giovedì 5 settembre 2013

Ragazzo punto da una siringa: stop alle feste PER i bambini

Stamattina è una brutta mattina. La situazione qui va di male in peggio, ormai ogni giorno si legge una notizia degna delle peggiori zone delle grandi città (in Italia, perchè in altri paesi certe cose non le leggi proprio).
Quella di oggi è per me particolarmente dolorosa perchè riguarda il parchetto dove si svolgono le "feste PER i bambini del quartiere giardino".

Tratto da La Nuova Ferrara del 05/09/13
Un ragazzo residente in zona, neanche maggiorenne, su consiglio dell'amministrazione tutta, con in prima linea l'assessore delegato, ha deciso di occupare positivamente gli spazi con la sua compagnia. Ha deciso di andare a sedersi su una panchina usualmente occupata dagli spacciatori, prostitute e altri soggetti della variegata fauna con la quale hanno appestato il nostro quartiere. Una di quelle panchine vicino ai giochi per bambini, giochi simili in tutto e per tutto a quelli di altre aree verdi in città, dove anche i bambini giocano dopo cena. In tutto e per tutto tranne che per la loro ubicazione. Sicuramente, la presenza del ragazzo e dei suoi amici è stata un deterrente per gli spacciatori, ma a che prezzo.
Il ragazzo ha immediatamente accusanto una diversamente soggettiva sensazione di dolore, causata da una siringa usata e lasciata lì incustodita.
Da quanto? Forse qualche minuto prima, o forse giorni prima, chi può dirlo?
Questa è una ovvia conseguenza della politica tenuta fino a oggi: "Occupate gli spazi e gli spacciatori e i drogati se ne andranno". E perchè invece non mandate via i drogati e gli spacciatori così possiamo rioccupare gli spazi senza rischiare la nostra vita?
Spesso mi sono chiesto se quello che predico da tempo, un coinvolgimento maggiore dei residenti nell'osservare e denunciare lo spaccio, non possa costituire un pericolo per i residenti stessi. Probabilmente un po' sì, ma da oggi so che anche l'unica alternativa, subire supinamente e ascoltare l'amministrazione, ha dei rischi, ed evidentemente maggiori. Cosa vogliamo fare?
Non entro nel merito delle considerazioni finali dell'articolo, sia sull'utilità delle biciclate del comitato zona stadio (Venerdì ce n'è una a proposito) che sulla petizione, fra l'altro portata avanti da me, sull'incrementare i giochi. Se fosse capitata una cosa simile a me, avrei sicuramente detto cose peggiori e con pesanti strascichi giudiziari.
Una cosa è sicura, quello che speravo di far diventare un appuntamento mensile, le feste PER i bambini del quartiere giardino, subisce uno stop obbligato. Con quale coraggio posso continuare a chiedere ai genitori di portare i loro bambini in un posto abbandonato dalle istituzioni fino al punto da rappresentare un pericolo per i loro figli? Oltre al fatto che se succedeva una cosa così durante una festa, quali erano le responsabilità dell'organizzazione (cioè, io)?
Non sono ancora riusciti a farmi abbandonare la speranza di riprenderci il parchetto, ma ci sono vicini, molto vicini.

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