lunedì 17 dicembre 2012

Delimitare la zona di spaccio porta la droga direttamente in casa vostra

Noi residenti lo vediamo tutte le sere. Eroina, cocaina, tagliata male, dicono, viene comprata e venduta senza pudore. E allora il commercio si allarga. Non solo poveri ragazzi che non hanno più niente da perdere, noti ai servizi sociali. Ma anche benestanti con belle macchine, in cerca della carica per affrontare il week-end in tempo di crisi. E la voce si sparge. La zonizzazione dello spaccio porta inevitabilmente alla facilità di procurarsi la droga. Per tutti. Anche giovani studenti. E anche minorenni.
L'altra sera due ragazzi in bicicletta, una coppia, poco più che maggiorenni, hanno affiancato (ancora questo target non viene direttamente inseguito dai pusher) un nigeriano sulla trentina in bicicletta pure lui nel famigerato angolo Corso Piave-IV Novembre, hanno parlottato, un rapido scambio e si sono allontanati (i ragazzi, il pusher è così statico che potrebbe aprire un banchetto). I ragazzi pensano a divertirsi, mentre i genitori si accontentano di potersi permettere una casa in una zona dove la droga non arriva. Ma per il loro accontentarsi, lasciando che altri residenti si trovino in pochi a far sentire la loro voce, finisce che la droga arriva direttamente in casa loro. E con essa la disperazione.

Lo spaccio in zona stadio c'è, si sa. Lo sa la polizia che la sera ti dice che non possono fare granché, e le istituzioni che ti dicono che stanno facendo tutto il possibile. E forse è vero. Ma se lo spaccio è concentrato in una zona ben precisa, magari è perché forze dell'ordine e istituzioni riconoscono dei vantaggi nell'accettare che gli spacciatori e gli acquirenti agiscano quasi indisturbati in quella zona. Almeno non vanno in giro a disturbare il resto dei cittadini. E probabilmente lo pensano anche il resto dei cittadini. Io stesso non credo che avrei aperto questo blog, se non li avessi sotto casa.



Forse questo post può sembrare fazioso, di parte, dalla mia parte. In fondo perché il Sindaco (prendo il primo cittadino solo per rappresentare il cittadino comune), dalla sua casa in centro, lontano dalla zona di spaccio e dai nigeriani in bicicletta che ti guardano, prima ammiccanti, poi male, dovrebbe preoccuparsi di cosa succede ogni santa sera in zona stadio a Ferrara?
Certo, se ne può dispiacere, magari anche interessare mentre legge il giornale al bar o naviga su internet. Ma in fondo di problemi la città ne ha anche altri. 
Ma un problema, qui, c'è. Ed è un problema che riguarda tutte le famiglie, anche benestanti e che abitano in centro. E non è un problema solo etico. Ma pratico.

Fate sentire la vostra voce.
Come diceva una vecchio spot caduto nel dimenticatoio:
Occupati della droga, prima che la droga si occupi di tuo figlio.


2 commenti:

  1. mi complimento per l'idea del blog che spero avvicini e metta in contatto le tante persone qui residenti, esasperate dalla situazione sottovalutata (o ignorata), nauseante e pericolosa che impera. Ottima pensata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!
      Proprio questo è il nostro obiettivo!
      Siamo tanti a lamentarci, ma quando poi proviamo a fare qualcosa sembra sempre che siamo da soli!

      Se ci unissimo un poco, allora si che la zona stadio diventerebbe una zona pericolosa... per acquistare e vendere droga!

      Elimina

Quale nome vorresti dare al Parco di Nazario Sauro?