giovedì 18 settembre 2014

Percezioni un paio di coglioni!

Ferrara é la venticinquesima cittá più pericolosa d'Italia (link), l'avreste mai detto? Io sí, e anche il sole 24 ore.
Ringrazio la redazione di estense.com per aver giustamente censurato il mio commento all'articolo linkato, ma lo riprendo come titolo del post perché quando ci vuole ci vuole.  Poi adesso partiranno le arrampicate sugli specchi per inventarsi mille e più motivazioni per cui la classifica é sbagliata  e chissà quale altra cosa. Ma sia chiaro: non l'ho fatta io, non l'ha fatto il comitato zona stadio e neanche quei bricconi dell'associazione residenti GAD,  é una classifica nazionale, fatta da un giornale serio.
Quindi mi si consenta di riaffermare, poco elegantemente, "percezioni un paio di coglioni" e se lo avessero capito (o ammesso) per tempo non saremmo ancora qui a menarcela con gli sbandati che si accoltellano!

Ad ogni modo é con viva e vibrante emozione che vi segnalo che Lunedí prossimo il problema GAD approderà in consiglio comunale dopo mesi, ma che dico! ANNI! che non si vedeva!




Ok, l'hanno presentata quelli di Forza Italia, ma anche i 5 stelle sono belli attivi sull'argomento e credo che avranno qualcosa da dire. A questo proposito, come ogni mese QUESTA SERA si ritrovano con i consiglieri alla SALA POLIVALENTE del
grattacielo alle 21. Quale miglior occasione per andarli a trovare e spingerli a presentare le nostre istanze Lunedí 22? Se no chi aspettate, il sindaco!??! AHAHAHAHAHAHHAHAH

Si scherza naturalmente! Infatti anche il sindaco, stando al Carlino, si é svegliato e ha chiesto con urgenza un incontro con il prefetto per la sicurezza alla GAD per il 26 Settembre! Ma pensa, proprio prima della mozione (o come si chiama) di Lunedí, INCREDIBILE AMICI!!!
E non basta! Stando alla Nuova, l'assessore con delega alla sicurezza lo ha preceduto chiedendo un incontro al prefetto per il 24! Oppure si son sbagliati ed é lo stesso incontro, non so. Ad ogni modo bene che si faccia anche se subito hanno precisato che servirà per fare il punto della situazione. Bhé, la situazione é di merda, se vi fosse sfuggito il punto.
Intanto preparate lo stomaco per la street dinner di domani del CZS, che sta avendo la degna pubblicizzazione (link). SO che non vedete l'ora di partecipare ma manca poco! E non basta, il comitato zona stadio (che pure non rappresento... vabbé ci siamo capiti), ne sta preparando un'altra delle sue. Come riportato anche nel link sopra: "La street dinner è accompagnata da una raccolta firme per chiedere all’Amministrazione comunale di recintare, chiudendolo nelle ore serali, l’area verde dei  giardini dietro l’Ausl di via Cassoli, giudicato luogo di consumo e spaccio di droga."

Vi lascio con questo bellissimo articolo di uno che il quartiere E IL SUO PROBLEMA lo conosce, e anche molto bene! Paolo Baiamonte, segretario generale della CISL Ferrara (link all'articolo), che riprendo interamente qui sotto:

Tratto da Estense.com:


L’affare dei profughi, appalti (pardon, affidamenti diretti) e una morte misteriosa. C’è di tutto un po’ nell’accorata lettera che Paolo Baiamonte, segretario della Cisl di Ferrara, invia a Estense.com per dare, ma soprattutto chiedere, spiegazioni. A cominciare dall’emergenza Nord Africa.

Gent.mo direttore, ho letto con grande interesse quanto da lei scritto sul suo giornale alcuni giorni fa in merito ai finanziamenti a favore di cooperative o associazioni che si occupano dell’accoglienza dei migranti che arrivano a Ferrara. Il giornalismo d’inchiesta è sempre più raro, ma è quello che caratterizza o può fare la differenza in una testata”. Così inizia la missiva del sindacalista, che fa sapere come anche lui, “in passato, mi sono occupato di approfondire il tema, soprattutto in occasione dell’accoglienza dei profughi dalla Libia, dopo la caduta dei Gheddafi, quando sono stati spesi da parte dell’Asp, nel periodo 11/6/2011 al 31/12/2012, circa un milione e trecentomila euro, per attività assegnate con il meccanismo non dell’appalto (come ritengo dovrebbe essere) ma attraverso l’affidamento diretto”.

