piena, penso, becco anche una targa! Invece no, erano i carabinieri (rapidissimi) che avevano già fatto scappare i pusher. Erano solo scappati dalla parte opposta della mura, ma non si puó pretendere troppo. Mentre guardo la gazzella ripartire lentamente, vedo dall’altro capo delle mura, dove appunto si erano rifugiati i pusher, una macchina chiara con i lampeggianti che sgommando li raggiunge, facendoli fuggire dalla parte opposta (cioé nel punto iniziale). Un’auto civetta?  Poca coordinazione peró, peccato che la gazzella era appena anda via. Ma l’auto chiara non si ferma, prima il conducente apostrofa in malomodo i pusher, poi parte in sgommata passando col rosso per inseguirli e….. SORPRESA!!! Era la pattuglia della municipale di prima! Trenta metri in veocitá, rosso pieno all’incrocio del punteruolo e fari puntati sulle mura verso la siberiana, dove i pusher avevano raggiunto un punto di riparo. Troppo anche per il nostro Brave Heart alla ferrarese, ma sicuramente non se lo aspettavano! Raggiunti dalla gazzella di prima, i municipali e i carabinieri hanno sostato qualche minuto all’incrocio per poi salutarsi (avranno sparlato di quello che continua a chiamarli? Non é dato da sapere). 

Non so, sará il pensiero di andare in giro con il tonfa, la nuova strumentazione che non credo sia ancora attiva, sará che non tutti i poliziotti municipali sono uguali e sicuramente ve ne sono alcuni piú operativi di altri, ma la scena é stata veramente rincuorante. Fosse sempre cosí son convinto che le cose nel quartiere andrebbero meglio, o almeno le forze dell’ordine avrebbero maggior tempo da dedicare a lavori piú di intelligence.

In sostanza, se avete poca convinzione nel chiamare, provate lo stesso a farlo. Vi assicuro che é rincuorante certe volte. Non sempre, ma certe volte si. Certo che se vi lamentate e non chiamate, i pirla siete voi! Cosa é successo dopo? I pusher son tornati in venti minuti, ma almeno sono andato a letto conscio di aver fatto (bene) il mio ruolo di antenna. Mi spiace di non aver ripreso la scena. Meritava.

venerdì 10 aprile 2015

Area sgambamento vecchie

Scusate il tono forte del titolo, non mi si offendano i lettori in lá con gli anni. So che avrei dovuto scrivere anziane, ma non ho resistito.
Il fatto é che ieri, rientrando dalla stazione ho assistito alla seguente scena nei giardinetti di Nazario Sauro:
Una bambina che gioca sui giochi nuovi. Una panchina occupata da suo padre, cui va tutta la mia stima perché sempre presente a occupare positivamente gli spazi, come direbbe qualche disgrazia di mia conoscenza, e tipo venti nigeriani che occupavano ogni centimetro rimasto libero a parte quelli detti. Se fossero spacciatori o meno non lo so, anche se lo sospetto, sicuramente bevevano e fumavano in prossimitá dei giochi per bambini, ma questo non sembra essere un problema per i nostri amministratori, tanto impegnati nell'operazione "fuori il negro dal centro" da procedere a suon di anfibi e giacche nere. Poco piú in lá, il fiore all'occhiello delle azioni di intervento del "sottoelezioni", l'area sgambamento cani, competamente priva di amici a quattro zampe. Ma non vuota, su una panchina interna avevano infatti trovato rifugio tre anziane signore che un tempo vedevo appropriarsi delle succitate panchine oKKupate dai nigeriani.
Una bellissima area sgambamento vecchie, insomma. Normalmente ho un certo tatto quando parlo di persone anziane, ma queste nella fattispecie ho la sensazione che abbiano contribuito ad ingrossare la fila di elettori del grande desaparecidos della GAD, quindi in fondo, se lo meritano eccome di starsene rinchiuse!
Questo dimostra anche che non costruire la casetta nel parco sarebbe (o forse dovrei dire sará) una enorme stronzata. Ma c'é a chi piace così tanto collezionare fallimenti alla GAD che non mi sento di insistere oltre.... per ora.

