mercoledì 3 giugno 2015

GAD: Grande Area Degradata

Ti piace chiamarlo giardino? A me no, o meglio mi piacerebbe ma non vedo buoni motivi per farlo. E fra l’altro é anche scorretto perché il problema dello spaccio riguarda anche Oroboni e Via Modena, mentre l’ex quartiere Giardino copre una dimensione decisamente ridotta rispetto al reale problema, che tu lo voglia vedere o meno. D’altro canto GAD comprende anche Arianuova, che non é certo ai nostri livelli. Prendiamo quindi in prestito la definizione di GAD come Grande Area Degradata, dove i limiti sono imposti dal racket dello spaccio. 

Foto di repertorio


Definizione di cui non saprei attribuire la paternitá anche se l’ho vista inizialmente dare dall’Associazione Residenti GAD. Fin dove si spinge quest’area? Difficile dirlo, ma posso aggiungere un piccolo tassello alla mappa per un’esperienza avuta Lunedí scorso. Mentre mi recavo al “Lunedí Shannon”, dal nome del noto locale che al Lunedí ha le pinte di birra a tre euro e mezzo, ho attraversato IV Novembre, il ponte della pace e giú per le vie interne di Ungarelli. Ero sull’attenti per cercare di capire come mai due notti di setaccio in GAD abbiano portato a ridottissimi risultati, mentre una sola pattuglia in quella zona ha portato all’arresto di uno spacciatore. Non si vedeva quasi nessuno in giro, e stavo per rimanere molto deluso dalla statistica, quando ecco che mi viene in contro un ragazzo di colore in bicicletta col berretto calato sulla fronte che mi guarda e sfodera il piú classico dei “EHI CIAO AMICO!”. Nessun dubbio! Era uno dei simpaticissiimi spaccini che popolano la nostra cittá. E visto che ho solo attraversato quella zona, nessun dubbio neanche che non fosse l’unico. C’é peró una grossa differenza che mi é saltata all’occhio, almeno nel mio breve tragitto. Un particolare che, se fossi il curatore di una sorta di Guida Michelin dello spaccio, il Gambero Rosso del degrado, mi impedirebbe dal dare tre stelle a quella zona. La mancanza di gruppi, o nuguli di spacciatori, sera dopo sera, ora dopo ora, 24/7/365 fermi nella stessa posizione con caldo, freddo, pioggia o vento. Gli stessi che alla GAD tre stelle occupano almeno tre/quattro zone, tanto che si parlava di provare a fargli pagare l’occupazione suolo pubblico. Insomma, ancora qualche sforzo, magari un paio di concertini a costo zero organzzati dall’amministrazione e forse il prossimo anno, nella nuova edizione della guida, potremmo avere anche questa nuova fetta di cittá, sperando che la Grande Area Degradata arrivi anche a quelle zone che tanto piacciono al nostro sindaco.

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