Dati che trovano riscontro nei documenti a disposizione della Regione (ente cui fa riferimento la Protezione civile che gestiva l’emergenza), ma ai quali vanno aggiunti altri 3,5 milioni che il Comune ha chiesto al ministero dell’Interno per il triennio 2014/2016 per 64 posti per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati (più 8 otto per richiedenti asilo e rifugiati con problemi di disagio mentale o psicologico).

Tra i documenti scartabellati in mezzo alla “rendicontazione sommaria dell’Asp”, alcuni hanno colpito l’attenzione di Baiamonte: “da una analisi complessiva emerge che in 18 mesi, solo di spese legali (ovviamente non è specificato lo studio o il professionista destinatario) sono stati spesi 107.248 euro”. Cifre importanti, che fanno balzare domande spontanee al numero uno della Cisl provinciale: “chi ha incassato questi soldi? Sulla base di quale incarico e dato da chi?”.

Gli interrogativi di Baiamonte diventano generali: “passi l’emergenza, ma fuori emergenza perché gli affidamenti sono diretti e non passano per gare d’appalto? Di tutto quello che Lei Direttore ha descritto, molto dovrebbe essere valutato alla luce delle norme sugli appalti pubblici”. E ancora: “Sarebbe possibile e, forse, diventerebbe una curiosità, avere l’elenco delle persone, dipendenti, collaboratori, ecc. che negli ultimi 5 anni hanno lavorato per tali cooperative o enti? come mai, seppur segnalato in passato, non si è mai avuta trasparenza sulle modalità di affidamenti degli incarichi e della spesa di centinai di migliaia di euro, anzi, di milioni: incarichi legali, affitti di appartamenti (magari conoscere il nome dei proprietari)? Acquisti diretti di materiali ecc…”.

Le domande si concentrano poi su “quali controlli hanno posto in essere l’amministrazione comunale e l’Asp sui risultati e sugli esiti dei soldi spesi?” e sul Centro Servizi Integrati per l’immigrazione: “quali servizi fornisce esattamente? Non siamo più negli anni dove gli interventi erano all’ordine del giorno. Quindi ha ancora senso il Centro?”. Altro esempio: “sotto il grattacielo, da anni, c’è il centro di mediazione: ha ancora senso avere il centro di mediazione? Vengono fatte verifiche puntuali se gli obiettivi e quali obiettivi vengono raggiunti. Cioè che ruolo ha e deve avere un centro di mediazione?”.

Baiamonte sa che i suoi punti di domanda difficilmente si tramuteranno in punti esclamativi. Ecco allora che l’obiettivo cambia (quasi) completamente. E dai freddi numeri della burocrazia si sposta verso un caso umano che l’ha colpito a fondo. Quello di Billy Samuel, ragazzo ghanese di 32 anni sbarcato a Lampedusa nel 2010, preso in carico dai servizi sociali di Ferrara il 18 maggio 2011 e morto nell’estate del 2012. Il suo corpo rimase per sei mesi in una cella frigorifera, in attesa dell’espatrio. “Di cosa è morto? – si chiede Baiamonte – E’ stata fatta l’autopsia e se sì, che risultati ha dato?”.

Il segretario ricorda che la Cisl si era interessata del caso e “nel momento in cui mi sono occupato del suo rientro in patria, mi è stato sussurrato che fosse morto di HIV… ma quante persone sono decedute negli ultimi 5 anni di HIV a Ferrara? Billy Samuel è stato adeguatamente curato e come è stato curato? Chi ha sostenuto i costi delle cure? A chi era in carico e chi ne aveva la responsabilità? E’ stato assistito? Come mai è stato messo in frigorifero per mesi? Chi avrebbe dovuto sostenere i costi del rientro? Qualche indagine è stata fatta?”.

Dopo quei sei mesi di vani tentativi, alla Cisl sono bastati quattro giorni per ottenere quello che a prima vista sembrava tanto arduo. Bastava mettersi in contatto con l’Ambasciata del Ghana a Roma e chiedere il nulla osta per il rimpatrio.


Alla fine il povero ragazzo è rientrato in Ghana “grazie alla mia organizzazione sindacale, che ha utilizzato un po’ di risorse derivanti dal 5 per mille, per far sì che si ricongiungesse con la sua famiglia: da morto, qui a Ferrara non interessava più a nessuno se non per il fatto che occupava un posto all’obitorio”.

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