venerdì 2 maggio 2014

Rivedere la strategia

Evidentemente non sono l'unico a pensare che la festa della protezione civile sia stata un flop, legato probabilmente alle numerose iniziative concomitanti presenti negli stessi giorni. La pensano allo stesso modo anche due rappresentanti della coalizione di destra (link), che tramite lettera ai giornali chiamano in causa sindaco e presidente di circoscrizione, sottintendendo che la festa era stata fatta più a uso e consumo loro che per il quartiere. Ma le critiche più importanti vengono direttamente da una persona super-partes, il referente provinciale della protezione civile che in una intervista a telestense richiama l'attenzione sui limiti dell'organizzazione. Per la precisione, oltre alle manifestazioni dette nell'ultimo post si deve aggiungere anche quella suggerita da Gi.Bi. " vi era anche il Misen alla Fiera, con 100 stand gastronomici delle sagre paesane. Entravi con un biglietto dal costo di 10 euro e mangiavi quanto volevi... e mi dicono non erano assaggi! In tre giorni 25.000 presenze. Non male. ".
In effetti a fronte di tanto ben di dio, forse anche io non avrei partecipato alla festa all'acquedotto. Notevoli gli sforzi dei volontari, fra cui le associazioni del quartiere che hanno comunque fatto il possibile per massimizzare il risultato, garantendo una presenza costante e numerosa di persone al gazebo, distribuendo i volantini e raccogliendo associati.

Il Gazebo che sorride del comitato zona stadio (grazie a Gi.Bi. per la foto)
Approfitto anche per segnalare che lo stesso comitato questa sera ripeterà la biciclata per il quartiere, la classicissima del venerdì, e che ancora si allungheranno fino a Oroboni. Ormai i miei contatti in zona sono ridotti all'osso (è più di un mese che latito), e non so i motivi dell'estensione delle pedalate fino a zone solitamente non battute, ma immagino che tutto vada nella direzione di un quartiere unito contro lo spaccio, quindi ben vengano le modifiche! Mi piacerebbe avere da parte di chi le pedalate le fa fisicamente un'impressione su questa nuova soluzione! (C'è qualcuno in ascolto!?)



Nonostante la distanza fisica dal quartiere, penso spesso a cosa potrebbe migliorare la situazione (in fondo casa mia è pur sempre là). E una nota della lettera di cui sopra mi ha colpito. Si dichiarava che la festa è stata pensata male anche per la locazione visto che l'acquedotto non è luogo di spaccio. Questo, e lo dico da conoscitore del quartiere, non è vero. Ne è prova l'esistenza stessa del comitato zona stadio, ma anche io personalmente sono stato avvicinato da degli spacciatori proprio all'acquedotto, e mentre spingevo un passeggino oltretutto. Me lo conferma anche la vice presidente del comitato commercianti GAD che lì ha la sua attività. L'acquedotto E' zona di spaccio. E questo nonostante tutto. Nonostante il 90% delle (poche) attività del quartiere si concentrino lì. Finita la festa della protezione civile, parte Piazza Aperta, dal 5 al 30 Maggio una festa che occupa tre pomeriggi a settimana. Poi c'è estate bambini e numerose altre iniziative. Per stessa affermazione dell'amministrazione l'acquedotto è stato scelto come centro nevralgico per gli eventi che riguardano l'infanzia in città. Questa era infatti la (scarsissima) motivazione che mi dava l'amministrazione per non agire quando proponevo una riqualificazione per Nazario Sauro che coinvolgesse i bambini. E nonostante tutto ciò, l'acquedotto è anche teatro di spaccio! Immaginate quanti altri n-mila eventi dovrebbe organizzare l'amministrazione in Monti Perticari o in Castellina prima di ottenere una riqualificazione completa! Questo tipo di eventi non funzionerà MAI! E' inutile che ce li spaccino come interventi dell'amministrazione per la riqualificazione del quartiere. Non funziona, è evidente!
Una cosa è certa, chiunque vinca le elezioni e si sieda in consiglio con l'intento di cambiare le cose nel quartiere deve indubbiamente rivedere la strategia. Quella portata avanti fino ad ora, semplicemente, non funziona. Si potrebbe opinare che una qualunque strategia sarebbe meglio del caos e noncuranza che hanno regnato fino ad oggi, ma la questione, come ho mostrato, è più radicata. Le feste una ogni tanto non servono. E' la famosa differenza che corre fra regalare un pesce o insegnare a pescare. Ci hanno tolto l'esca, la canna, i pesci, l'acqua e oramai anche il fiume, ma ogni tanto ci regalano un branzino. E poi ci dicono che dovremmo essere felici del branzino. Io dico no! Io dico che voglio un quartiere che abbia le condizioni per riqualificarsi in modo autonomo, senza l'intervento pressapochista e saltuario dell'amministrazione. L'amministrazione deve creare le condizioni per uno sviluppo positivo autonomo. Quali sono state fino ad oggi gli interventi in questo senso? Io sarò di parte ma non ne vedo! Non uno, uno solo! Se voi, cari amici elettori del PD, ne vedete uno, provate a dirmelo…




P.S. Forse l'unico degno di nota è l'intervento in Nazario Sauro, ma bella forza, ho dovuto insistere dodici mesi e mettere in piedi sta "mulinazza" prima di ottenere qualcosa!!

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