Storico dell' "emergenza grattacielo"


------------Pagina in allestimento, mi scuso per il lento aggiornamento----------

Spesso si sente parlare di "emergenza" grattacielo. Ma siamo proprio sicuri che si tratti di una emergenza? Nel termine, infatti, vi è una componente di transitorietà della situazione. Di non quotidianità.

Io sono un residente nella cosiddetta "zona grattacielo", che in realtà occupa quasi un quinto del territorio comunale a vederla su google map, da poco. Forse per questo ancora non mi sono rassegnato a convivere con questo degrado. Chi abita qui da molto più tempo, tende a smorzare i risultati ottenuti dalle operazioni delle Forze dell'Ordine, dicendo che è sempre così: ogni tanto fanno una pulizia, poi le cose tornano come prima o peggio.

Per questo viene aperta questa pagina indipendente nel blog. Dedicata esclusivamente a cercare di definire uno "storico" della situazione del Grattacielo. 


Nota: la prima fruttuosa ricerca (anche la più semplice) è stata una breve ricerca sul sito della Nuova Ferrara. 




Il primo articolo che ho trovato risale al 15 Luglio 2007 e a leggerlo sembra di una attualità sconcertante. Evidenzio in rosso le parti più eclatanti e aggiungo commenti personali, ma lo riporto per intero, la versione originale la trovate qui


Grattacielo, la protesta
dei residenti esasperati

di Alessandra Mura
Sono esasperati i cittadini che vivono negli appartamenti delle due torri del grattacielo. Degrado, microcriminalità e tossicodipendenti che bivaccano nei giardini davanti ai condomini rendono la zona invivibile soprattutto nelle ore serali e notturne. E così gli abitanti hanno deciso di presidiare la zona con un presidio e una serie di inziaitive per riprendersi il territorio
Non è ancora buio, ma le creature notturne hanno già preso possesso dei giardinetti dei grattacieli. Tossicodipendenti, spacciatori, prostitute e protettori sparsi per le panchine e le giostre per i bambini. Che in quel quadro di degrado appaiono sempre più patetiche. Quasi sempre i residenti che ancora resistono all'assedio dei grattacieli da parte della microcriminalità, a quest'ora sono già rintanati nei loro appartamenti. Ma non ieri sera. Ieri hanno deciso di farsi forza, di uscire fuori. Per occupare pacificamente il loro territorio e difenderlo da presenze sgradite.
La galleria a ridosso della chiesa evangelica preda di schiamazzi e canti sguaiati fino a tardi; abusivi che dormono lungo i corridoi, davanti alle porte degli appartamenti; regole non rispettate. E minacce - anche - quando qualcuno cerca di farle rispettare. Una logorante convivenza, quella tra gli (più o meno) storici inquilini del grattacielo e il sottobosco che gravita attorno. Per questo ieri alcuni residenti hanno deciso di mettere insieme l'esasperazione e le forze comuni per organizzare una sorta di presidio dell'area 
(quello che proponevo io, niente di nuovo sotto il sole ndr).
Tra i partecipanti, fianco a fianco con i ferraresi, diversi immigrati. Che al pari chiedono il diritto alla tranquillità e alla sicurezza. Per sensibilizzare tutti, cittadini e istituzioni, su una situazione ormai insostenibile. «Io ci ho cresciuto i miei figli, qui ai giardinetti, li lasciavo soli a giocare senza un pensiero - racconta Cinzia, che abita al grattacielo da 40 anni - ora guarda come siamo ridotti. E sì che era una zona bellissima». Molti da lì non vorrebbero andarsene, vorrebbero che tutto tornasse come un tempo. Anche Manuel, che la casa l'ha comprata due anni fa, quando l'area era già calda. E che non vuole rassegnarsi. (questo sono io ndr) Durante una sorta di »ronda« dei cittadini attorno al perimetro dei grattacieli, si sgola a fermare le auto che, a dispetto del divieto di transito e sosta dalle 20 alle 6, continuano a sfrecciare nel controviale. «Non li leggono i cartelli? Il fatto è che vogliono fare solo il comodo loro. E attenzione: non è una questione di razzismo, ma di ordine pubblico». «I miei vicini sono pakistani - fa eco Denis - persone squisite, educatissime. Quello che non ci sta bene è il degrado». «Arrivano a saltarti addosso, per venderti la roba» interviene un altro signore. «Non ne possiamo più», conclude un cittadino macedone. Esasperato come tutti.

15 luglio 2007









Ora la domanda sorge spontanea, come è possibile che in più di un lustro NIENTE sia cambiato?!?

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16 Aprile 2006 (flashback)

In realtà, la pagina apparentemente più vecchia trovata fino ad ora su internet risale all'Aprile 2006
e la potete trovare qui. Si parla di un Progetto Laboratorio Grattacielo, del quale però non mi è stato possibile trovare altra notizia.

La cosa interessante è che si parla di un tavolo di lavoro tra Enti locali, mondo dell’associazionismo e cittadini per condividere soluzioni, visioni del contesto e azioni da mettere in atto. Si è assistito alla presentazione, da parte di Elena Zaccherini del Comune di Ferrara, del senso del “Progetto integrato di prevenzione comunitaria”, [...] che vedrà la collaborazione in rete di ben cinque assessorati comunali, è data dal finanziamento regionale del Progetto “Unità mobile per la solidarietà e la sicurezza”, promosso dal Servizio Solidarietà e Sicurezza del Comune.


Cinque assessorati e fondi dalla regione in un periodo di grandi disponibilità se rapportate a oggi. Io tengo molto agli incontri mensili, ma leggendo certe cose, viene da chiedersi: di cosa stiamo parlando? Ha senso continuare su questa strada se i risultati non si vedono dopo anni di interazione cittadini-istituzioni??



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30 Luglio 2007 /1
Contro la droga spaghetti e kebab
Purtroppo la strada dello "scendiamo in strada e riappropriamoci degli spazi non sembra aver funzionato... e quello di cui si lamentano i residenti in questo articolo non dice niente di nuovo rispetto a quello che si sente oggi e si sentirà domani alla riunione sicurezza per il Grattacielo.

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30 Luglio 2007 /2

"Perché gli unici interventi di pulizia (vedi grattacielo) da parte delle forze dell’ordine avvengono in periodo elettorale?"
si chiedono qui i residenti di Via Baluardi, così vicini alla zona grattacielo per certi versi. E ce lo potremmo chiedere anche noi. 



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19 Settembre 2007

Il sindaco si accorge dell'emergenza grattacielo e invoca la necessaria cooperazione fra Polizia Municipale e le Polizie di Stato. È chiare che è necessario mettere in opera in tempi brevi un piano efficace di intervento che si ponga l'obiettivo di stroncare lo spaccio di droga al Grattacielo. 
Solo che era il 2007 e il sindaco era Sateriale.

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