Ma tutto ció non mi ha tolto il buonumore! Infatti, tutti i nigeriani sembrano essersi spostati su quel versante di parchetto! So il rischio che corro a dirlo di Venerdí sera, so che probabilmente domani dovrò fare una errata corrige, ma ormai da CINQUE sere non chiamo i carabinieri per segnalare la presenza di spaccini sotto casa perché.... NON CI SONO!!
Da cinque sere (credo sia il tempo piú lungo da quando sono rientrato in Italia) l'angolo del punteruolo é VUOTO! Certo, qualcuno passa ogni tanto, ma nessuno si ferma! Proprio ora che avevo migliorato la mia attrezzatura da "antennista". Che poi a essere sincero, devo dire che mi sto anche preoccupando! Che fine avranno fatto? Sapete, non era un bel posto dove stare, ci girava brutta gente. Vuoi mai che qualcuno li abbia appunteruolati!?! Mah, vediamo e speriamo. per il momento me ne vado a letto senza malox!
E come spesso accade, questi momenti di calma mi riappacificano con il mondo, e mi rinasce la voglia di parlarvi di ció che accade nel quartiere, anche di quelle cose organizzate dall'amministrazione. In realtá nel primo evento ci credo abbastanza anche io. Si tratta della risposta alla petizione di 500 firme proposta dal comitato zona stadio per chiudere il parchetto G. Bruno (quello della mutua per intenderci). Non c'erano i soldi (e la volontà) di chiuderlo, quindi hanno organizzato un evento festoso per quest'estate: il Festival Quartiere Giardino: “Giardino d’estate”, che si terrà dal 10 al 25 luglio 2015.


La parte molto interessante é che (cito) Mercoledì 15 aprile dalle 17.30 si terrà il "LABORATORIO GIARDINO" presso la Sala Polivalente del Grattacielo (Viale Cavour 189), aperto a tutta la cittadinanza, per progettare insieme le iniziative del Festival!
E vi é anche la possibilitá di proporre le proprie iniziative!  Il Festival infatti (ricito) si propone anche come "contenitore" di eventi e iniziative delle associazioni, delle forze sociali e dei residenti del Quartiere Giardino e della città in generale. Per eventuali dubbi o domande, inviare proposte e/o confermare la presenza al Laboratorio del 15 aprile (possibilmente entro lunedì 13 aprile) rivolgersi al Centro di Mediazione.

I giorni son pochi, ma cononscendo gli amebidenti non credo dovrete spintonare per farvi spazio se avete qualcosa da proporre! Io avevo pensato di organizzare la terza edizione della "festa per i bambini", ma da un lato non ho avuto conferma della disponibilitá di chi gentilmente all'epoca, ha contribuito gratuitamente alla riuscita della cosa. Dall'altro spero vivamente di essere dalla parte opposta del mondo in quel periodo, lontano dagli spaccini che comunque continueranno ad abbattere il costo delle nostre case. Ad ogni modo credo sia una buona occasione per partecipare. Considerate che al circolo ARCI verranno dati 7500 euro per organizzare! Che immagino verranno poi sparsi fra le varie iniziative.

Meno convinto, ma vi parlo anche dell'iniziativa dell'Urban Center, qui copio e incollo perché non ho tempo! Oltre al fatto che fosse per me andrebbero tutti a zappare per guadagnarsi la pagnotta, ma io, per la fortuna dei residenti del centro, non decido nulla...

Ferrara mia, insieme per la cura della città, un progetto per porre le basi di un patto di collaborazione attiva tra cittadini e pubblica amministrazione sulla cura condivisa dei beni comuni e per favorire le iniziative spontanee di riappropriazione degli spazi pubblici.

Nel prossimo appuntamento dal titolo:

ESSERE CITTADINI ATTIVI A FERRARA - Cosa intendiamo quando parliamo di beni comuni?
[Sabato 18 aprile 2015 dalle 10.oo alle 13.oo | Sala della Musica - via Boccalone, 19 - Fe]

Conosciamoci! Questo è un invito per quanti si sentono cittadini attivi nella nostra città. Condividere le motivazioni e lo spirito che anima le iniziative, un'occasione per confrontarsi sulle opportunità e sulle complessità che si devono affrontare.

Quando si parla di cittadinanza attiva la prima parola non può che essere del cittadino attivo,
di chi si mette in gioco in prima persona, investendo il proprio tempo in attività di interesse collettivo!


