Una lettera molto interessante è apparsa su estense.com scritta da Luca Caprini, il segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia. La lettera viene riportata in toto di seguito, ma la conclusione è, per il blog, molto interessante: rinnoviamo il nostro invito a voi cittadini a sensibilizzare chi ha
responsabilità politiche od amministrative sul problema della sicurezza
in città. Aiutateci ad aiutarvi.
Il segnale è chiaro, noi cittadini, soprattutto noi residenti in zona stadio, possiamo e anzi dobbiamo intervenire in una sorta di cooperazione con la Polizia per migliorare il loro servizio (e il nostro benessere).
La mia domanda è: COME?
Il termine sensibilizzare può essere letto in molti modi. Per questo il blog contatterà direttamente il Sig. Luca Caprini per sapere cosa possiamo fare. Se siete interessati, rimanete sintonizzati!
Segue la lettera.
Luca Caprini
Il segnale è chiaro, noi cittadini, soprattutto noi residenti in zona stadio, possiamo e anzi dobbiamo intervenire in una sorta di cooperazione con la Polizia per migliorare il loro servizio (e il nostro benessere).
La mia domanda è: COME?
Il termine sensibilizzare può essere letto in molti modi. Per questo il blog contatterà direttamente il Sig. Luca Caprini per sapere cosa possiamo fare. Se siete interessati, rimanete sintonizzati!
Segue la lettera.
Dal radiomobile al radiotaxi
Sulla stampa locale delle ultime
settimane, spiccano episodi di microcriminalità ai quali le Forze
dell’Ordine, pur dovendosi confrontare con un sempre maggior calo delle
risorse, stanno dando una risposta in termini di denunce in stato di
libertà e di arresti.
Molti cittadini, però rimangono sorpresi
dal fatto che, anche in caso di arresti in flagranza, gli individui
identificati come responsabili di reati, non vanno in prigione.
La frase “li prendono e li mettono subito fuori”
serpeggia liberamente e, a nostro parere, è il caso di spiegare ai non
addetti ai lavori come si arriva a questa situazione o quantomeno
enunciarne una delle cause.
Le carceri italiane sono strapiene, al
punto che l’Europa ci ha dato pochi giorni fa una sonora “lavata di
capo” per quanto riguarda la condizione di chi vi si trova ristretto;
una delle conseguenze, per esempio è la nota dell’ANSA che riportiamo
testualmente:
- MILANO, 15 GEN – Il Procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati ha invitato i pm milanesi a ricorrere il meno possibile al carcere e a ”ricorrere nella misura più larga possibile alle misure alternative” sia in termini di misure cautelari che in tema di esecuzione. Lo ha reso noto il Procuratore Capo in un promemoria nel quale si richiama la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul sovraffollamento delle carceri.
Questa disposizione, più che una scelta, è
la presa d’atto di un sistema vicino al collasso. I risultati sono
sotto gli occhi di tutti; Polizia e Carabinieri, dopo aver colto sul
fatto e portato in ufficio gli arrestati per gli atti, li accompagnano
con cortese sollecitudine a casa loro.
Tralasciando l’effetto psicologico che
questi eventi possono avere su chi lavora sul territorio, rimane
l’amarezza di constatare che le macchine di Polizia e Carabinieri
rischiano di trasformarsi in taxi gratuiti per chi si fa beffa delle
Leggi e del vivere civile.
Ciò nonostante ci sentiamo in grado di
garantire il massimo impegno nel nostro lavoro; vorremmo però di nuovo
ricordare che il personale di Polizia a Ferrara sta calando
significativamente e pertanto rinnoviamo il nostro invito a voi
cittadini a sensibilizzare chi ha responsabilità politiche od
amministrative sul problema della sicurezza in città. Aiutateci ad
aiutarvi.
Il segretario provinciale del Sindacato Autonomo PoliziaLuca Caprini
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