mercoledì 8 luglio 2015

Lettera aperta al presidente del consiglio

Non sono riuscito ad andare alla commissione GAD se non nell'ultimissima parte. Anche se ho avuto la netta impressione che non sia servita assolutamente a nulla, mi é dispiaciuto perdermi l'intervento del presidente del consiglio comunale, ex presidente di circoscrizione, che sembra abbia dato almeno un po' di vigore alla seduta. Leggendo peró le notizie riportate dai quotidiani (link), ho voluto scrivere una lettera aperta allo stesso per specificare due punti. In vero é stata la lettera aperta piú veloce del west. Inviata ieri pomeriggio verso le 17, é stata pubblicata on line ieri sera verso mezzanotte (link) e questa mattina alle 9 era giá stata sostituita nella prima pagina da altre lettere. A giudicare dagli orari di pubblicazione sembrerebbe addirittura che mi abbiano concesso dalle 0.00 alle 0.12. Al momento totalizza ben 14 visite di cui almeno tre mie. Non commento le scelte editoriali, ma mi sarebbe anche andato bene un "mi dispiace non ci interessa" a questo punto.
Ad ogni modo ve la ripropongo, certo di totalizzare un numero piú alto di visite, magari di poco ma sicuramente piú alto.

foto tratta da estense.com


Buona lettura!

Gentile presidente del consiglio comunale Dott. Girolamo Caló, passata la “fiera del nulla” della tanto agognata Commissione GAD, sento la necessitá di esprimere due commenti sulle sue dichiarazioni come riportate dalla stampa.

Il primo commento é piú una precisazione. Leggo che accusa l”associazione “Residenti GAD” di non essere apartitica in quanto, riporto dalla stampa, “nel 2014 alcuni esponenti big del comitato hanno portato delle candidature in liste contro questa amministrazione”. Forse sbagliando, suppongo che il riferimento sia alla mia persona, non avendo notizia di nessun altro residente del quartiere, attivo contro lo spaccio o esponente big o meno, candidatosi nelle liste elettorali. Preciso, una volta per tutte che io non sono mai stato esponente dell’associazione. Un dato oggettivo e verificabile é che io non sono mai stato iscritto all’associazione. Un dato meno oggettivo ma comunque verificabile, é che quando ho fatto la scelta politica mi sono smarcato, pubblicamente e nei fatti, dalle riunioni dell’associazione quando era ancora comitato. Non ci siamo proprio più incontrati. Né io ho mai chiesto in alcun modo un supporto per la candidatura né a livello personale né formale. La stessa cosa, fra l’altro, ho fatto con il comitato zona stadio per cui al limite si dovrebbe fare la stessa accusa ad entrambi. Ogni attacco su questo piano, senza specificare chi sarebbero questi esponenti, pare coprire l’assenza di ogni altra argomentazione valida contro le giuste rimostranze dell’associazione sul modo di gestire il problema GAD di questa amministrazione.

Il secondo commento riguarda invece le sue osservazioni sulla necessitá di gestire il problema spaccio come una questione di ordine pubblico. Onestamente, credo che lei sia, fra i non residenti, forse l’unica persona che parla del problema con cognizione di causa. Sicuramente é la piú esperta. E devo dire che condivido le sue affermazioni. Non condivido peró l’idea che siano i residenti a chiedere piú presenza alle forze dell’ordine, o a farsi carico di capire dove sia finito il coordinamento interforze. Anche io credo che il prefetto sia il grande assente nella lotta allo spaccio, forse ancor piú che l’amministrazione, ma non dovrebbe essere l’amministrazione stessa a lamentare questa mancanza? Non dovrebbe essere un eletto a farsi carico di rappresentare i cittadini tutti di fronte agli esponenti dello stato? Aveva qualche ragione il prefetto a non presentarsi alla commissione consiliare, ma ora sia chi siede nel comitato per l’ordine e la sicurezza a farsi carico di rappresentarci davanti a lui. La smetta l’amministrazione di trattarci come visionari iperpercettivi, e riconosca il problema portandolo dove può essere risolto.

Io non ho piú alcuna speranza nel sindaco, dopo che addirittura fece il contrario, smentendo le parole allarmate del questore nel 2012 (su basi, quelle sí, di pura percezione soggettiva di residente in zona franca). Allora le chiedo, non potrebbe farsi carico lei dei nostri problemi. Lei li conosce, sa di cosa parliamo. Sono certo che un suo intervento attivo farebbe piacere alle centinaia di suoi elettori residenti alla GAD, pur ammettendo che io non sono fra quelli. Le stesse centinaia di voti che le hanno valso, meritatamente, l’importante ruolo che oggi ricopre. Una volta era in suo potere poco piú che spostare le panchine. Oggi, grazie ai voti della GAD, no. Spero che lei riesca a trovare il modo di usare questa posizione per aiutare il “suo” quartiere.

Con immutata stima,

Blogger di ferrarazonastadio

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