lunedì 19 settembre 2016

Un gelato contro la droga

Due importanti appuntamenti sono in programma oggi, che ruotano attorno al tema dello spaccio. Tre, se cominciamo a considerare i rarissimi post di questo blog come un appuntamento. Ma torneranno giorni migliori.
Il primo é verso le 18 in consiglio comunale, dove si discuterá della sfiducia all'assessore alla sicurezza peggiore di sempre. In vero non é piú assessore alla sicurezza da tempo, e onestamente rischia anche di cedere il gradino piú alto del podio a breve se continuiamo cosí, ad ogni modo come scordarsi delle percezioni soggettive? Non si puó. Anni e anni di prese per i fondelli non possono essere cancellati da un cambio (assolutamente solo sulla carta) di delega. Nonostante non sia sull'argomento sicurezza, la sfiducia in qualche modo ci riguarda comunque, essendo legata alla questione profughi. Vi rimando ai giornali per una descrizione dettagliata delle motivazioni, ma voglio notare che l'ultima persona che ha spezzato una lancia in favore della sapigni é Don Domenico Bedin (link). La cosa non mi stupisce. Credo che i due abbiano lo stesso problema a discernere accoglienza e integrazione, convinti che il primo implichi senza sforzo alcuno anche il secondo. Abitavo in Krasnodar negli anni 2000, quando il quartiere era stato messo in subbuglio  dalla polotica di accoglienza del Don, il quale si era completamente dimenticato di chiedere al comune anche un minimo impegno per l'integrazione. Infatti, il risultato della caritá cristiana di uno, si scaricó sulle spalle di molti, anche chi, ne ha pur diritto, non era incline all'accoglienza cristiana.  Decine di immigrati cominciarono a bighellonare nei giardini antistanti la chiesa giorno e notte. Vi ricorda forse qualcosa?
All'epoca non giravano ancora molti soldi intorno al businnes, quindi bastarono "solo" mille firme per convincere qualcuno (non saprei chi) a intervenire e calare la pressione (linklink, era il 2007, c'era ancora Sateriale e si parlava di esercito...). In sostanza spostarono il problema in Rivana. Evidentemente un gesto da incapaci, ma la situazione di oggi li fa sembrare dei grandi statisti, visto che sindaco, assessore e prefetto gongolano se hanno due settimane senza accoltellati.
Oggi la situazione é uguale, solo in GAD. Decine di venti-trentenni che bevono birra dalle 9 del mattino fermi per ore sulle mura di fronte a IV Novembre, senza alcuna volontá di spostarsi da lí nonostante le decine e decine di posti piú attraenti di Ferrara.  Questa non é integrazione, é ghettizzazione. Per inciso, un paio di giorni fa, la GAD é stata chiamata ghetto anche dal cantante di un noto gruppo a un concerto, e proprio di destra non mi sembrava.
Insomma, a meno che non vi vada bene questa integrazione radical chic (che si esprime nel: vanno bene gli immigrati ma teneteli alla GAD che in centro fanno un brutto vedere), l'appuntamento é alle 18 in consiglio comunale.



Secondo appuntamento, alle 21 (sperando che il consiglio sia finito per quell'ora) alla siberiana dove un gruppo di residenti si sono dati appuntamento per un gelato come risposta alla grande presa per i fondelli di due consiglieri comunali di maggioranza, che dopo avere minimizzato, negato e ignorato il problema spaccio alla GAD, si sono inventati qualche giorno fa la  cena a favore della droga libera. Questo nonostante sappiano che grazie all'inettitudine dell'attuale amministrazione la droga é giá libera alla GAD. A me sembra una bella presa per i fondelli.

Buona giornata!

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