lunedì 25 novembre 2013

Il papa nero...


Qualcuno (o era forse qualcun altro?) dice che quando avremo un papa nero la fine del mondo sarà vicina. Non so, a me basterebbe che fosse vicina la fine dello #spaccioinzonastadio. Riprendo questa notizia datata lo scorso 22 Novembre, ma purtroppo sempre attuale.

Chi l'ha visto? A destra Lucky Okieko, noto come "il papa"  (tratta da estense.com)

I due bellimbusti che vedete nella foto erano stati arrestati alla fine del Gennaio 2013 (10 mesi fa), come seguito all'operazione "November rain" che portò alla pulizia MOLTO temporanea del mio amato "Parchetto dei caduti per la droga" (detto anche "parchetto delle percezioni soggettive" e sul cui nome ufficiale tornerò con un post dedicato). A oggi la situazione nel parchetto non si è spostata di una virgola e il motivo è legato anche agli eventi che hanno colpito questi due  personaggi.
Sorpresi con 25 grammi di COCAINA in casa, con buona pace degli antiproibizionisti delle droghe leggere e ben pensanti sul movimento dei popoli, furono arrestati dagli uomini del "santo subito" Dr. Crucianelli, comandante della mobile.
Non certo per colpa delle FFdO i due furono SCARCERATI il giorno successivo.
Pausa di riflessione.








Ho detto SCARCERATI il giorno successivo, ok? Ci siamo? Bene. Scarcerati ma con divieto di dimorare in città. Praticamente uno stato di polizia. Mi aspettavo un sit-in dei centri sociali in piazza per protesta, estimatori del movimento dei popoli in testa, ma si vede che c'era freddo. Va da sé che se i due giovani si fossero fatti qualche mese di galera, la situazione nel quartiere ne avrebbe giovato. Invece i due si sono limitati a spostarsi (forse con l'attività) fuori dalla provincia e già questa è una notizia. 
Fortunatamente le indagini sono andate avanti e i dati raccolti nell'operazione hanno verificato il loro coinvolgimento diretto nello spaccio nel periodo prima dell'arresto, grazie al quale è stato possibile emettere un'ordinanza di custodia in carcere. I due, rintracciati a Padova e Reggio Emilia, sono ora all'arginone. Speriamo che lo siano venuti a sapere anche i loro colleghi che ogni mattina, pomeriggio e sera, occupano il parchetto in attesa che venga costruita l'area di sgambamento cani e che i ferraresi cinofili sostituiscano quelli grassocci, pelati, attempati e pure un poco sfigati cocainomani.
La nota, triste, è sulle "regole del gioco" alle quali dobbiamo sottostare. Prima ne prendiamo atto meglio sarà. Lo so che è ingiusto, ma è così. Potremmo stare anni a discutere, come fanno i "commentatori anonimi" di estense.com, su come dovrebbero essere le leggi a Roma, ma intanto fuori dalla finestra si continuerebbe a spacciare. Le cose stanno così. Li arresti e il giorno dopo escono. Chi compra può al massimo essere segnalato come consumatore abituale. Chi vende a piccole dosi, a meno di lunghe e dispendiose operazioni di polizia, è praticamente impunito. Queste sono le regole, ma nonostante questo lo spaccio lo fanno alla luce del sole solo in poche zone della città, compresa la nostra. Su questo dobbiamo concentrarci. Perchè da noi sì e da altre parti no? Scardinato questo sistema, torneremo ad affrontare il "problema droga" con maggiore serenità, con il resto della società come è giusto che sia. Fino ad allora, il nostro problema è lo spaccio, quello cotto casa nostra. 
Telecamere alla mano, scendiamo in strada!

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