martedì 10 maggio 2016

Il metodo Naomo e il metodo Baraldi

Il post é stato scritto ieri, poi per impegni personali non é stato pubblicato. Viene riportato come é stato scritto anche se le notizie alla GAD si accavallano di ora in ora. Onestamente, molte non vale la pena di commentarle. Fanno parte di quel rumore di fondo, passeggero, a volte piú forte, a volte meno, che nulla ha a che vedere con la situazione alla GAD. Non ultimo l'editoriale di estense.com, a mio avviso di una pochezza tale da essere al massimo considerato provocatorio, in disperata ricerca di click (leggasi soldi per chi ci lavora) e in quanto tale decisamente non urgente. Non é il primo "scoop" che fanno spulciando facebook o origliando le conversazioni (poi regolarmente smentiti, ma che importa?), non vale certamente la pena di modificare il post per questo. I reati alla GAD, quelli si, varrebbe la pena di aggiornarli, ma credetemi, davvero sono troppo frequenti per farlo con puntualitá.


Oggi é il 9 del mese, ieri é apparsa la quarta notizia di una aggressione, l’ennesima, a discapito di una donna nel quartiere (link). E’ una persona molto attiva nel combattere il degrado nel quartiere, una delle pochissime persone (a oggi con costanza conto solo me, lei, il presidente dell’ass. residenti GAD e Gi.Bi. del comitato zona stadio) che anche in singolo osano affrontare il rischio personale per fotografare e inviare alle autoritá il degrado e lo spaccio. Cosa legale e anzi consigliata dal comandante dei carabinieri in una delle inutili riunioni fra residenti e autoritá. UDI tace, forse per non perdere le sovvenzioni della sinistra al potere che preferisce scremare la difesa delle donne in base alle proprie scelte politiche. Ma ormai la coperta é sempre piú corta, le nuditá sempre piú in mostra. Perché se é vero (e lo é assolutamente) che una donna deve avere la possibilitá di girare vestita come gli pare senza rischiare di essere molestata, dovrebbe essere anche vero (ma apparentemente non lo é) che le donne dovrebbero avere la possibilitá di esercitare il loro diritto di fare foto in luoghi pubblici come meglio credono senza essere aggredite e apostrofate col termine di “italiana di merda”. Ma evidentemente a Ferrara se vuoi fare foto alle pecore sei libero di farle e pubblicarle anche se ci sono bambini sullo sfondo. Se le fai agli spacciatori, col solo scopo di inviarle alle autoritá (IN)competenti, no. 
Scandalizzata la reazione di alcuni giornali, come il resto del Carlino che ha pubblicato per primo la notizia, anche a livello nazionale. e di alcuni politici fra cui Nicola Lodi e buona parte dell’opposizione di destra.



Molto meno quella di altri giornali (estense.com si chiede “non è ben chiaro quali fossero in effetti i loro movimenti ‘sospetti’”) e soprattutto di molti politici, il PD in particolare, che preferisce tacere. Questo mi ricorda due cose.
La prima é una scritta nei cessi del Mammuth “meglio tacere e fare la figura del cretino che aprire bocca e togliere ogni dubbio”.
La seconda é l’intervento della consigliera di maggioranza Baraldi sulla proposta del M5S di introdurre il protocollo strade sicure, che prevede la presenza di una camionetta dell’esercito nelle zone piú sensibili (link).
Nell’intervento, la consigliera, residente in zona GAD, diceva che passava quotidianamente in Giordano Bruno (la mutua per intenderci) per capire com’é la situazione, e quotidianamente vedeva gli spacciatori operare ma a lei non avevano mai fatto niente. Con questo motivava la sua convinzione che andasse tutto bene e solo piccole cose andavano sistemate. In sostanza stanno contrapponendo il metodo Naomo (riassumibile volgarmente nel "calci in culo e tutti a casa", ma che ovviamente é molto piú articolato e prevede, anch’esso, l’intervento del protocollo strade sicure) al metodo Baraldi: testa bassa, non guardare e cammina veloce e non ti succederá niente. Recentemente il metodo Baraldi si é arricchito di un altro paragrafo (link): cammina veloce e chiuditi in casa, metti le inferriate e una videoprotezione. Ti sovvenziona lo stato che, almeno alla GAD, ha gentilmente abdicato al suo dovere di difendere il proprio territorio. 
Ridicole le cifre in gioco, 100 mila euro. Per sistemare via Saraceno, notoriamente a grandissimo rischio degrado, hanno speso 850mila euro (600mila prelevati dalle casse comunali e 250mila finanziati da Hera) (link). I soldi messi da Hera immagino siano quelli risparmiati grazie al lavoro di spazzinaggio di Vitellio.

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