giovedì 7 novembre 2013

Stop alla droga o allo spaccio?

Oggi mi prendo la libertà di fare una nota "personale" su come vedo io il problema spaccio. Eh, si, perchè il mio problema è lo spaccio, non la droga. Lo preciso perchè spesso le persone con cui parlo cadono nell'errore di associarmi alla lotta alla droga. Complice di questo è anche una foto fatta dal Carlino e usata con una certa frequenza,che mi ritrae mentre affiggo il mitico lenzuolone con su scritto "STOP ALLA DROGA". Il fatto è che l'idea di mettere le lenzuola con quella scritta, dovrebbe esserci ancora traccia nel forum, non era mia, ma di FRA, già molto attiva sul blog ai suoi inizi e ora referente dle Comitato Zona Stadio. Quando ripresi l'idea per la festa dei bambini, ovviamente, ripresi in toto anche la frase.


Per questo, in modo più o meno scherzoso, mi sono anche beccato più volte del "moralizzatore". Proprio io, figurarsi!
Approfitto quindi di questo spazio per dire la mia, nuda e cruda. In realtà, col senno di poi, io avrei scritto "STOP ALLO SPACCIO" e magari avrei anche aggiunto in piccolo "sotto casa mia". Non perchè io sono favorevole alla droga, non a quelle pesanti, almeno, ma perchè il problema è complesso, spinoso e con mille sfaccettature. Non ho nè titolo nè interessa a esprimere il mio parere nel tema. Nell'ultimo post, a fianco del consigliere di circoscrizione c'erano i consigli di un'Associaizone contro la droga (che ha sede al grattacielo), sulle quali non ho espresso nessuna opinione. Anche quando la stessa associazione ha sentito il bisogno di "polemizzare" sulle mie proposte (a febbraio, quando le proposte erano proprio mie perchè le facevo e firmavo io), non mi sono addentrato nel loro territorio. La droga e i drogati sono un problema della città, e la città deve attivarsi. Io, o noi, sono solo un residente di un quartiere e porto avanti la mia battaglia. Non è che a me del fatto che i giovini si droghino non me ne fotte niente, ma me ne frega come a qualunque altro residente e non è per questo che è nato il blog. A me interessa il problema spaccio, qui. Per la droga mi interesserò nelle sedi opportune. Anche perchè per droga, si possono intendere molte cose. Ci sono le droghe pesanti, che a parte Saviano e pochi altri nessuna ha mai pensato di legalizzare. Ci sono quelle leggere, sulle quali esistono anche trattati scientifici e storici che ne mitigano gli effetti distruttivi (entrambe le tipologie le potete trovare qui, se volete). Ma bisognerebbe metterci dentro anche l'alcool allora. E qui casca l'asino per me. Moralizzatore! Ma quando mai! Io poi, che non disdegno una pinta o due, dopo la terza pinta (doppio malto naturalmente). Cosa potrei andare a dire a quei ragazzotti che si fanno portare in ospedale dopo una sbornia colossale! Che stanno prendendo interesse mediatico e sui quali immagino che interverrà anche il vescovo, con buona pace di chi vede vendere morte sotto casa sua. Che non fanno più i fegati di una volta? Meglio di no, meglio lasciare da parte le prese di posizione sulla droga, sugli effetti, sulle mille problematiche e concentrarsi sul nostro problema: sicurezza e degrado legato allo spaccio. Anche perchè, ho l'impressione che le varie "così non risolvi il vero problema", "se c'è offerta c'è domanda", "se li sposti solo cosa risolvi"... servano solo come belle scuse per parlare parlare parlare e poi non fare niente di niente, rendendo di fatto la droga libera e, in sostanza, legale. Quindi meglio tacere del resto e ne parli chi se ne intende e studia il fenomeno. Io, se proprio dovessi sposare un punto di vista... sceglierei quello di Natalino Balasso!






P.S. Per i rompicoglioni che non hanno capito l'ironia fatevi un girosu wikipedia per vedere il CV del Balasso....

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