venerdì 24 luglio 2015

Un giro per il quartiere, ma senza video.

Non trovate che la batteria dei cellulari sia diventata insostenibilmente debole per le loro prestazioni? Una chiamata, qualche chat ed ecco che la sera ti ritrovi attorniato da spacciatori e non puoi neanche riprenderli…
Quindi oggi vi racconto la situazione di Via Cassoli di ieri sera, sapendo che: se abitate qui ci credete perché l’avete giá visto, se non abitate qui sarete in grado di inventarvi una qualunque cazzata per dire che siamo visionari.
Per fortuna ieri non ero da solo, ero in (buona) compagnia di gente “foresta” alla quale spesso rompo le scatole con i nostri problemi e che a volte danno l’impressione di non credere, o meglio diciamo recepire non completamente, la situazione. Erano alcuni gli attivisti del movimento 5 stelle cittadino (non i rappresentanti, si badi bene) che da veramente tanto tempo non incontravo di persona. Intanto gli riconosco il merito di aver continuato la loro attivitá nella sala polivalente del grattacielo, dove si trovano alcune volte al mese. Considerando che lo fanno in silenzio e senza sbandierare a destra e sinistra la cosa, ma soprattutto che lo fanno anche DOPO la campagna elettorale, é un merito che bisogna riconoscergli. Altro merito la proposta nata da loro di andare a bere qualcosa ala fresco dopo la riunione e di aver scelto spontaneamente i giardini dietro l’usl. La scelta, fidatevi, era del tutto non banale. Anche perché mi sono accorto in questi giorni che molto poco furbescamente, la festa organizzata dal comune coincide perfettamente con le date del “reload”, manifestazione praticamente speculare (birra al fresco e concerti gratuiti) organizzata ormai da OTTO anni a questa parte con un numero cosí alto di sponsor da farmi pensare che il suo costo é decisamente maggiore del nostro festival locale. Le date del reload sono sempre quelle negli anni, quindi si sapeva. Inoltre il reload gode del patrocinio o quantomeno dell’appoggio dell’assessore alla cultura e dei servizi giovanili. Magari sarebbe stata una buona idea semplicemente spostare il reload da noi. O quantomeno… spostare le date!



Ma torniamo a ieri sera. Ci spostiamo dal grattacielo separati, io in bici e loro in macchina. Io allargo il giro per testare la situazione. All’incrocio fra Vittorio Veneto e Cassoli mi aspettano in quattro. Due praticamente in mezzo alla strada e tutti e quattro con le facce da commessi annoiati di una boutique del centro. Piú che l’attivitá in sè, é la sfacciataggine con cui gliela lasciano fare che fa cadere le braccia. Pochi metri e all’angolo della mutua ne trovo solo uno. Prima accenna a un fischio timido, poi visto che rallento per girare nei giardini si fa più coraggioso fino a fischiarmi dietro sonoramente tre volte. Solo un mio “ma vai a cagare” interrompe bruscamente il flirt. Arrivo fra i primi. Il gruppo in macchina mi raggiunge dopo e tra battute ironiche e un certo stupore mi raccontano che a momenti asfaltano uno spacciatore. L’autista gli inveisce contro, il passeggero a destra cerca una soluzione più diplomatica abbassando il finestrino per dirgli che se fa così é pericoloso. Purtroppo ignorava che quel gesto, abbassare il finestrino, sarebbe servito da segnale di richiamo ad altri cinque “scarafaggi”, che credendoli acquirenti si sono fiondati a circondare la macchina. Alla fine il guidatore aveva capito meglio di tutti la tecnica, e continuando a inveire si é allontanato. Questo é il nostro bel quartiere, e se sentite qualcuno chiamarlo giardino, scommetto che lo fa comodamente seduto sulla sua poltroncina in centro storico…

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