venerdì 8 maggio 2015

Russia vs. Nigeria

Premetto che quanto segue non é stato verificato da fonti ufficiali, ma dato che ho massima fiducia in chi me lo ha raccontato e dato che ha un livello tragicomico notevole lo riporto pari pari. Se poi qualche tutore delle forze dell’ordine smentisce o conferma meglio. 
Nella lista delle “cose che abbiamo fatto per la GAD”, ribatezzata da oggi “cose inutili che abbiamo fatto per la GAD”, vi era la messa in sicurezza dei passaggi ciclopedonali di IV novembre. Questo, in vero sarebbe utile davvero almeno per due tipologie di “residenti”: la prima sono i ragazzacci del comitato zona stadio che anche stasera si ritrovano alle 21 in Cassoli per la pedalata serale per il quartiere. A questo proposito vi invito ad andarci, io come al solito passo (come ho dovuto passare anche la corsa col prefetto di ieri mio malgrado).



Nel percorso sono previsti infatti numerosi attraversamenti delle vie del quartiere. L’altra tipologia é, ovviamente, la nostra nemesi, lo spacciatore modello. Quello che per soddisfare la clientela mette a repentaglio la sua stessa incolumitá, sfrecciando a zig zag e attraversando vie importanti come IV novembre come se si trovasse sui simpatici sampietrini livellati del centro. E in effetti spesso mi son chiesto come era possibile che nonostante questa propensione al suicidio ancora nulla era capitato. E la risposta mi é arrivata dal seguente aneddoto, piuttosto simpatico. Iin sintesi la risposta é: al contadino non far sapere quel che accade nel quartiere. Altrimenti detto, lo stesso evento, se accade in centro ha grande risalto sui giornali, se accade alla GAD spesso non se ne parla neanche. Vedasi l’aggressione con furto di cellulare ai danni di una ragazza da parte di alcuni uomini di colore in Corso Piave di cui sapete solo voi che leggete i blog di quartiere.

Ma torniamo all’aneddoto. Qualche tempo fa, se ricordo bene era il week end dell’11 Aprile, ci siamo svegliati senza un semaforo nel famoso incrocio del punteruolo (IV Novembre-Cso Piave). O meglio, il semaforo c’era ma era in posizione non convenzionale (orizzontale nella fattispecie).  Vabbé, ho pensato, qualche imbriaco ferrarese. E infatti nei giorni successivi non si faceva nessuna menzione sui giornali della cosa. E invece la storia sotto era molto piú interessante. Verso le 4 del mattino una frenata brevissima seguita da un bel “ciocco” ha svegliato il testimone oculare. Cose che capitano alla GAD. Il riprendere il sonno é reso ancor piú difficile da un broken english tipico nigeriano che urla qualcosa come “I call my boss” (chiamo il mio capo). A questo punto, passato il sonno, tanto vale andare a vedere che succede. Succede che una BMW ha steso un semaforo causandosi non pochi danni alla parte davanti. All’arrivo dei Carabinieri, il conducente, probabilmente di nazionalitá russa, spiega inutilmente la causa. All’improvviso un ragazzo di colore (posso presumere nigeriano?) in bicicletta sfreccia in mezzo a IV Novembre da Corso Piave, per evitare l’impatto (e alle volte mi chiedo perché), il conducente non puó fare altro che sterzare e stendere il semaforo. Spiegazione inutile perché il risultato é lo stesso. Multa e addebito delle spese per il semaforo!! Oltre naturalmente ai danni importanti sulla macchina. Il secondo atto della commedia (tragica per i residenti) va in scena la sera successiva, quando il signore russo, cui pagherei volentieri una birra, torna con altri tre amici e due biciclette, apparentemente tutti particolarmente allegri dall’alcool, e stazione per qualche tempo nei pressi dell’incrocio in attesi di saldare i conti. Qui scendiamo nella leggenda ma dicono che quella sera non si sia visto neanche uno spacciatore in giro. Chissá se i signori sono interessati ad essere assunti come vigilantes dedicati alla GAD…

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