lunedì 20 gennaio 2014

Paranoia

Qualche tempo fa scrissi di getto qualche riga per inchiodare al web il malessere accumulato a seguito della chiusura, per tre giorni, del mio riscaldamento centralizzato da parte di una nota multi-utility (utility per se e per chi ha interessi collegati, anche politici). Questa volta "il grande male" del quartiere, il degrado, mi aveva colpito in pieno. Accusata la botta mi sono rialzato e ho risposto. Ma ho anche avuto la possibilità di analizzare da vicino le cause, assolutamente non banali, che lo hanno generato. La bozza di post è rimasta bozza fino a oggi, quando ho letto due notizie di degrado che riguardano il grande complesso del Darsena City.



Le notizie si seguono a pochissimo tempo l'una dall'altra. Prima due persone dell'est, evidentemente ubriache, pensano bene di darsele di santa ragione fino a finire nella darsena cittadina. Farebbe scappare da ridere se non fosse che non ci facciamo mancare nulla. Il degrado ci colpisce sotto tutti gli aspetti. Droga (nigeria e autoctoni), prostituzione
(non conosco e autoctoni), alcolismo (ex russia e autoctoni), e altri amenità del genere si concentrano al 90% qui da noi. Tutta colpa della stazione?  
La seconda notizia rende invece noto perchè una zona di passaggio del darsena city, che io stesso ho usato con la famiglia per andare al cinema qualche giorno fa, è stata "transennata" (poche transenne e tanto filo rosso e biaco, molto più economico): un grosso blocco di marmo si è staccato dalla parete esterna sul retro. Non male eh? E non è mica degli anni '60 quello... L'incuria dicono. Eh già, cosa ci vuoi fare? Con chi dovresti prendertela? I motivi ci sono,  e sono evidenti... Ma la statistica non mente. Tanti problemi tutti in zona sono più che sospetti. Ecco allora che mi riassale la paranoia. La stessa con la quale avevo scritto le righe riportate in basso. Qualcuno cerca di affondare il quartiere? Troppa paranoia per scriverle, all'epoca. Ma l'articolo linkato termina così: Un progressivo abbandono che porta alcuni titolari anche a pensare che tutto questo sia "voluto" perché «non è possibile che da anni sia tutto fermo in questo stato».
Allora non sono l'unico paranoico! Non sono l'unico a pensare che qualcosa si stia accanendo contro la zona.
Il complesso del Darsena City poteva essere il punto di partenza per la riqualificazione del quartiere. Invece, anche lui, è stato colpito dal grande male, tramutandosi da potenziale rinascita a ulteriore pietra tombale sul quartiere. Di questo e della paranoia facevo cenno nella bozza che dicevo. Alla fine facevo un appello, che oggi più che mai ha senso. Scrivetemi come il grande male ha colpito anche voi, o il palazzo vicino.

Il mio quartiere. Certe volte guardo il mio quartiere e mi chiedo perché è messo così. Ci sono poche, vaghe, giustificazioni che si rincorrono ciclicamente, quasi tutte non verificabili, impalpabili. La stazione, l'immigrazione, l'età media del quartiere... E poco più. Sempre le stesse.
Guardi altri quartieri e non ti sembrano così giovani i residenti. Guardi gli immigrati e pensi che qualcuno lavorerà anche, e che in fondo finchè qualcuno sniffa qualcuno vende! Togli pure gli immigrati, torneranno i tossici. La stazione. Ma siamo sicuri che sia sempre e comunque sinonimo di degrado? A Rovigo la stazione è bella. Sarà che è una città piccola...
Poi, cominci a conoscerlo meglio, il tuo quartiere. Vedi tanti piccoli segnali. Le strade messe un po' peggio che altrove. Vedi agenzie di affitti che si ostinano a cercare sempre nelle stesse zone locali in affitto per attività che spesso vengono usate per coprire lo spaccio (phone center, minimarket con 80% dei ricavi dalla vendita di birra, internet point...). E  molto spesso di gestori che cercano sono appartenenti a un solo stato africano (quale?). Non ha senso! Perché aprire tre negozi di quel tipo uno di fianco all'altro? Al di là che ovviamente creano un buco nero per le compravendite immobiliari in quel punto, per le semplici leggi di mercato non si dovrebbe fare! Non si dovrebbe creare neanche in assenza di un controllo esterno che si oppone. Si può creare solo con un controllo esterno che si impone!
Ma non basta, vedi piccoli negozi che chiudono perché non sono posti nelle condizioni di esprimere il loro potenziale. Succede, sai... la crisi... Ma vedi anche grandi realtà, supermercati addirittura, che chiudono perché non ci sono dirigenti ma solo cassiere. Possibile? Vedi grandi investimenti, come non se ne vedevano in città da anni e non se ne vedranno per decenni, buttati nel cesso per dei macr0-fallimenti. Vedi anche negozi di proprietà di grandi istituti (a vocazione sul territorio... dicono) lasciati vuoti per anni. Perché? Perchè mi chiedo!
Vedi immobili di pregio che una volta erano il fiore all'occhiello della città, dove la gente voleva andare a vivere e faceva investimenti! Ma com'è o come non è diventano degradati, malfamati, malgestiti, indebitati, freddi e poi vuoti. Immagini che ci sia una spegazione razionale, ma non la trovi. A meno delle solite osservazioni... la stazione... l'età media... gli immigrati...
Poi capita anche a te. Vedi gestioni che sono al limite del penale. Che non sembrano rispondere in alcun modo al "cui prodest". Insensati, ma con effetti devastanti. Subdoli, che solo situazioni estreme portano alla luce. E solo con ostinazione e caparbietà riesci a scoprire tutte le piccole cose che si nascondono sotto. Piccole dimenticanze potenzialmente devastanti, fatte da persone a cui hai dato fiducia, a cui hai dato il tuo voto. Stava per succedere a me. Stava per succedere un nuovo grattacielo. Un altro buco nero nel quartiere che distrugge gli investimenti dei residenti e mina quelli dei palazzi vicini.
No. Non succederà. Non ce la faranno. Questo quartiere è mio e io sono più cazzuto di un qualunque omuncolo che nell'ombra agisce in una direzione che non passerà. Voi, siete più cazzuti! Siamo più cazzuti e pure piuttosto incazzati. Lo siamo perché oggi c'è la rete. Ogni azione viene immediatamente conosciuta da ogni nodo e messa in relazione ad altri eventi. C'è un piano, già riuscito in parte di devastare economicamente questo quartiere, far crollare i prezzi delle case? Forse. O forse no. Da voi come va? Come siete messi nella vostra via? Nel vostro isolato, nel vostro condominio? Avete una situazione strana? Non vi bastano le motivazioni, sempre le stesse, che vi danno? Debiti mal gestiti o mal ripartiti? Un immobile lasciato a se stesso che rischia di distruggere il valore di quelli intorno?
Provate a segnalarci le vostre situazioni. Vediamo di mapparle e di capire il disegno grande.
Proviamoci.

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