martedì 6 ottobre 2015

Dispercepiamo i residenti

Ieri in consiglio comunale hanno parlato di noi, o meglio anche di noi. Degli otto punti in discussione, la calendarizzazione (che non so da chi dipende ma comunque non dalle opposizioni) vedeva la “mozione sicurezza” con relativa risoluzione presentata dai cinque stelle buon ultimo. Come logica conseguenza é andato in discussione a ranghi ridottissimi, vedendo i tavoli dell’opposizione decimati (presenti i cinque consiglieri 5 stelle, il capogruppo di forza italia e quello della lega. assenti GOL e fratelli d’italia), cosí come la giunta (in particolare assenti il sindaco e l’assessore delegato alla sicurezza che ha delegato l’assessore ex-delegata alla sicurezza). Erano quasi piú numerosi i residenti che erano venuti speranzosi ad ascoltare. Presenti e compatti invece i consiglieri di maggioranza, e purtroppo mi vien da dire. Unico lato positivo dell’orario: son riuscito a fare la mia giornata lavorativa e a presenziare all’intero dibattito. Positivo fino a un certo punto perché dopo il dibattito avevo un estremo bisogno di una di quelle palline presaldate che nonostante tutto l’impegno del consiglio continuano a vendere sotto casa nostra.

Premetto che ho ascoltato come potevo e non potete certo sperare che mi riguardi l’intero consiglio per verificare quanto scrivo, se volete ve lo guardate voi qui (e ve lo linko anche dal minuto giusto).

Consiglio comunale ore 19.40. sulla sinistra i tavoli dell'opposizione

In sintesi, la mozione é passata, la risoluzione no. Il motivo é semplice. La mozione conteneva la richiesta di un impegno del comune a trovare volontari giovani e forti da includere nel controllo entrata/uscita dalle scuole, in modo da liberare ore/lavoro della polizia municipale. Lo scopo é avere una pattuglia (probabilmente civetta) in piú nel quartiere. La mozione é passata perché la richiesta era contornata da una serie di richieste satellite che in sostanza chiedevano al comune di continuare a operare come hanno fatto fino ad oggi, con i risultati che tutti noi conosciamo. Piú soldi a promeco per la prevenzione nelle scuole, piú soldi al centro mediazione per l’integrazione e cosí via. Infatti dalla maggioranza hanno espresso grande soddisfazione per le richieste fatte, dimenticando quasi, in vero, la questione pattuglia in piú.
La risoluzione invece non é passata, ma la sua presentazione é stata per i residenti presenti sicuramente il momento piú interessante del consiglio. Il consigliere del movimento 5 stelle, residente nel quartiere, ha in sostanza richiesto un intervento del comune per sollecitare la presenza delle forze “per la pubblica sicurezza" dell’esercito. Non quindi l’esercito per militarizzare il quartiere, ma l’uso di uno strumento presente nella democratica Italia, che prevede la possibilitá dell’uso di alcuni uomini dell’esercito per monitorare per un tempo di massimo sei mesi i luoghi a piú alta attenzione sociale. Scontata la reazione della maggioranza, che senza neanche ascoltare i riferimenti normativi ha iniziato a stracciarsi le vesti. In sostanza la loro ipotesi era: o si interviene per prevenire, integrare, armonizzare, dispercepire i residenti, o si fa la richiesta fascista e eversiva di militarizzare la zona. In realtá, ogni persona non interessata alle varie partecipate e associazioni amiche capisce chiaramente che una cosa non esclude l’altra. Non vi é alcun motivo per cui non si possa fare la richiesta del sostegno dell’esercito alle forze armate che lamentano scarsitá di organico da anni, contemporaneamente alle iniziative (di dubbia utilitá) messe in atto da anni nella zona. Nonostante la precisa normativa fornita da Fochi (M5S) che individuava chiaramente nel sindaco la persona addetta a fare tale richiesta, la consigliera Baraldi (PD) si nascondeva dietro l'articolo due del patto per la sicurezza che delega al prefetto la richiesta di uomini in piú (non solo dell'esercito quindi). Rimane da capire come un patto per la sicurezza possa invalidare una legge nazionale. Misteri del PD. Non male anche l'idea che hanno bocciato la risoluzione perché la percezione di insicurezza deriva proprioda questo tipo di richieste fatte in consiglio. Quasi meglio che spegnere la TV.

Ad ogni modo non voglio addentrarmi oltre nella questione. A mio avviso anche questo consiglio non ha smosso e non smuoverá una foglia  in concreto nel quartiere, ma sentire l’invettiva partita dagli scranni dell'opposizione contro la gestione della situazione, sentire dire chiaro e tondo quali sono le condizioni di vita nel quartiere, le proteste dei residenti e le loro paure oggettive, ha fatto un certo piacere. 
Interessante l’intervento di Fiorentini che dopo aver detto che si parla troppo spesso della GAD (forse sei mesi fra l’annuncio della commissione e il suo svolgimento son pochi?) ha annunciato l’imminente calendarizzazione di una nuova commissione sicurezza. In uscita, a mia domanda diretta, si é detto convinto che non ci vorranno altri sei mesi. Abbastanza per abbandonare definitivamente il counter che tante soddisfazioni ci ha dato. E per introdurne un'altro naturalmente!
Segnalo anche l'intervento della consigliera di maggioranza che abita ne quartire, che in sintesi ha detto che gli spacciatori ci sono ma non serve intervenire perché a lei non é mai successo niente nonstante passi tutte le sere per i giardini della mutua. 

Ma la chicca finale é la seguente scena, che valeva da sola le due ore di consiglio sorbite: durante l’invettiva, gli spocchiosi di maggioranza si scaldavano rumoreggiando. L’atteggiamento é continuato finché il consigliere ha segnalato la costante presenza di spaccini in Cassoli, a quel punto il presidente del consiglio, ex presidente di circoscrizione, ha zittito la maggioranza dicendo (a spanne) “no, dite quello che volete ma in quel posto gli spacciatori ci sono”. Indubbiamente la persona che meglio conosce il problema (dopo di me naturalmente). Si puó sparare in un suo intervento istituzionale sul problema?

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