mercoledì 22 luglio 2015

Il trenta per cento di criminali

Bentrovati! Che bello tornare dopo qualche tempo a casa tua, trovare i tuoi vicini che ti salutano calorosamente con il classico "ciao amigo" e "tutto bene?". Tutto bene si, andrebbe meglio se tu andassi a giocare sull'autostrada ma non si puó avere tutto dalla vita. Ho buttato un occhio alle notizie cittadine in questi giorni e avevo intuito che non era cambiato molto nel quartiere. Fra le varie notizie mi ha colpito quella recente intitolata "nottata di controlli in zona GAD". Bene, direte voi, ma io non so perché, vivendo il quartiere, ogni volta mi aspetto una media di 8-9 arresti e tafferugli. In fondo i nostri amici si comportano come se fosse cosa loro, si infastideranno di sicuro nell'essere interrotti sul loro proficuo commercio. E invece, ogni volta, rimango stupito e disappointed dai risultati. Anche questa volta nessun arresto, e infatti il genio di turno si chiede come mai i residenti hanno paura se la polizia non "trova mai niente". Ma a leggerla bene la notizia descrive perfettamente la situazione. I controlli erano sui locali e sui loro avventori. Sulle trenta persone controllate, dieci avevano "precedenti di polizia". Il 30% degli avventori dei locali della GAD sono criminali. Criminale é un termine adatto per chi ha precedenti di polizia? Se no usatene uno voi. 
Ovviamente bisogna dire che i locali in oggetto erano giá in esame dalla polizia, il che aumenta di molto la probabilitá, ma é anche vero che grazie alla nostra oculata amministrazione, che non ha mosso un dito, per fare un esempio, sulla semi-chiusura della mutua, quel tipo di locali sono probabilmente la maggioranza o quasi nella GAD.  A proposito, una delle prime mosse della nuova gestione dello storico bar vicino alla mutua é stata quella di mettere le slot machine. Alla faccia di quegli ipocriti che spendono i nostri soldi in vetrofanie per dare (a parole) supporto a chi non le installa. 

Ma non si può solo polemizzare. Ieri sera ho fatto un salto alla festa nei giardini Giordano (bruno).  La festa in se, l'organizzazione, mi é parsa molto buona. C'erano non meno di cento persone al concerto di ieri. Il concerto in sé si avvicinava anche ai miei gusti, ma questo esula. La scelta delle birre artigianali era a livelli che non si trovano in cittá, se non a fatica, il che aggiungeva quell ingrediente che molte volte manca nelle iniziative del comune: creare interesse anche per chi non abita nel quartiere. Il problema é che nel brevissimo tragitto da casa mia al locale ho incontrato la stessa media di spacciatori del video di qualche post fa (che vi ripropongo spudoratamente). Soprattutto, di fianco alla mutua, c'erano fermi i soliti cinque (CINQUE). Cento persone a pochi passi e per un motivo o per l'altro questi possono (POSSONO) permettersi di delinquere impunemente. Ora, lo ripeto, l'iniziativa é bella, anche buona e ben fatta, ma non é "gratuita". Non é che quei simpaticoni dell'amministrazione si sono accorti del degrado GAD e hanno deciso di intervenire tempestivamente (hahahahah). L'iniziativa é la diretta conseguenza di una petizione di cinquecento firme, cinquecento persone fisiche, che hanno dichiarato l'insostenibilità della situazione nei giardini Giordano. Se, come appare evidente, l'iniziativa non risolve i motivi della petizione, a mio avviso si può parlare di fallimento. Se hai un obiettivo e non lo raggiungi, hai fallito. Il "bravo per l'impegno" non vale in questo caso.  E se non li allontana neanche nelle due settimane dell'iniziativa, cosa pensate che succederà domenica quando avranno tolto le tende? Invece, purtroppo, anche col supporto di molti residenti, so già che quando in consiglio (con calma eh?) si parlerà ancora del degrado GAD, il sior sindaco si alzerà con il papiro delle "cose fatte dall'amministrazione" allungato di una linea, e ancora una volta si chiederà stupito, cosa dovrebbero fare di più, di cosa ci stiamo lamentando. 

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