Mi hanno detto che
non è vero che ci sia stata negli anni una specie di zonizzazione
dello spaccio, cioè la definizione di un'area della città in cui lo
spaccio, pur non tollerato, era comunque colpito in modo meno incisivo.
Anzi, mi hanno suggerito anche di non parlarne perchè potrebbe essere
fonte di guai giudiziari. In realtà non credo di aver mai detto che
la zonizzazione ci sia stata (tutto rimane comunque scritto), e non
lo dirò certo adesso. Anche perchè sarebbe difficile distinguere
una zona dove si interviene meno rapidamente da una dove c'è
talmente tanto spaccio che non si può intervenire rapidamente su
tutte le segnalazioni. Detto questo, e ribadita la stima che ho del
lavoro delle forze dell'ordine, certe notizie non possono non farmi incazzare (me e voi, immagino), almeno da come sono poste dai
quotidiani.
Rione Giardino, dal sitodell'istituto di storia contemporanea di Ferara |
Mi
riferisco all'arresto di due spacciatori di eroina (link)
che avevano
“delocalizzato la
propria attività dalle abituali zone dello spaccio”. Notizia datata in verità ma molte cose sono capitate questo week end.
La
notizia in sè ci riguarda marginalmente, gli spacciatori di eroina
erano tunisini, quindi le loro zone abituali non erano sotto casa nostra,
immagino. Ciò nonostante, leggendo l'articolo, si vede che “Gli
agenti della Sezione Antidroga, dopo
aver constatato
che i due avevano delocalizzato la propria attività dalle abituali
zone dello spaccio, si
sono appostati
nell’area del verde pubblico antistante la
rotonda di via Wagner,
dove i due svolgevano la propria “atività” confondendosi tra la
gente e vestendo in modo curato. L’appostamento è stato fruttuoso
e ha
consentito di osservare
i due che sedevano sulle panchine nei pressi della fermata autobus e
successivamente di
assistere allo scambio droga
e denaro tra i due nordafricani e un assuntore locale di eroina”.
Questo ha permesso l'arresto immediato dei due che poi sono stati
processati per direttissima e ora sono all'arginone (link).
Bene.
Io
capisco questo, poi ditemi voi dove sbaglio. La polizia sapeva che i
due spacciavano, sapeva che lo facevano in una certa zona, ma,
immagino per impossibilità, non sono intervenuti. Nel momento che i
due hanno cambiato zona, non so perchè, queste imossibilità
svaniscono e riescono ad arrestarli con il metodo più semplice che
si possa pensare, un appostamento. Uno di quegli appostamenti che da
tempo chiediamo, avvenendo lo spaccio alla luce del sole, o almeno
dei lampioni, sotto casa nostra. Quando gli spacciatori fermavano le macchine in
Corso Piave per vendere la droga, non ci si poteva appostare? Quando
stazionano nei nostri parchi salutando tutti quelli che li guardano,
non ci si può appostare? Quando anche spacciavano nei loro “luoghi
abituali” non ci si poteva appostare? Perchè ci si può appostare
in certe zone e in altre no? Questo, va da sè, genera la
localizzazione dello spaccio nelle zone dove non si può. Qualcuno
può spiegarmi perchè lì sì e qui no? Oltre al fatto che,
diciamocela tutta, nei “giardini antistanti la rotonda di via
wagner” non è che creassero i disagi che creano qui. Non ci abita
praticamente nessuno, non ci sono parchi per bambini, c'è solo uno
dei mille ipermercati di questa città. Ma non potevano lasciarli lì
almeno un poco!?!?
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