venerdì 15 febbraio 2013

Osservatori dell'ordine

Post notturno oggi, dal ritorno di un giretto nel quartiere. Nonostante la stima per le forze dell'ordine, qualche giorno fa parlai male della Polizia. Sembra brutto, quindi, per par condicio, stasera riporto la chiamata ai Carabinieri.
Soliti quattro spacciatori fissi in Corso Piave, davanti all'edicola. Solita chiamata alle forze dell'ordine. Ma che chiami a fare, direte voi. E no! Me lo dicono in continuazione alle riunioni al grattacielo, e anche gli assessori. Quasi un mantra. Siamo osservatori privilegiati noi! Chiamate, chiamate fiduciosi le FFdO quando vedete delle cose che non vanno, le nostre segnalazioni sono il loro pane quotidiano.
Non per tutti. Qualche operatore, magari più stanco (o più schietto?) non risponde in modo coerente col mantra. Tant'è che in tutta risposta mi dicono "tranquillo, la zona è sotto osservazione". Si, ma è così da almeno un anno e mezzo, replico. "Eh, anche di più" mi dice lui. E insiste "Ma lei sa quante zone sono messe così?". Dove si permettono di fermarsi ad aspettare i clienti, io ne conosco poche, soprattutto così a ridosso di abitazioni. "Lei quali ha in mente?" chiedo. Glissa. E quali operazioni pensate di sviluppare con l'osservazione? chiedo. "Sa, non siamo mica tenuti a dare spiegazioni a lei", no certo, lo capisco, ma la situazione è così, cosa pensate di fare? "Osserviamo" conclude.
Osservano. Più che da tutore dell'ordine, mi sembra una risposta da osservatore dell'ordine.
Almeno mandate una pattuglia? chiedo. "Mandare una pattuglia quando abbiamo tempo non ci costa niente".
Bontà sua. Mi piacerebbe vedere quando hanno tempo, ma anche io ho una vita.

Buonanotte.


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