L'incontro è libero e gratuito, per ragioni organizzative chiediamo a chiunque voglia partecipare di:
iscriversi on-line [cliccando qui http://bit.ly/1NVJ0kC] o di contattare l'Urban Center: info@urbancenterferrara.it - 0532 419297

mercoledì 8 aprile 2015

Lettera del Comitato Zona Stadio

Non sono morto, non mi hanno appunteruolato, ho solo pochissima motivazione per andare avanti in una lotta contro i mulini a vento. Le cose non cambiano mai. Tanta caciara, tanta mulinazza, tante riunioni con i residenti, ma alla fine gli spaccini sempre qui stanno.

Domani sera l'ennesima conferenza sul nulla. Classico esempio di caciara.



 E dire che quando si vuole si puó, come dimostra ampiamente l'operazione "fuori il negro dal centro" voluta dai nostri solidali e aperti concittadini col beneplacito di tutta la maggioranza e opposizione. Operazione che per non veder importunati i cari, carissimi usufruttori del centro da quei maledetti rognosi di questuanti nei parcheggi, ha visto l'intervento dei vigilantes. Gli stessi che noi dovremmo pagarci e di cui si parla da mesi senza che nulla si sia mosso. Gli stessi che quando sono stati paventati in zona GAD ha visto il questore (quello di una volta per fortuna) e il sindaco (quello di oggi purtroppo) uniti nel prendere le distanze da tale barbara iniziativa. "Bene ma solo per difendere le proprietá" mi ricordo che cianciavano. E adesso quali proprietá dovrebbero difendere i vigilantes dei parcheggi?

Ma vabbé, poi mi risale la bile. In fondo sto meglio a lasciare il blog in uno stato catatonico di disillusione come il suo blogger. Ma sono poi solo io a vederla cosí? Non sembra, visto che anche una associazione di quartiere ha deciso di prendere carta e penna (elettroniche) per scrivere agli assessori una lettera di "disappunto" rispetto alla situazione. E non parlo neanche di quei cattivoni dissociati dell'Associazione residenti GAD, sempre in polemica con gli indaffaratissimi amministratori (indaffarati a  fare che poi non lo so proprio se devo giudicare dai risultati). Lo ha fatto il Comitato Zona Stadio, storicamente piú morbido con la gestione della cosa pubblica. Il che la dice ben lunga sulla situazione. La lettera é pubblicata sul blog ufficiale dell'associazione (link) ma qui riprendo due punti cruciali. Onestamente da qualche tempo non guardo i giornali ma non mi é parsa di vedere la lettera pubblicata, e dire che di cose scandalose ne son segnalate. 

Il primo é la frase "la situazione nel quartiere non è migliorata (siamo ai livelli di insicurezza del 2013)" che da una buona rappresentazione delle capacitá (lasciando stare la volontá) di chi ci governa nel gestire la sitazione (leggasi incompetenti, parolai, scalda seggiole).

Il secondo é, fra gli incredibili episodi riportati a supporto di tale frase, il punto due che riprendo qui interamente:
" Qualche settimana fa verso le 21.30 una ragazza, amica di una persona del comitato residente in Corso Piave, è stata circondata da vari ragazzi di colore che l’hanno importunata e spaventata intimandole di consegnare loro il cellulare;"

Ora, mentre gli altri eventi potrebbero essere passati come percezioni soggettive (magari da una mente fortemente turbata, ma passiamola), quanto riportato sopra (e di cui avevo accennato qui parlando esplicitamente di percezioni indotte) ha un nome ben definito nella legislazione italiana: rapina propria (anche se qui mi ci vorrebbe il supporto legale del Barbieri), individuato dall'articolo 628 del codice penale (link). In sostanza, a pochi metri dall'angolo del punteruolo, dove é avvenuta una  aggressione a scopo di rapina che ha portato al ferimento di un pendolare, qualche giorno prima si era giá consumata una rapina vera e propria di cui nulla si é saputo nei quotidiani locali. Come se fosse la cosa piú normale del mondo, meno di un ciclista che urta una portiera o un gatto che si perde. Questa é la situazione. Non cambia mai un cazzo. Non so perché la lettera non sia finita sui giornali, non so perché i giornali stessi non siano andati a prendersela vista la portata dell'evento, ma so che ancora, come sempre qualcuno ci parlerá di cosa dovremmo fare per integrarli e per stare sicuri e per fare le antenne e, perché no, per andarcene a fanculo tanto di noi non gliene frega niente a nessuno.

Quale nome vorresti dare al Parco di Nazario Sauro?