Quinto capitolo del manuale di sopravvivenza del residente GAD, ovvero, come provo a disperdere gli spacciatori davanti a casa mia. Come dicevo nelle puntate precedenti (prima, seconda terza e quarta) davanti a casa mia si sta formando uno di quei crocchi di persone di colore che stazionano in attesa di chissà cosa (chissà cosa se siete pagati dal comune, se no lo sapete bene cosa aspettano). Premetto però che ho trovato un modo geniale per risolvere il problema degli spacciatori sotto casa, ma non so se va bene per tutti. L'uovo di colombo è stato.... cambiare casa! Come ho fatto a non pensarci prima! Si scherza naturalmente, sono stato costretto a cambiare casa per un periodo di lavoro all'estero, peraltro in un paese dove difficilmente trovi la criminalità. Il detto qui è che "se giri per strada la sera e sei straniero, la faccia più brutta è la tua". Eh sì, sto facendo l'immigrato. Pensa te! E qualche ciarlatano che si ostina a dire che sono contro l'immigrazione, pur di non fare il suo mestiere.
Ad ogni modo, con le elezioni alle porte non ho intenzione di stare all'estero all'infinito, e di case di proprietà ne ho solamente una, quindi tanto vale che mi ci concentri.
Foto tratta da tekestense.it |
Ecco il testo:
Esposto
per segnalare il crearsi di un “focolaio” di spacciatori sul
tratto di mura delimitato da Corso Piave e Via Cassoli.
All'
Ill.mo Sig. Questore di Ferrara
e
per conoscenza
al dirigente della Squadra Mobile della
Questura di Ferrara.
Io
sottoscritto, eccetera eccetera
segnalo
che
da qualche settimana si sta creando un nuovo luogo di ritrovo di
spacciatori sul tratto di mura delimitato da Via Cassoli e da Corso
Piave. Poche decine di metri dove quasi ogni sera si ritrovano dalle
due alle sei persone, per ora, che al passaggio delle volanti, sempre
molto celeri negli interventi, si acquattano nell'ombra o fuggono in
ogni direzione, salvo poi tornarvi pochi minuti dopo. Capita spesso
di vedere i cosidetti “galoppini”, gli spacciatori che girano in
bicicletta, avvicinarglisi pochi minuti per riprendere il loro giro
abituale. A supporto dell'ipotesi che siano spacciatori allego alla
presente una certo numero di elementi recuperati dal sottoscritto in
pochi minuti di ricerca in detto luogo. Si tratta di ritagli di
cellophane che dall'esperienza dei vostri uomini e dalle eventuali
indagini del caso potrete valutare se compatibili o meno con quelle
usate dagli spacciatori per contenere la droga da vendere al minuto.
La
cosa più irritante di vivere in un quartiere dove lo spaccio di
droga si consuma quotidianamente sotto agli occhi di tutti, è vedere
che agli spacciatori viene concesso, volenti o nolenti, il lusso di
stazionare in gruppi e in luoghi ben precisi in attesa dei clienti:
zone sostanzialmente dedicate allo spaccio, dove il cliente può
recarsi senza timore di rimanere deluso.
Nonostante
le evidenti difficoltà che si presentano agli agenti delle Forze
dell'Ordine, credo che uno sforzo particolare debba essere messo
nella lotta contro questo fenomeno. Se la presenza dello spacciatore
nel quartiere sembra debba essere tollerata ancora per qualche tempo,
il suo operare indisturbato rende, a mio avviso, inacettabile il
vivere civile nelle immediate vicinanze di quei luoghi.
Sono
certo che all'interno delle Forze dell'ordine vi sono le competenze
necessarie per elaborare una strategia che combatta questo fenomeno.
Vi
chiedo, per quanto esposto
di
porre in atto tali strategie e di concentrarle il tempo necessario
sul luogo indicato, fintantochè gli spacciatori non capiscano che in
quel luogo non gli è permesso stare. So che questi si sposteranno in
un altro luogo, così come so che vi sono altri luoghi con lo stesso
problema, ma immagino che lo spostamento in un nuovo luogo richieda
tempo e organizzazione, durante i quali gli interventi mirati saranno
più efficaci e rapidi, se messi in atto celermente. Il punto di
ritrovo in oggetto è attivo da relativamente poco tempo e spero
possa essere facilmente debellato. E' possibile impedire agli
spacciatori di sentirsi sicuri del luogo scelto, tanto da
consigliarli un atteggiamento più prudente, meno sfacciato,
isolandosi a uno a uno? Io spero di si, e Vi chiedo di valutare
questa mia richiesta.
Per conoscenza, l'iter è piuttosto semplice (sono al mio seocndo esposto). Basta presentarsi in questura, meglio se nel pomeriggio quando sono chiusi alle altre funzioni per il pubblico,magari con l'esposto già scritto e stampato e in dieci minuti ve la cavate come niente. Ovviamente dovete dare i vostri estremi, ma non siete mica spaccini voi, no?
Quando un'evidenza, o supposta tale, di illecito è portata all'attenzione del questore, qualche segno lo lascia. Ovvio che non si può caricare la questura di una serie infinita di scartoffie, per questo sono arrivato all'esposto solo alla quinta puntata di questa serie.
Per inciso, la parte dell'intollerabilità del formarsi di gruppi stanziali di spacciatori fa parte delle mie richieste di integrazione del programma politico del Movimento 5 Stelle.
Vedremo se anche questa mossa riesce a far vacillare la sicurezza di quegli individui. Anzi, lo vedranno i miei vicini perchè spero proprio che al mio ritorno le cose si siano già risolte, se no mi tocca andarmi a prendere una coltellata (uno dei prossimi capitoli della serie ma spero di non arrivarci!).
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