domenica 7 agosto 2016

Giochiamo a "scappa dalla guerra"

Siete carinissimi! Nonostante siano settimane che non aggiorno il blog, le visite sono sempre molto alte. Sicuramente le buffonate istituzionali che leggete in questi giorni sui giornali sono un bello sprone per vedere se anche io volevo dire la mia, immagino. Ma di ca**ate se ne sono lette tante che non me la sentivo di aggiungere anche le mie. Anche perché, come al solito, io mi occupo di spaccio, non di immigrazione. Il legame spaccio-immigrazione lo ha forzato sino all'esasperazione l'attuale amministrazione per nascondere le proprie incapacitá. Sono dei veri inetti sulla sicurezza, non c'é che dire. L'unica cosa che posso aggiungere é che il sindaco ha dimostrato che non é per dovere istituzionale che non dice in faccia al prefetto e al questore che sono degli inetti a lasciarci vivere in queste condizioni. L'inetto primo, evidentemente, quando vuole  riesce a dare contro alla polizia con una faccia che il cu*o della Hunziker a confronto é un bluff (link). Peccato che come al solito scelga il modo sbagliato di fare la cosa sbagliata. In sostanza si lamenta perché la polizia non ha smanganellato i cittadini che si ribellavano alle sue scelte (sue e della tristezza che per rispetto della mia gastrite non nomino neanche).
Ad ogni modo, mi ero preparato al silenzio estivo, ma anche quando non le vai a cercare, le notizie vengono da te e non puoi ignorarle. Notizia che mi da l'occasione per chiarire una cosa. Quando do degli inetti e incompetenti al preftto tortora, al questore sbordone, al sindaco tagliani e all'assessore alla sicurezza modonesi, (e sono solo i termini che penso mi preservino dalle querele, perché ne avrei decisamente di piú incisivi), posso sembrare poco rispettoso delle istituzioni. Il fatto é che non rispetto chi per primo non rispetta me. Non certo con offese, ma nei fatti.
Questo é il video di quello che é andato in scena sotto casa mia oggi alle 19.55 (ora della chiamata al 112).



Nei cinque minuti della rissa, si sentivano le voci concitate di chi si picchiava e chi ci stava intorno (a tratti tagliate perché sovrapposte alla mia voce o a quella di mia figlia). Durante la scena ho impedito a mia figlia di cinque anni di venire in balcone, cercando di minimizzare. Quando sono rientrato, seppur col sorriso, l'ho trovata imbottita di cuscini, con uno spolverino in mano che urlava "giochiamo a scappa dalla guerra, si gioca che uno cerca di picchiarti e tu devi scappare e difenderti".

Questo é quello che succede alla GAD, mentre i tre supercazzolari prendono gli spritz in centro e vanno sui giornali a raccontarci fregnacce su chiusure di negozi etnici e controlli serrati, vantandosi per aver spostato di cinquanta metri in linea d'aria gli spacciatori. Questo il motivo per cui di queste istituzioni non ho rispetto. Questa la ragione per cui quando i lorsignori vorranno andarsene affanc**o avranno la mia incondizionata ricononscienza, fino ad allora, inetti sono e inetti rimangono (sul problema sicurezza alla GAD, ovviamente).


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