martedì 26 marzo 2019

Money change e money transfer? Alla GAD prego!

Siamo agli sgoccioli della legislatura e avevo ormai abbandonato ogni idea di poter essere d’aiuto al mio quartiere. Qualche tempo fa, é vero, convinsi il consiglio comunale a inserire una modifica al regolamento della polizia urbana che avrebbe aiutato nella lotta ai commerci attenzionati dal Questore. Purtroppo questa giunta la pensa diversamente anche dal consiglio comunale stesso (che quindi viene spogliato de facto di ogni autoritá), e finora nulla é stato fatto, neanche una commissione conoscitiva. Forse aspettano che lo faccia la prossima giunta.



Oggi peró si discuteva di UNESCO e a me (solo a me a quanto pare) quando si parla di UNESCO viene sempre in mente che la GAD con le sue mura ha ampiamente contribuito ad ottenere questo prestigioso riconoscimento per la cittá. Solo a me perché nel definire i limiti di apertura di commerci nelle aree di interesse, questa giunta ha definito due aree: “Cuore del centro UNESCO” e “centro UNESCO entro mura”. Nero su bianco: cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Diversi i divieti fra le due zone, ma in particolare ha colpito che nel primo non possono aprire money change e money transfer, nel secondo si. I consiglieri di maggioranza non devono girare molto in zona GAD se non sanno i rischi potenziali collegati a questi commerci.
Ho proposto un semplice emendamento per includere anche nella seconda zona, i cittadini di serie B, questa voce. La maggioranza, nella figura del consigliere Talmelli, mi ha risposto che la bocciavano come indicato dall’assessore. Peccato che l’assessore non abbia mai dato indicazioni in tal senso.

La veritá é solo una, quando si parla di riqualificazione della GAD questa amministrazione é sorda. Sentiranno la voce dei cittadini alle elezioni. Sono certo che i residenti della GAD conoscono giá bene il disinteresse di questa amministrazione e del PD per il quartiere, tanto da proporre candidato sindaco l’assessore alla sicurezza.
Oggi ne abbiamo avuto solo una triste riconferma. Agli elettori il giudizio.

domenica 17 febbraio 2019

Ferrara brucia, come Parigi

"Uomo ferito in viale Po mentre cerca di sfuggire all'arresto. Portato all'ospedale si scatena la reazione degli immigrati. " questo si legge sui quotidiani di oggi.
Nel 2005 abitavo a Parigi, sconvolta dai moti delle periferie (banlieue), e vi assicuro che il parallelismo é fin troppo facile. Solo chi non teme di fare figure di palta, come i nostri assessori, potrebbe non vederlo.



Nel 2005, i moti parigini si scatenarono perché Traoré e Benna, 15 e 17 anni, piccoli spacciatori, si erano rifugiati in una cabina elettrica di Clichy-sous-bois, quartiere di Parigi, per sfuggire alla polizia che li inseguiva, e rimasero folgorati. (link) Secondo il The Guardian, "le rivolte hanno evidenziato tensioni tra le grandi città benestanti e le loro banlieue tristemente ghettizzate, casa di immigranti del Maghreb e dell'Africa Occidentale che non sono mai stati pienamente integrati nella società francese e sono diventati una sottoclasse per cui disperazione e discriminazione sono la norma". (link).

FIn troppo facile chiedervi di andare a verificare le percentuali di bambini immigrati nelle classi dei comprensori della GAD per accertarvi che a Ferrara, come a Parigi, si é DECISO di seguire la strada della ghettizzazione rispetto all'integrazione usata, per esempio, a Londra (link), dove il sindaco Sadik Khan sembra seriamente intenzionato a inserire in ogni nuovo intervento residenziale una percentuale del 35% di case “abbordabili” anche da chi non gode di ampie disponibilità economiche.
Fin troppo facile accusare questa giunta, come la fu quella di Parigi, di incapacitá nel gestire l'immigrazione. Di  accontentarsi di qualche manifestazione organizzata da associazioni (sovvenzionate dallo stesso comune) per protestare contro il razzismo. Qui non si tratta piú di incapacitá, ma di inettitudine.

Ferrara, e a questo punto anche i suoi stessi immigrati, meritano molto di meglio.



venerdì 25 gennaio 2019

Questa giunta, sulla GAD, farebbe bene a stare solo zitta.

Le dichiarazioni che sono state fatte alla festa del Santo patrono dei vigili urbani sono svilenti ed avvilenti al tempo stesso. Svilenti per il quartiere, perché l’unitá cinofila, unico punto di luce in un lustro di politiche decisamente buio, ha raggiunto risultati corposi nei controlli solamente perché fino ad oggi, ed ancora oggi, il commercio di droghe leggere e pesanti in GAD é in buona sostanza legalizzato dalle politiche remissive di questa amministrazione.

Nell'immagine, un residente GAD ferito dalle continue, pluri-decennali, dichiarazioni inconcludenti della giunta

Avvilenti perché almeno un tempo qualche briciola dalla giunta arrivava anche a noi residenti, sotto elezioni, penso all’area sgambamento cani per esempio. Oggi il PD deve aver dato la GAD per persa. Per cui, le pochissime azioni passate hanno lasciato spazio a proclami e parole vuote. Ai residenti non é passato inosservato, per esempio, il natale senza albero all’acquedotto, o la pista di ghiaccio, o una qualunque altra attivitá che non foraggiasse le solite associazioni.
Per contro ora sventolano il quarto turno della municipale come la panacea di tutti i mali. Purtroppo, non solo non si sa neanche se sia possibile, ma richiederá mesi, giusto il tempo di passare le elezioni probabilmente. E tutto questo per cosa? Per fargli controllare gli orari di chiusura dei pub, che alla GAD spesso coincide con l’intervento della polizia chiamata dai residenti esasperati? 
Sarebbe stato piú semplice, veloce, oltre che rispettoso delle opposizioni e dei cittadini, dare seguito a quanto richiesi e ottenni diversi mesi fa in consiglio comunale, cioé, tramite una piccola modifica dei regolamenti comunali, di imporre una forte limitazione di orari ai locali che vengono chiusi ex Art. 100 del TULPS. La giunta ha preferito ignorare la richiesta, mia e del consiglio comunale, per il semplice fatto che sarebbe stato un contributo concreto alla riqualificazione del quartiere. Evidentemente preferiscono provare a raccogliere i voti dei pochi residenti che ancora credono alle loro vuote parole. Nel qual caso sarebbe forse piú saggio un bel silenzio. Questa giunta, sulla GAD, farebbe bene a stare solo zitta.

Quale nome vorresti dare al Parco di Nazario Sauro?