martedì 27 agosto 2013

L'acquirente accerchiato! (on line)

Qualche post addietro vi avevo accennato a una buona notizia.

Fermoimmagine, opportunamente modificato, della buona notizia (leggi sotto).
Un piccolo prologo: nelle mie considerazioni sul come risolvere il problema spaccio in zona stadio, e magari zona GAD, io stesso attraverso fasi alterne sul reale impatto che penso possano avere le istituzioni. Penso che si debbano seguire più linee d'attacco per risolvere il problema spaccio, e una è sicuramente quella di pretendere che, chi è preposto a farlo, lo risolva rispettando il suo dovere. Ma per volontà o impossibilità (non uso il termine incapacità anche perchè fra chi è preposto a risolvere il problema includo anche le forze dell'ordine) alla luce dei fatti, in dieci anni il problema, pur segnalato dai residenti, non è stato risolto. Più volte, infatti, nel corso degli anni i residenti si sono organizzati in comitati, hanno raccolto firme, hanno protestato, sono scesi a "occupare positivamente" gli spazi e hanno cercato di contrastare lo spaccio implorando l'intervento delle istituzioni. Perchè allora sperare che oggi le cose siano diverse?
Purtroppo, come residenti, non abbiamo la possibilità di distinguere dove arrivano i reali impedimenti, legati alla scarsità di fondi o alle leggi inadeguate, e dove cominciano eventuali scelte sciagurate, finalizzate a (provare a) contenere in una determinata zona un fenomeno comunque non eliminabile fino a una complottista teoria di degrado mirato di una zona per fini speculativi.
Ecco allora che assume importanza la seconda linea di attacco. Mirare, pur rimanendo nella legalità, direttamente alle cause del problema. Non tanto gli spacciatori, che hanno poco da perdere o comunque facilmente rimpiazzabili, quanto più gli acquirenti.
Gli acquirenti devono capire che se vengono ad acquistare droga nella nostra zona saranno quasi sistematicamente segnalati alle forze dell'ordine. Poi possono fregarsene o decidere di cambiare zona, ma intanto devono saperlo. E' una specie di evoluzione del "accerchiare gli spacciatori" suggerita dal comandante della mobile di Ferrara.
A quanto ho sentito (solo voci), quando un acquirente di grosso taglio viene preso si sfrutta la sua posizione per carpire quante più informazioni possibile su chi lo rifornisce. A parer mio, invece, questa persona deve essere sputtanata il più possibile (pur rimanendo nella legalità, naturalmente), e in una città come Ferrara la cosa è facilmente raggiungibile.
Scusate il prologo, arrivo alla buona notizia.
Per la prima volta, quasi in diretta sul gruppo facebook, un acquirente è stato visto (e segnalato agli organi preposti) nelle varie fasi del suo delinquere: durante l'attesa, nello scambio con lo spacciatore, durante il consumo e anche negli effetti collaterali. Procedendo con ordine, lo sventurato acquirente su Audi A3 tre porte, targata (ehhhh esagerati... chi deve sapere, sa), ha pensato bene di aspettare il pusher in Cesare Battisti, una delle vie più "vive" sul gruppo facebook, tanto che l'attesa e lo scambio sono state casualmente immortalate durante una ripresa amatoriale del bel panorama con sullo sfondo il grattacielo. Senza commentare la bellezza delle immagini di Ferrara da quella posizione, in un angolino delle riprese, per caso, sono finiti l'acquirente, lo spacciatore e la piccola cricca di amici del primo, che hanno deciso di inalare lo stupefacente (si suppone) direttamente sul luogo di acquisto. Non so se la cosa è stata segnalata per tempo alle forze dell'ordine, ma non sono intervenute sul posto. Dopotutto si sa che con i tempi tecnici di intervento si rischia sempre di colpire nel vuoto. Inoltre, il possesso non è punibile se la dose è limitata, e in questo caso, difficilmente si poteva definire la quantità. Il piccolo genio, però, dopo essersi allontanato, ha avuto al sfortuna di avere problemi col motore proprio in Corso Piave, nei pressi della casa di una famiglia piuttosto attiva nella rete contro lo spaccio (e l'acquisto...) di droga. L'acquirente, con un vestito piuttosto riconoscibile, ed evidentemente fuori di giri, ha aspettato il carroattrezzi inveendo e sbraitando, in pieno pomeriggio, tanto da attirare l'attenzione dei residenti, fra cui detta famiglia, che avendo da poco visto il bel video sul gruppo facebook ha impiegato poco a riconoscere l'acquirent. A quel punto, appena capito il motivo dell'agitazione del personaggio, ha pensato bene di segnarsi la targa e di descrivere l'intera vicenda alle forze dell'ordine, a partire dalla segnalazione video su facebook.
Queste ultime non sono potute intervenute, purtroppo, essendo impegnate in altre zone, ma l'operatore dopo aver richiesto informazioni su chi eravamo e come operavamo, ha preso gli estremi della coppia per poterla ricontattare a breve. Ovviamente le priorità delle forze dell'ordine non si discutono. E' un peccato però che non ci fosse una pattuglia libera in zona (come peraltro richiesto recentemente al primo cittadino). In questo caso avrebbero per esempio potuto verificare le condizioni dell'uomo alla guida. O almeno dargli un segnala che contravvenire le leggi in questa zona potrebbe avere delle conseguenze. O alla peggio, come osservato dalla coppia che ha chiamato, rincuorare i residenti, limitarne la frustrazione, e incoraggiarlo a "circondare gli spacciatori" come si legge frequentemente. Purtroppo questo non è stato possibile. Per questo non mi rimane altro che fare io un encomio personale a chi ha segnalato l'evento, sperando che sia il primo di una lunga serie, e rivolgermi direttamente a chi ha comprato la droga.
Spero che tu, con la audi A3 mi legga, stronzo. Tu e tutti quei coglioni che vengono a comprare merda sotto casa mia. Non voglio impedirvi di drogarvi, siete maggiorenni e vaccinati, voglio solo aiutarvi. Perchè fare della strada per comprare la roba? Spostiamo lo spaccio sotto casa vostra, stronzi!

Piccola nota finale. La coppia di cui sopra pochi giorni dopo, mentre si accingevano a uscire di pomeriggio con il pargolo, appena arrivati in strada sono stati testimoni di una scena ai limiti del decente. In una Corso Piave moderatamente popolata grazie alla Festa del Monaco hanno visto due individui italiani affrontarsi con fare molto alterato (e non è gente che esagera, credetemi) fino alla mitica frase "Non ti taglio la faccia solo perché sei italiano". Che sia gente che di solito ha a che fare con gli extracomunitari???!!! (come nota il testimone oculare su facebbok). A quel punto, da genitori coscienzosi,  non gli è rimasto che rientrare in casa e chiamare le forze dell'ordine. Non so se sono poi intervenute, ma nessuno ha sentito il bisogno di dare la notizia. Io si. Per voi è normale? Per me no. Per chi comanda, si.

2 commenti:

  1. Grazie a te per questo blog e per questo post. Chi viene a Ferrara, sopratutto in treno, per visitare una città notoriamente ricca di arte e cultura deve sapere che Ferrara non è solo questo. Tutta la mia riconoscenza e l'appoggio per iniziative future!

    Una sventurata residente di Viale Battisti

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  2. Grazie!!! Probabilmente lo sei già, ma in caso contrario, iscriviti al gruppo facebook e mandaci le tue segnalazioni!!!

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