venerdì 25 gennaio 2013

In attesa dell'esercito, intervenga la Municipale

Si sente, alle volte, invocare l'intervento dell'esercito, forse come provocazione, per risolvere una situazione che è vissuta dai cittadini come fuori controllo, quella dello spaccio di droga in zona stadio. Di risposta le istituzioni, anziché raccogliere la provocazione, continuano a minimizzare il problema (altrui).
Tutte le idee sono benvenute, ma su questo blog mi sono posto il limite di proporre cose realizzabili a livello locale.

Una proposta, quella di colpire (non fisicamente) gli acquirenti lasciando perdere gli spacciatori, l'avevo fatta alla riunione di Dicembre. Su questo mi sono attivato e una rete di residenti interessati si sta creando (mandate una mail a contatti!!).
Alla riunione di Gennaio, ho fatto una richiesta precisa alla amministrazione comunale. L'intervento SISTEMATICO della Polizia Municipale nel controllo del territorio. In particolare degli spacciatori in bicicletta.
La proposta nasce da due considerazioni:

1) L'utilizzo della bicicletta è un'arma importante in mano agli spacciatori che riescono a mantenere l'anonimato e risultare quasi imprendibili alle forze dell'ordine che si muovono in macchina

2) La localizzazione in pochi punti di spacciatori che stazionano in attesa e in cerca di clienti. Tutti i fenomeni di spaccio sono insopportabili, ma quello che avviene all'incrocio fra Cso Piave e IV Novembre è uno schiaffo al significato stesso della parola "Stato". Il metodo di spaccio è sfacciato, palese, dichiarato, e gli acquirenti lo sanno.

Senza la necessità di investire nuove risorse, che a quanto sembra non ci sono, propongo di mettere due giorni la settimana per tre ore notturne, due (quattro?) agenti della Polizia Municipale (magari turnabili) a controllare la sicurezza delle biciclette usate da chi passa in quel punto. Tutti, bianchi e neri. Anche se apparentemente non ci sono evidenti infrazioni. Non controllare l'attività legale o meno di chi passa, badate bene, ma solo far sapere a chi gira in bicicletta che c'è uno stato con delle regole. Punto. È chiedere troppo? In fondo non è tanto diverso da quanto già fanno con la lotta alla prostituzione. Anzi, lì è stata richiesta una ordinanza speciale, che in qualche modo limita anche la libertà personale. In questo caso si tratta SOLO di far rispettare una legge.

La risposta alla riunione è stata meno che vaga. Innanzitutto ho dovuto aspettare due turnate di domande, mentre il giardino pieno di sporco e le biciclette che ostacolano il passaggio hanno avuto risposta immediata. Poi, grazie alla sollecitazione del moderatore Zangara, è giunto il mio turno, ma sono stato liquidato con un commento sul fatto che questi controlli rientrano in un piano più vasto che la PM ha già messo in atto. In pratica, si paragonava la richiesta ai controlli del mercato il lunedì mattina, quelli per far cassa, per intenderci.
A fronte di una domanda alterata, quanto precisa, se si poteva fare SI O NO, la risposta è stata che ci guarderanno. A chi di dovere, io questo osso non lo mollo. Ci credo troppo. Una risposta deve arrivare, e che sia convincente.

Naturalmente non vi è una reale intenzione di migliorare la sicurezza della viabilità in zona, ma di dare un segnale di presenza delle istituzioni in un territorio che in quella fascia oraria non è dei cittadini (e non lo dico io, ma le forze dell'ordine). 

Concludo osservando che sicuramente non sarà bello per i poliziotti avere a che fare con certa gente, ma questo è quello che chiedono a noi residenti di fare da anni, anche quando torniamo a casa con i bambini nella prima serata.


i controlli sulle biciclette devono essere fatti a tutti, belli.... e brutti.
Tratta dal Resto del Carlino di Pesaro, volete che mi denuncino quelli di Ferrara?





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