mercoledì 19 dicembre 2012

Non possiamo fare niente

Una delle cose che più mi fa imbestialire di questa situazione, è la frequente risposta delle forze dell'ordine alle segnalazioni di spaccio. Attenzione, per segnalazioni di spaccio non intendo la solita chiamata di una persona disturbata dal fatto che degli extracomunitari girano in bicicletta sotto casa sua. Che magari hanno perso qualcosa e sono brava gente. Ormai, quando io e altri residenti chiamiamo, è per segnalare ora, luogo, modello e numero di targa dell'acquirente, vestiti generici dello spacciatore e modalità di contatto. Siamo dei precisini, insomma.
Ciononostante, la risposta è invariabilmente: "appena ho la volante libera la mando a fare una perlustrazione". E se fai notare che da mesi hai questa risposta, ma gli spacciatori sono ancora lì a fare il bello e il cattivo tempo, ti dicono che per una serie di motivazioni "non possono fare niente" (anche se li arresti, tornano in libertà, una volante non basta per fermarli in bicicletta, alcuni sono solo sentinelle e se li fermi non puoi fare niente... ecc.. ecc...).

Vorrei però far notare che qualcosa si può fare, e la prova diretta è che qualcosa è stato fatto. In pieno periodo di Buskers, quando oltre ai residenti anche i turisti che arrivavano in treno potevano essere disturbati dal viavai, è stata fatta una maxi-operazione, della quale ignoro i dettagli, ma che ha chiaramente portato a una fortissima riduzione del fenomeno.

Passata la festa, gabbato lo santo, e tornato lo spaccio.  A settmebre è finita la maxi-operazione e ai primi di ottobre erano tornati gli spacciatori "stanziali" in C.so Piave.

E allora non è vero che "non si può" fare niente. Direi piuttosto che "non si vuole" fare niente.

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