lunedì 27 gennaio 2014

Viva la Protezione Civile!

Al di là di tutto: Viva la Protezione Civile! 



Prima di tutto perchè è uno strumento molto importante al servizio dei cittadini, costituito in prevalenza da volontari. Gente con la volontà di investire parte del proprio tempo a servizio della comunità, cosa che srevirebbe anche ai residenti del quartiere! In secondo luogo perchè ha la nuova sede in Piazza Castellina-Nazario Sauro e potenzialmente apporterà una certa dose di legalità in quella zona, altra cosa di cui ha bisogno il quartiere. E se anche l'impatto concreto sarà moderato, almeno hanno impedito l'apertura di un nuovo phone center!!
Sabato 25 Gennaio hanno fatto l'inaugurazione in pompa magna con tanto di Autorità del Comune e della Provincia. Grande assente, io. Non che fregasse niente a nessuno, ma una volta non mi sarei fatto scappare questo tipo di novità per il blog. Sarà l'età, o forse anche io sto diventando uno sfiduciato. 
Vi rimando comunque a quanto si legge sui giornali qui. Una nota interessante è sulle attività del centro, sostanzialmente tre.

Tratta da Estense.com. Natare come si riconoscano sempre le stesse persone ineteressate al quartiere!
Luogo di formazione delle associazioni di volontariato afferenti, quindi con riunioni anche serali che dovrebbero portare persone "normali" nel quartiere.
Possibile dimora saltuaria di associazioni senza sede fissa (si parlava di una cosa simile da mesi all'interno del comitato zona stadio, magari ci si potrebbe stabilire lì una o due volte al mese!).
Infine, sportello di interfaccia della protezione civile con i cittadini (non solo i residenti). Quest'ultimo punto è quello potenzialmente di maggior interesse, ma ci torneremo coi tempi e modi dovuti.
Uniche note negative, non si è fatta menzione di orari di apertura, anche se sembrano essere "ottimi e abbondanti", e le vetrine sono state oscurate, ovviamente per la tranquillità di chi sta dentro, purtroppo anche per quella di chi sta fuori.
In linea con il mio principio di "giusto ma polemico", richiamo anche l'attenzione su una piccola polemica nata dal comunicato stampa del comune. A quanto si leggeva qui, l'intera operazione era stata condotta dal Comune, non leggendosi in alcun luogo l'intevento del Gruppo GAD. Su questo ho anche avuto modo di discutere con persone sia nel gruppo sia vicine all'amministrazione. Leggendo l'articolo ho la netta impressione che la macchina amministrativa, oltre ad essere oltremodo inefficiente è anche oltremodo sfacciata. Inefficente perchè ha costretto i residenti ad attivarsi per ottenere un inizio di riqualificazione che non solo non doveva essere richiesto, ma non dovevamo neanche trovarci in una condizione da terzo mondo nella quale eravamo. Sfacciata perchè le briciole di interesse che siamo riusciti ad elemosinarle, dopo quasi un anno di battaglie (personalmente più di un anno), vengono riproposte come iniziative motu proprio da parte di una amministrazione attenta ai bisogni dei cittadini (sotto le elezioni ndb). La stessa amministrazione che nell'agosto 2012 contraddiceva il Questore sulla sicurezza in zona dicendo che era tutto sotto controllo (e lasciamo perdere le percezioni e le accuse di razzismo). Immediata la puntualizzazione mandata ai media dal portavoce del gruppo (che potete leggere qui), riporto per dovere di cronaca le mie conoscenze rispetto all'iter che ha portato all'occupazione dei lcali in oggetto. Conoscenze limitate visto che non ho preso parte all'iter in alcun modo, ma comunque maggiori di quelle di chi legge i giornali, avendo comunque condiviso parte del mio tempo con chi ha creduto sin dall'inizio in questo progetto. 
Mi limito alle date. La prima volta che ho sentito parlare di quei locali è stato in Agosto 2013, dal "Dottore di Castellina", Giuliano, che riportava una parte dell'incontro fra il neo costituitosi Gruppo GAD (a seguito della riunione del 12 Luglio che speravo portasse al Comitato Oltre mura, ndb) e il Sindaco. Nell'incontro il dottore aveva sottolineato la presenza del negozio, ora occupato dalla protezione civile, e della volontà del proprietario a non cedere alle richieste di affitto da parte di attività potenzialmente a rischio. All'epoca Giuliano cercò di convincere l'amministrazione a farsi carico dell'affitto annuale dei locali (ridotto) e di darlo in gestione a una associazione di beneficenza (credo la Namastè) dopo averla contattata e verificato l'ampia disponibilità, anche negli orari di apertura. Verba volant, si sà, e i fraintendimenti sono sempre dietro l'angolo, così mentre il dottore aveva capito che la cosa si sarebbe fatta, l'amministrazione non ci pensava neanche. Il fraintendimento è stato chiarito alla riunione del 26 Settembre 2013, alla quale partecipai anche io. Qui fui testimone della seconda volta in cui fu il dottore a richiamare l'attenzione sui locali. E qui ci si chiarì le idee sul fatto che l'amministrazione non si sarebbe fatta carico dell'affitto. Nessuno parlò all'epoca di comodato d'uso gratuito. Seguirono, a quanto so, numerosi contatti fra i vari soggetti della transazione e, in un modo o nell'altro, si arrivò alla felice conclusione di Sabato.

Ovviamente un grazie di cuore va a chi ha messo a disposizione i locali. Il resto sono quisquilie.

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